Covid, scuola e quarantena: verso nuove regole. Le richieste delle regioni al Governo

L'assessore Donini (Emilia-Romagna): "Rivedere i protocolli, finora non hanno funzionato. Siamo disponibili a vaccinare negli istututi". Cosa può cambiare alla scuola dell'infanzia, primaria e secondaria. Si valuta anche l'autotest per i bambini con meno di 5 anni

Bologna, 25 gennaio 2022 - Parola d'ordine: rifare le regole per la scuola perché quelle che sono state scritte per garantire la didattica in presenza in piena pandemia da Covid 19 rimangono solo sulla carta. Perché la loro applicazione è impossibile vista l'esorbitante quota di nuovi positivi quotidiani e dei relativi contatti stretti su cui fare attività di contact tracing che per la scuola va a complicare una situazione già di per sé molto difficile.

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Scuola e Covid: le regioni chiedono di cambiare le regole sulla quarantena
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La richiesta arriva dall’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini, che è anche coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni. "Se davvero tutti crediamo che la scuola sia tale soprattutto se è in presenza e se davvero crediamo che la scuola sia la priorità nazionale, allora dobbiamo impegnarci tutti a rivedere i protocolli che in queste due settimane non hanno funzionato". Nel suo intervento in commissione Politiche per la salute e sociali questa mattina in seduta congiunta con la commissione Scuola e con la commissione per la parità, Donini ha chiesto al governo di tornare a convocare le Regioni, di sedere attorno a un tavolo per riscrivere decreti e protocolli, perché quelli attuali hanno generato soltanto caos alla ripresa delle lezioni dopo le vacanze di Natale. I temi da discutere a quel tavolo erano già chiari un mese fa, ma dopo le prime due settimane di sperimentazione sui banchi di scuola lo sono ancora di più. Prima di tutto si chiede di equiparare la quarantena della popolazione scolastica al resto della popolazione. Oggi con 2 positivi in classe nelle scuole secondarie di primo e secondo grado valgono 10 giorni di quarantena mentre per la popolazione extra scolastica, mentre per chi non è vaccinato con due dosi da meno di 120 giorni o con la dose booster la quarantena è di 5 giorni. "I supervaccinati, quelli con terza dose o seconda dose con meno da meno di 120 giorni, non osservano la quarantena nella popolazione extrascolastica, perché devono osservarla a scuola?” ricorda l’assessore che chiede per la popolazione della scuola dell’infanzia di considerare ai fini della quarantena, all’insorgere di un caso, solo i contatti stretti, quelli presenti in classe con l’alunno poi risultato positivo, e non tutta la classe.

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Per la scuola primaria, invece, si chiede di eliminare il tampone T0 e T5 e di tenere il T5 ma garantendo la presenza a scuola con la mascherina ffp2 tutta la classe, fino al tampone oppure tenendo in classe, in subordine, i vaccinati con due dosi da meno di 120 giorni o col booster e i guariti. "Per la scuola secondaria di 1 e 2 grado, tra i 12 e 19 anni – ha aggiunto l’assessore – abbiamo l'81% dei vaccinati con 2 dosi: possono indossare la mascherina e per quello che ci riguarda li vorremmo vedere tutti a scuola con mascherina se vaccinati indipendentemente dai casi di positività in classe, così come negli adulti. Nella scuola non ci devono essere più restrizioni rispetto alla popolazione generale" altrimenti "contraddiciamo quello che abbiamo sempre detto" ovvero che "la scuola è un ambiente molto più sicuro rispetto ad altre aggregazioni fuori dall'orario scolastico". Durante la commissione Donini ha anticipato la richiesta avanzata alla struttura commissariale di estendere il tampone calmierato 8 euro in farmacia per scuole dell’infanzia e scuola primaria e di valutare la possibilità di estendere l’autotesting proposto dall’Emilia-Romagna da una settimana, anche ai minori di 5 anni “previo un confronto con i pediatri di libera scelta”. "Pensiamo sia importante che i bambini in età scolastica si vaccinino, quindi siamo disponibili a vaccinare nelle scuole” ha concluso l’assessore. Presente alla seduta della Commissione anche il direttore dell'Ufficio scolastico regionale per l'Emilia-Romagna, Bruno Di Palma: "Da domani saranno sbloccati dei fondi messi a disposizioni anche per sostituzioni delle proroghe dei contratti Covid, organico speciale approvato in Legge di bilancio. Domattina daremo comunicazioni agli uffici territoriali sulle modalità di sblocco di questa risorse e da subito le scuole avranno la possibilità di sostituire anche questi docenti 'prorogati'".