MARIO TOSATTI
Cronaca

Va in scena il teatro della mente: "Gli attori, un ponte tra le persone"

L’evento dal titolo ‘Fenditure’ è in calendario lunedì 23 a partire dalle 21 al Centro universitario

L’incontro nella sala riunioni dell’area monumentale del complesso di San Bartolo

L’incontro nella sala riunioni dell’area monumentale del complesso di San Bartolo

In scena ‘Fenditure’ progetto di teatro e salute mentale. Nella sala riunioni dell’area monumentale del complesso di San Bartolo è stato presentato ieri lo spettacolo teatrale, a conclusione del progetto ‘Il teatro della mente nel teatro del corpo’.

Tra i soggetti promotori Spi cgil Ferrara, Centro Teatro Universitario dell’Università di Ferrara, Dipartimento Assistenziale Integrato Salute Mentale Dipendenza Patologiche - Azienda Usl di Ferrara, Comune di Ferrara, gruppo di auto mutuo-aiuto La Formica, Balamòs Teatro. Sono intervenuti Elena Manferdini, direttrice attività didattiche Cds in tecnica della riabilitazione psichiatrica, Cristina Coletti, assessora alle politiche socio-sanitarie del Comune di Ferrara, Nico Landi, responsabile del dipartimento assistenziale, tecnico, riabilitativo, della prevenzione e del sociale - Area delle Professioni - Azienda Usl Ferrara, Giuseppe Lipani, Direttore del Centro Teatro Universitario di Unife, Elisa Veronesi, Segreteria Spi Cgil Ferrara, Daniela Libanori, referente del gruppo di auto mutuo-aiuto La Formica, Michalis Traitsis, presidente di Balamòs Teatro. L’evento dal titolo ‘Fenditure’ si terrà lunedì 23 giugno alle 21 al Centro Teatro Universitario. Sarà un’occasione per mostrare il lavoro svolto dai partecipanti e per testimoniare l’efficacia del teatro come strumento di benessere e inclusione.

Fenditure è uno studio teatrale dal progetto "Il teatro della mente nel teatro del corpo" dedicato alla memoria di Giuliano Scabia e rivolto a operatori sanitari, utenti dei servizi, familiari, studenti universitari, cittadinanza. "Lo sviluppo progettuale – ha spiegato Coletti – ha confermato il potere del teatro come strumento di partecipazione, inclusione e crescita collettiva. L’entusiasmo e l’impegno di tutti i partecipanti – cittadini, operatori sanitari, familiari e utenti dei servizi di salute mentale – hanno dato vita a un’esperienza autentica di condivisione e confronto. Il teatro si è rivelato ancora una volta un ponte tra le persone, capace di rafforzare le reti di sostegno e promuovere relazioni significative. Un plauso a tutti coloro che hanno contribuito con passione e dedizione a realizzare questa iniziativa, che ha lasciato un segno positivo nella città e ha arricchito il percorso comunitario verso un benessere inclusivo e partecipato".

Mario Tosatti