MATTEO RADOGNA
Cronaca

Muore dopo la coronarografia all’ospedale di Cona. La famiglia: “Ora verità”

La vittima si è sentita male dopo l’iniezione con il liquido di contrasto . Depositato un esposto, aperta un’inchiesta al momento senza indagati

I medici durante un esame in ospedale (. foto di repertorio

I medici durante un esame in ospedale (. foto di repertorio

Ferrara, 18 febbraio 2025 – Doveva fare una coronografia per poi essere sottoposto a un’angioplastica, ma, dopo l’iniezione con il liquido di contrasto, un anziano di 84 anni ha iniziato a sentirsi male. Anche la dialisi a cui è stato sottoposto l’uomo non ha migliorato le sue condizioni e, dopo un mese, sabato scorso, è morto all’ospedale Sant’Anna.

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Una morte considerata sospetta dai familiari, che, attraverso il loro legale, hanno presentato un esposto per chiedere di chiarire le responsabilità nel caso ci siano. Il pm Ciro Alberto Savino ha aperto un fascicolo al momento contro ignoti. Per ora nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati, perché prima sarà necessario ricostruire cosa è accaduto fin dall’inizio.

Di certo, l’84enne era ricoverato inizialmente all’ospedale di Cento, poi per effettuare l’esame di coronografia è stato trasferito al Sant’anna di Cona. Qui gli è stato iniettato il liquido di contrasto e le sue condizioni sarebbero peggiorate immediatamente.

Tornato all’ospedale avrebbe continuato a sentirsi male, finché non è stato deciso di metterlo in dialisi. Per questo motivo, è stato trasferito di nuovo al Sant’Anna, dove ci sono le attrezzature necessarie per la terapia. Nonostante le cure, l’84enne non si è più ripreso del tutto. Sabato scorso è sopravvenuta la morte dell’uomo, che ha destato non poche perplessità da parte dei parenti, che vogliono appurare eventuali errori.

La conferma dall’avvocato dei familiari: "I miei assistiti - sottolinea il legale – chiedono il massimo riserbo e vogliono soltanto capire se ci siano state delle mancanze. Potrebbero anche non esserci state, ma l’intento è di capire se qualcosa è andato storto. L’anziano deceduto – aggiunge subito l’avvocato – ha iniziato a sentirsi male dopo l’iniezione con il liquido di contrasto. Doveva essere sottoposto a una coronografia per una successiva angioplastica. Per circa un mese le sue condizioni sono continuamente peggiorate fino alla morte di sabato scorso. Non accusiamo nessuno, ma vogliono soltanto capire ".

E ancora: "Nel caso il pubblico ministero decida a breve di fare un esame autoptico – continua il legale della famiglia – siamo pronti a incaricare il nostro perito di parte".

A novembre scorso, sempre all’ospedale Sant’Anna di Cona, si era verificata una morte di un 65enne appena dopo aver effettuato un esame diagnostico. L’uomo era stato ricoverato per effettuare dei controlli dopo aver accusato dolori al petto. In quella occasione la stessa Procura aveva disposto l’autopsia sul corpo dell’uomo, che era deceduto poi l’11 novembre. Anche in quel caso saranno necessari ulteriori accertamenti.