Bologna, 18 dicembre 2021 - La mappa Covid dell'Italia sta per colorarsi sempre più di giallo e a capodanno molte regioni potrebbero tingersi di arancione. Il fatto è che i contagi in Italia sono gli stessi di oltre un anno fa e solo il vaccino ci salva dall'ecatombe (i morti, il 26 novembre scorso, erano stati 822, ieri sono stati 120). Vediamo la situazione delle nostre regioni: Veneto e Marche sono già passate in zona gialla (tecnicamente da lunedì 20, ma il governatore veneto Zaia ha anticipato le misure a ieri sera) insieme a Liguria e provincia di Trento. Quanto all'Emilia Romagna, visti i dati in galoppante ascesa, dovrebbe probabilmente finire in giallo appena dopo Natale: da lunedì 27 la previsione è che si 'ingiallisca' insieme a Lombardia e Lazio.
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In queste condizioni, è importante la campagna di vaccinazione per cercare di arginare il contagio: sia le terze dosi che l'immunizzazione per i bambini.
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Zona arancione, capodanno blindato
Se l'escalation dei contagi dovesse continuare, o peggiorare, all'orizzonte c'è la zona arancione almeno per tutte le regioni che sono finite in giallo.
Zona gialla, arancione e rossa: i criteri
Ricordiamo quali sono le condizioni per cambiare di colore:
Per entrare in zona gialla bisogna che l'ncidenza arrivi a 50 x 100mila abitanti, le terapie intensive siano occupate al 10% e i ricoveri covid al 15%.
Per la zona arancione invece l'incidenza deve raggiungete i 150 x 100mila, le terapie intensive 20% e i reparti covid 30%
Infine la zona rossa si raggiunge con l'incidenza superiore a di 150 x 100mila persone, le terapie intensive al 30% e i reparti Covid al 40%.
Rezza e Figliuolo: "A Natale state attenti"
L'ultimo appello alla prudenza arriva invece dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza: "è bene, in vista delle vacanze natalizie, cercare di evitare grandi aggregazioni - dice - mantenere comportamenti prudenti ed effettuare la dose di richiamo di vaccino per aumentare la nostra protezione". Anche il Commissario per l'Emergenza, Francesco Figliuolo, lancia un invito a "continuare a essere responsabili" perché "il Natale è un momento di compere e assembramenti". Insomma, restano i timori per l'aumento dei contatti tra le persone: su quest'ultimo tema non si può ancora escludere che una serie di riflessioni e raccomandazioni possano arrivare nei prossimi giorni a ridosso del Natale.