PAOLO MORELLI
Cronaca

Via Stornite, raccolta di firme. I residenti premono sul Comune affinché ripari la frana pericolosa

Se l’Amministrazione non si muoverà rapidamente, a settembre partirà una causa civile per ottenere il ripristino della strada e avere il risarcimento dei danni subiti in più di due anni.

Se l’Amministrazione non si muoverà rapidamente, a settembre partirà una causa civile per ottenere il ripristino della strada e avere il risarcimento dei danni subiti in più di due anni.

Se l’Amministrazione non si muoverà rapidamente, a settembre partirà una causa civile per ottenere il ripristino della strada e avere il risarcimento dei danni subiti in più di due anni.

E’ figlia di una situazione assurda l’incuria in cui è lasciata via Stornite, una strada vicinale di Borello che dalla strada principale che attraversa il paese si inerpica verso la collina e si congiunge con via Luzzena alla fine di un percorso accidentato il cui ultimo tratto è percorribile (lo fanno in tanti) a piedi, con una montain bike o una moto da cross. A circa 600 metri da via Borello, però, via Stornite è parzialmente interrotta da più di due anni a causa di una frana causata dal nubifragio del 16 e 17 maggio 2023. Da allora il Comune di Cesena se ne è interessato poco perché via Stornite è una strada vicinale, anche se nella tabella che segna l’inizio della strada la qualifica non è riportata.

Il Nuovo Codice della Strada del 1992 riporta che le strade vicinali, oggi classificate come strade locali, devono essere opportunamente sistemate e avere i seguenti requisiti: carreggiata (minimo 3,75 metri), unico o doppio senso di circolazione, banchina, cunetta, segnaletica orizzontale o verticale, manto asfaltato. Tali requisiti, che in via Stornite non esistono, sono obbligatori a garantire la sicurezza della circolazione su strade pubbliche, e nel momento in cui vengono meno tali requisiti la strada non può essere autorizzata al transito di veicoli.

Nel territorio cesenate le strade vicinali sono numerose, ma quasi nessuna ha le caratteristiche previste dal Nuovo Codice della Strada, sebbene dalla sua entrata in vigore siano passati più di trent’anni. Il Comune se ne disinteressa, addossando ai frontisti la maggior parte degli oneri della manutenzione. Lo stesso ha fatto anche in via Stornite, sebbene tra i frontisti ci sia lo stesso Comune che è proprietario di un parcheggio e di un’area verde in via Vittime 4 agosto 1956, che pur essendo una strada a fondo cieco che si diparte da via Stornite, è classificata strada comunale.

Solo nelle ultime settimane, dopo ripetute sollecitazioni e minacce di cause con richieste danni inviate dall’avvocato Giuliano Cardellini a nome di tutti i residenti, il Comune ha installato alcuni segnali di passaggio riservato a chi si reca nelle abitazioni sulla strada, e ha rinforzato l’installazione a protezione della frana.

I residenti, però, non si accontentano: sabato scorso si sono riuniti nello spazio esterno della chiesa parrocchiale di Borello e hanno deciso di avviare una raccolta di firme per una petizione popolare, e di continuare a fare pressione sull’Amministrazione comunale per ottenere il rifacimento integrale della strada; intanto, se la strada non verrà sistemata rapidamente (avrebbe potuto essere inserita nei lavori di somma urgenza, ma non è stato fatto nulla) continueranno a raccogliere materiale utile a fare una causa civile al Comune di Cesena chiedendo i danni per tutti i residenti, tra i quali ci sono alcuni minori.