
Il Botanic ’ingabbiato’ con lo striscione ’We are open’ e il titolare, Davide Esposto
Il "Botanic" in via Cesare Battisti, la strada che scende dal cavalcaferrovia per ‘morire’ in viale Adriatico alla Sassonia, è un locale molto frequentato, ma che in questi giorni ha problemi di non poco conto per... lavori in corso. Praticamente è un locale ‘prigioniero’ da un lungo sbarramento metallico alto un paio di metri per il rifacimento delle aiuole. Non è il solo, perché lo stesso problema ce l’ha anche il ristorante Ciles. Ma Davide Esposto è l’unico che non ci sta ed alza la voce. "Lunedì scorso arrivo e trovo tutto quanto sbarrato – dice – tanto che non riuscivo a capire nemmeno da che parte entrare per raggiungere la mia attività. Dentro, il personale con le mani in mano. In tutta la giornata di lunedì con qualche cliente che si intrufolava dai passaggi laterali, ho incassato 60 euro".
E allora cosa ha fatto?
"Senza aspettare nessuno ho preso e ho rimosso lo sbarramento davanti, e ho dovuto mettere anche uno striscione lungo la strada per segnalare che il Botanic era aperto. Mi hanno detto che non lo potevo fare, ma l’ho fatto"
Ma lei ha segnalato il problema al Comune?
"Certamente e con diverse telefonate. Le solite risposte ‘faremo... faremo’ ma qui non si è visto nessuno. Si ha la sensazione che tutto sia lasciato all’improvvisazione e soprattutto nessuno fa controlli, di nessun tipo".
Cosa intende?
"Che è partita la stagione e non si programmano lavori di questo tipo a metà giugno. In questo periodo una cosa del genere non avviene, mentre qui ognuno fa quello che vuole".
C’è dell’altro?
"Certamente. Si sono fatti i lavori di riqualificazione lungo tutta la Sassonia, ma ci sono locali che non rispettano le regole e fanno quello che vogliono con musica a tutto volume e fumogeni. Non so il perché, ma nessuno protesta, non solo i condomini che non dormono ma neanche gli albergatori. Ma siccome una cosa del genere non è possobile perché va a discapito di tutto il sistema turistico cittadino, l’amministrazione dovrebbe intervenire. Come intervenne la vecchia giunta facendo chiudere un locale per 5 giorni".
Adesso cosa pensa di fare?
"Guardi quante persone ci sono dentro il Botanic... solo sedie vuote. Ma io pago il personale e tutti i costi fissi per tenere aperto anche in queste condizioni. Tutto questo per rimettere a posto le aiuole in pieno giugno, a stagione avviata".
Considerazione finale?
"Se si procede così e cioè se l’amministrazione non batte un colpo, smetto di investire su Fano e mi concentro in altre città". Davide Esposto, per la cronaca, ha aperto il Botanic in viale Cesare Battisti nel 2018 e, avendo avuto successo, ha aperto un altro locale anche a Pesaro, in viale Trieste. "Come va? Benissimo. A Pesaro".
m.g.