Le Marche sperano nella zona gialla: Rt sotto a 1

Il governatore Acquaroli: "Spero di comunicare buone notizie, ma la situazione non è semplice e l’attenzione deve rimanere alta"

Marche zona gialla o arancione? Acquaroli spera in buone notizie

Marche zona gialla o arancione? Acquaroli spera in buone notizie

Ancona, 8 gennaio 2020 - "L’indice ci attesta sotto quota uno, per cui mi auguro che con un indice così venga confermata la zona gialla. Domani (oggi, ndr) avremo il solito bollettino che ci dirà se dovremo emettere un’ordinanza per il cambio di zona, oppure se da lunedì potremo riprendere con la classificazione da cui provenivamo, quella appunto della zona gialla".

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Sono ore di attesa anche per il governatore Francesco Acquaroli che oggi riceverà la comunicazione del governo in cui verrà deciso se le Marche potranno rimanere in zona gialla oppure, dalla mezzanotte di domenica, dovranno passare alla zona arancione che impone tutta una serie di maggiori restrizioni, come il divieto di spostamento tra Comuni se non per comprovati motivi di lavoro o salute, la chiusura di bar e ristoranti sette giorni su sette e dei centri commerciali nel fine settimana.

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Il Bollettino delle Marche dell'8 gennaio Anche se continua a scendere, potrebbe pesare negativamente la percentuale di posti letto nelle terapie intensive occupata da pazienti Covid che, nelle Marche si è attestata in questi giorni al 31% (secondo i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) contro la soglia del 30% definita "critica" dal Ministero della Salute, mentre con una percentuale del 44% si attesta in un’area "non critica", seppur al di sopra di quanto concesso, la soglia relativa ai reparti di medicina, pneumologia e malattie infettive occupata da malati Covid. "Spero di poter comunicare buone notizie – aggiunge Acquaroli –, anche se questo non significherà essere fuori ’pericolo’. La situazione, infatti, resta delicata e lo abbiamo visto, perché dal 15 novembre al 7 gennaio, abbiamo passato pochissimi giorni in zona gialla e questo ci deve far riflettere".

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image Nella conferenza Stato-Regioni dell’altro giorno, intanto, l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini ha chiesto un aumento della fornitura dei vaccini previsti per poter avviare una campagna di massa, sollecitando la possibilità di vaccinare insegnanti e studenti, una volta che sarà terminata la prima fase riservata al personale sanitario e ai medici. "È un altro passo per mettere in sicurezza la popolazione – commenta Acquaroli che, in questi giorni è stato criticato per aver deciso di non riaprire le scuole prima di febbraio –. Sono il primo a essere dispiaciuto di questa scelta perché mi avrebbe fatto piacere dare un po’ di normalità ai nostri ragazzi, ma l’incidenza dei contagi è ancora troppo variabile. Questi giorni di festa possono aver falsato l’andamento, ma superare quota 700 più volte nell’arco di una settimana, indica che ci sono ancora dei numeri impegnativi. È possibile che questi dati – conclude il governatore – siano frutto delle festività che incidono negativamente o di una curva latente che sta crescendo, ma non possiamo scoprirlo mettendo a rischio la popolazione. Per questo abbiamo preferito tenere un atteggiamento prudenziale".