ALESSIO CARASSAI
Cronaca

Aggressioni al pronto soccorso. Calci, pugni, sputi: ancora follie. Medici, agenti e guardie nel mirino

Doppio caso in pochi giorni: prima un uomo di mezza età ha dato in escandescenze, ieri mattina una donna

Doppio caso in pochi giorni: prima un uomo di mezza età ha dato in escandescenze, ieri mattina una donna

Doppio caso in pochi giorni: prima un uomo di mezza età ha dato in escandescenze, ieri mattina una donna

Aggressioni a medici, infermieri, guardie giurate e agenti di pubblica sicurezza. Negli ultimi giorni il pronto soccorso dell’ospedale Murri di Fermo è stato al centro di diversi episodi di aggressione. Si tratta purtroppo di una situazione critica, che attraversa tutta Italia da nord a sud, e dove a farne le spese sono le persone che sono in prima linea che, oltre a garantire la salute delle persone, si occupano della sicurezza e dell’incolumità di chi al pronto soccorso si reca per chiedere aiuto, e anche per chi al pronto soccorso lavora con professionalità e rispetto del servizio che stanno svolgendo. Sono stati diverse le situazioni che negli ultimi giorni hanno scaldato gli animi, ma non si tratta di semplici comportamenti di scarso senso civico, ma di vere e proprie aggressioni.

Su tutte spiccano due episodi in particolare. Il più recente è avvenuto proprio ieri mattina intorno alle 10, quando una donna di 40 anni di origine marocchina, già nota alle forze dell’ordine per episodi precedenti, ha prima aggredito la titolare di una tabaccheria a Lido Tre Archi, causandogli anche delle contusioni, fortunatamente non gravi, ma comunque lesioni di un certo rilievo. La 40enne dopo quanto avvenuto in tabaccheria è stata trasferita dagli agenti della polizia stradale al pronto soccorso di Fermo, dove ha proseguito a sfogare la sua aggressività nei confronti del personale medico, della guardia giurata in servizio al pronto soccorso e degli agenti della polizia stradale con sputi, calci e pugni, senza considerate insulti e il disagio causato ai pazienti che in quel momento si trovavano al pronto soccorso.

Tre giorni fa è successo un fatto del tutto analogo. Questa volta un uomo italiano di mezza età residente nell’entroterra, che si era recato al pronto soccorso. Anche in questo caso l’uomo ha aggredito la guardia giurata e gli agenti della polizia stradale, scaricando la sua forza su chiunque gli si parava di fronte. Quello delle aggressioni al pronto soccorso sta divenendo un problema sempre più difficile da gestire, il personale medico che già si trova a svolgere un lavoro delicato che richiede attenzione, pazienza e cura si trova a confrontarsi con situazioni di violenza improvvisa. Gli agenti di sicurezza rischiano lesioni personali a causa di queste situazioni. Il tutto creando disagi e ritardi nei confronti di persone che al pronto soccorso cercano solo sollievo.

Alessio Carassai