Forlì, 2 giugno 2023 – L’attenzione in questi giorni di disastro ambientale è stata rivolta soprattutto ai quartieri maggiormente colpiti della città. Ma spostando la lente d’ingrandimento verso altre zone, ci si accorge che anche al Ronco Lido la situazione non è delle più idilliache a più di due settimane dall’alluvione. Scendendo la discesa che conduce al campo da calcio, ci si ritrova davanti a grandi mucchie di fango solidificato e raggruppato nel parcheggio. Il sole splende alto in questi giorni, eppure la vista viene quasi ofuscata dalla grande quantità di polvere che aleggia nell’aria .
La vegetazione lungo le rive del fiume e tra i due argini è rimasta ferma al momento in cui è stata travolta, ancora piegata dalla furia dell’acqua e dalla forte corrente. Addirittura un grande albero è tutt’ora appoggiato al ponte di viale Roma, stradicato da terra. Intorno sembra sia passato un forte tornado. Piante e rami strappate cospargono un terreno fatto interamente di fango essicato dal sole e crepato in svariati punti. Del campo da calcio non c’è traccia, è riconoscibile solo perche delimitato dalle porte ancora visibili ai due estremi. Non si intravede un filo d’erba, ma solo un’enorme distesa marrone.
Costeggiando il corso d’acqua, sull’argine più alto, si riesce ad arrivare solo pochi metri più avanti. Immediatamente si presentano delle rotture di grandi dimensioni, simili a delle frane, dovute alla piena, e proseguire risulta impossibile. Nel sentierino parallelo all’argine ma più basso, che costeggia il campo e le tribune, c’è ancora l’acqua stagnante, che ha creato un picolo ruscello che resiste al calore di queste prime giornate dal sapore estivo. La vista dall’alto, dai terrazzi delle case costruite a ridosso, è ugualmente d’impatto. Nei giardini delle case, nei campi coltivati, c’è ancora uno strato di fanghiglia alto più di 10 centimetri e negli alberi è ben impresso il segno dell’acqua che li ha travolti. "Camminare in questi punti è ancora impossibile, il fango si attacca alle scarpe e non ti permette di andare avanti" racconta un abitante della zona.
Tuttavia, grandi potenzialità erano state individuate in quest’area della città. Infatti, lo scorso dicembre era stato presentato dal vicesindaco con delega allo sport Daniele Mezzacapo insieme al dirigente degli edifici pubblici Gianluca Foca e il responsabile degli impianti sportivi Giacomo Neri, un progetto di recupero dell’intero luogo da 2,9 milioni di euro, per farlo diventare il più grande polisportivo di Forlì, grazie ai finanziamenti del Pnrr. La riqualificazione prevedeva la costruzione da zero di varie attività, come un parco avventura, un piccolo ristorante e diverse zone adibite agli sport. I due campi da calcio sarebbero però rimasti gli stessi, "mentre ora sono da rifare da capo, insieme all’impianto di irrigazione e di illuminazione – precisa Mezzacapo –. Stesso discorso per l’edificio degli spogliatoi, sommerso completamente, e le tribune, che fanno parte dei 15mila metri quadrati coperti da 30 centimetri di fango da rimuovere". Parlando di cifre, "i danni nella zona del Ronco Lido sono pari a circa 1,3 milioni di euro". Il vicesindaco tuttavia non si è detto preoccupato per l’inizio dei lavori di ripristino, "il cantiere aprirà ad ottobre, così avremo tutto il tempo di sistemare la zona e ripulirla".
Le operazioni di pulizia sono infatti già iniziate. Ieri mattina alcuni vigili del fuoco con i loro mezzi stavano sgomberando il parcheggio e il sentiero che conduce agli spogliatoi.