dall’inviato MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Qui Parigi, a voi Emilia-Romagna: "Notte Gialla per il Tour de France"

Ieri il passaggio di testimone: nel 2024 via da Firenze. Poi Rimini, Cesenatico e Bologna. Business da 120 milioni

Il Tour De France 2024 passerà dall'Emilia Romagna

Il Tour De France 2024 passerà dall'Emilia Romagna

Parigi, 24 luglio 2023 - “Pantanì, Pantanì...". Jacques ricorda come ieri quella domenica di agosto del 1998, quando Marco saliva sul gradino più alto del podio del Tour de France. Ieri sugli Champs Élysées Jonas Vingegaard è stato incoronato il re della Grande Boucle per il secondo anno di fila, ma i tanti tifosi di Pantani nel mondo pensano già all’edizione 2024 quando il Tour, per la prima volta nella sua storia, partirà dall’Italia. La prima tappa il 29 giugno, da Firenze a Rimini, il 30 quella da Cesenatico a Bologna, l’1 luglio la terza frazione da Piacenza a Torino, poi il 2 luglio il Tour ripartirà da Pinerolo per ’tornare’ in Francia.

La cerimonia a Parigi
La cerimonia a Parigi

C’è un anno di tempo per prepararsi. Un anno per rendere memorabile la prima volta del Tour nella patria del Giro, di Coppi e Bartali, di Moser e Saronni, di Nibali e Pantani. Il conto alla rovescia è iniziato ieri sera a Parigi durante le premiazioni del Tour, con la cerimonia per il passaggio di consegne per la ’Grand départ’ del Tour del 2024 dall’Italia. "Da domani il trofeo del Tour sarà in Italia. Lo mostreremo nelle sedi delle varie tappe. Stiamo lavorando perché questa prima volta del Tour in Italia sia davvero speciale", assicurano il sindaco di Firenze, Dario Nardella, e Davide Cassani, il presidente di Apt Emilia Romagna. Sono arrivati a Parigi due giorni fa, insieme al presidente del Piemonte, Alberto Cirio, al sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e a Gianmaria Manghi, il capo di gabinetto del governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, per fare il punto insieme agli organizzatori del Tour e cominciare a lavorare sulla ’maratona’ di eventi che precederanno le tappe italiane della Grande Boucle.

“Alcune sono solo idee, per ora meglio non svelarle – dice Cassani – Di certo metteremo una speciale cartellonistica lungo le strade attraversate dal Tour in Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, in particolare quelle dei gran premi della montagna". Questo avverrà già quest’autunno, mentre "da fine marzo i principali monumenti delle città del Tour saranno illuminati di giallo". E ancora: "La Romagna è stata capace di creare un evento unico come la Notte Rosa : potevamo rinunciare a organizzare una Notte Gialla per il Tour? No, e infatti faremo anche quella. Non mancheranno pedalate per i bambini e le gran fondo per i cicloamatori lungo le strade del Tour, e le iniziative in omaggio ai grandi nomi del ciclismo italiano, da Ottavio Bottecchia (il primo italiano a vincere il Tour de France, nel 2024) a Gino Bartali e Gastone Nencini, fino a Marco Pantani per celebrarlo a 20 anni dalla sua scomparsa. Sarà coinvolto anche Vincenzo Nibali, l’ultimo italiano capace di vincere la Grande Boucle, 10 anni fa".

Questo e altro per la prima volta del Tour de France in Italia. Ospitarlo costerà oltre 6,5 milioni di euro ai vari enti dei territori coinvolti, che dovranno spenderne - quasi - altrettanti per le numerose iniziative che fanno parte del ’protocollo’ della Grand Boucle. Soldi "ben investiti – dice ancora Cassani – perché il Tour ci darà un grande ritorno economico e una visibilità mai avuta prima. Stiamo parlando del terzo evento sportivo più seguito nel mondo dopo le Olimpiadi e i Mondiali di calcio". Ma secondo Cassani "dovremo essere bravi ad attirare tanti appassionati non soltanto nei giorni del Tour, ma anche prima. Per noi sarà un’occasione formidabile per raccontarci al mondo come terra del turismo sportivo e promuoverci ancora di più sui mercati esteri".

Il volume d’affari di questa prima volta del Tour in Italia è stato stimato in oltre 120 milioni di euro, con un indotto diretto di oltre 20 milioni per Firenze e dintorni e più di 30 per l’Emilia Romagna. Nelle tre tappe (e mezzo, considerando quella che partirà da Pinerolo) in Italia sono attesi quasi 2 milioni di spettatori sulle strade. "Forse anche di più – azzarda Cassani – vista la folla che ha seguito il Tour in questa edizione, fin dalle prime tappe a Bilbao in Spagna. Mai vista così tanta gente". E sarà un successo anche per il turismo: saranno non meno di 150mila i pernottamenti negli hotel durante i giorni delle tappe, di cui almeno la metà in Emilia Romagna, senza considerare chi arriverà già una settimana o due prima per pedalare sulle strade del Tour. E Jacques sarà tra loro: "Proverò a fare il percorso della tappa da Cesenatico e Bologna, e prima visiterò il museo Pantani!". Sì, Marco resta ancora nel cuore di tanti, tantissimi. Anche qui in Francia.