Marche verso il ritorno in zona gialla

Ma il presidente delle Marche si trova in isolamento a causa della positività della moglie ed è in attesa del tampone: "Sto bene, niente sintomi"

Acquaroli

Acquaroli

Ancona, 28 novembre 2020 - Dall’euforia all’ansia, ecco la folle giornata con gli umori in altalena del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Due telefonate dal tenore ben diverso l’una dall’altra: in mattinata quella del Ministro della Salute, Roberto Speranza, che gli comunicava la bontà dei dati concernenti i contagi della nostra regione e l’ormai imminente rientro nella fascia ‘gialla’; nel pomeriggio la notizia della positività al Covid di sua moglie e la necessità di mettersi in auto-isolamento. Insomma, tutto in poche ore, per un venerdì che il governatore non dimenticherà.

Il bollettino Covid del 28 novembre: i dati delle Marche Partiamo dalla fine: sono le 19,24 di ieri sera quando Acquaroli posta un messaggio sulla sua pagina Facebook ‘politica’. Poche righe, ma sufficienti a creare tante reazioni e una marea di messaggi: "Nel pomeriggio di oggi mia moglie ha avuto un tampone positivo al Covid-19. Non appena sono venuto a saperlo sono tornato a casa e mi sono messo in auto isolamento in attesa di effettuare il tampone. Al momento non ho sintomi e mi sento bene".

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Una pessima notizia in prim’ordine per quanto riguarda la preoccupazione per il contagio della moglie e a seguire la preoccupazione per essersi egli stesso contagiato. Qualora non vi siano conseguenze serie sotto il profilo sanitario, Acquaroli dovrà rispettare l’isolamento fiduciario nei prossimi giorni e in questa fase dell’azione di governo non ci voleva. Il governatore Francesco Acquaroli dal tardo pomeriggio di ieri si è rintanato in casa dopo aver saputo che la moglie Lucia è risultata positiva al Covid-19. "Mi sono chiuso da solo in mansarda in attesa di poter effettuare il tampone di controllo, ma per ora mi sento bene e non ho sintomi", racconta il governatore, che si dice anche molto dispiaciuto per aver dovuto interrompere la sua attività in un momento "delicato e in cui si stava lavorando tanto". Peccato per lui, proprio nella giornata in cui aveva potuto esporsi in maniera più concreta: "Mi ha appena chiamato il ministro Speranza per confermarmi l’andamento molto positivo dell’indice Rt anche nella scorsa settimana". Così come per il messaggio serale sulla positività di sua moglie, Acquaroli usa di nuovo i social network e pubblica la notizia sulla sua pagina Facebook. E poi aggiunge: "Se questi dati verranno confermati anche nella settimana in corso, e dai risultati parziali che abbiamo questa sembra essere la tendenza, dal giorno 4 dicembre la nostra regione dovrebbe tornare in zona gialla. Il ministro mi ha anche preannunciato che l’ordinanza in scadenza oggi sarà prorogata fino al 3 dicembre, in quanto i 14 giorni per cambiare fascia non vanno considerati dal giorno in cui l’ordinanza è stata emessa ma dal giorno in cui si registra il primo risultato positivo. Cerchiamo di restare attenti e vigili. Ringrazio i cittadini marchigiani per l’atteggiamento costruttivo e collaborativo e per i sacrifici che stanno compiendo. Conto nelle prossime ore di potervi dare un altro importante aggiornamento".

Test sierologici rapidi in farmacia, adesso è possibile -  Acquaroli "La nostra curva tra le migliori d'Italia" - Vaccino anti Covid, in regione resta un rebus In realtà la notizia del ritorno imminente delle Marche nella più comoda ‘Zona gialla’ era stato messo in preventivo nei giorni scorsi. Lo stesso Acquaroli aveva confidato al Carlino la bontà degli ultimi dati, in particolare il tasso Rt sui contagi dell’ultima settimana, fissato ad 1,17, sotto la soglia di attenzione dell’1,25. Il dato è stato poi confermato dagli esperti e questo porterà ad una situazione migliore per i marchigiani. Poi i dati di ieri sera: l’indice di trasmissibilità Rt, secondo il monitoraggio settimanale del Ministero, nelle Marche nel segmento dal 16 al 22 novembre è sceso sotto quota uno, passando da 1.17 dei sette giorni precedenti a 0,97: il settimo più basso delle 18 regioni censite.