
È tempo di trovare rimedio alla violenza contro i sanitari in ospedale. Lo ribadisce la Cisl Fp Marche che chiede...
È tempo di trovare rimedio alla violenza contro i sanitari in ospedale. Lo ribadisce la Cisl Fp Marche che chiede tutele soprattutto nei confronti di chi lavora in pronto soccorso: "Questo servizio che dovrebbe rappresentare il livello più avanzato per urgenze ed emergenze, oltre a dover fare fronte ad una percentuale altissima di codici bianchi e verdi quindi non urgenti ed impropri, sta diventando il ritrovo per ogni disagio sociale ove scaricare chi non si sa dove portare quando mostra squilibri e atteggiamenti violenti. Inquieta che le forze dell’ordine, avendo mani legate e senza alternative, conducano al pronto soccorso ogni soggetto che mostri, veri o simulati, problemi psichici o alterazioni con comportamenti violenti reiterati nel tempo". È il caso dei giorni scorso, con una donna colpevole di aver aggredito una tabaccaia, portata al pronto soccorso dove ha continuato con atteggiamenti violenti e offensivi verso il personale sanitario e le guardie giurate: "In più occasioni Cisl Fp di Fermo, ha espresso il parere che il pronto soccorso, visto il crescente disagio sociale di soggetti non controllabili che si aggirano per strada, spesso con reati alle spalle, non dovrebbe continuare ad essere un reparto con accesso indiscriminato e senza filtri. Occorre prevedere dei presidi sanitari all’interno di strutture apposite e protette, diverse dai pronto soccorso, spiega il segretario della Cisl FP Giuseppe Donati, in cui portare soggetti già noti alle forze dell’ordine o con atteggiamenti molto aggressivi. Ciò a tutela di professionisti che dovrebbero occuparsi di salvare vite e fare fronte ad urgenze emergenze senza guardarsi continuamente alle spalle o temere per la propria sicurezza e per quella degli utenti in attesa di essere trattati". La Cisl FP esprimendo massima solidarietà e vicinanza ai colleghi del pronto soccorso di Fermo protagonisti, loro malgrado, degli episodi di aggressioni e alle guardie giurate, preannuncia l’invio al Prefetto di Fermo una richiesta di incontro per valutare gli episodi accaduti recentemente ma soprattutto nuovi percorsi per mettere in sicurezza chi lavora per la collettività e non può vivere la paura di essere oggetto di vessazioni, insulti, sputi o addirittura percosse mentre è sul posto di lavoro.