ENRICO AGNESSI
Cronaca

Lavori post alluvione . Via libera a tre progetti finanziati dal Governo . Sul tavolo 700mila euro

Pieve Sant’Andrea, Rio Rondinella, Canale dei Molini e lungofiume. Ecco un pacchetto di interventi contro il rischio idrogeologico. L’obiettivo? Mettere in sicurezza le opere danneggiate dal maltempo 2023.

L’area del lungofiume viene recintata durante un’ondata di maltempo

L’area del lungofiume viene recintata durante un’ondata di maltempo

Il Comune prova ad accelerare sulla ricostruzione post-alluvione. La Giunta ha infatti approvato i progetti esecutivi messi a punto da Area Blu e relativi a tre importanti interventi contro il rischio idrogeologico, finanziati dal Governo tramite la struttura commissariale, per complessivi 685mila euro.

Nel dettaglio, le operazioni riguardano via Pieve Sant’Andrea (350mila euro), rio Rondinella (140mila euro) e canale dei Molini (195mila euro).

PIEVE SANT’ANDREA

L’intervento più rilevante, sia in termini di investimento che come impatto diretto sulla popolazione, è quello che riguarda la messa in sicurezza e il ripristino stradale di un tratto di via Pieve Sant’Andrea, denominato Montaccio, messo ko da una frana già durante l’alluvione di maggio 2023 e le cui condizioni sono peggiorate nei due anni successivi. In particolare, c’è stata l’ondata di maltempo dello scorso mese di marzo, che aveva portato all’interruzione della strada costringendo 35 persone ad abbandonare la propria abitazione e il Comune a intervenire già nelle scorse settimane per la realizzazione di un percorso viario provvisorio costato 150mila euro.

In questo caso, previsto un importo dei lavori e oneri della sicurezza di quasi 220mila euro, all’interno di un quadro economico complessivo di 350mila euro. L’approvazione del progetto segue la firma dell’accordo con Area Blu firmato dai Comuni di Imola e Casalfiumanese, con quest’ultimo che investirà altri 350mila euro (sempre della struttura commissariale) per sistemare la parte di strada all’interno dei propri confini.

RIO RONDINELLA

Tornando a Imola, stanziati invece 140mila euro (fondi Pnrr), per portare a termine gli annunciati lavori di sistemazione spondale di alcuni tratti fluviali del rio Rondinella interni al parco delle Acque Minerali e alla scuola Pelloni Tabanelli. Come ricostruito nella delibera di Giunta che approva il progetto esecutivo, "l’alveo del rio Rondinella è stato danneggiato dagli eventi di maggio 2023 a causa della presenza di materiale fluitato (trascinato dalla corrente, ndr) al suo interno e alberi sradicati che hanno innescato frane di scogliere in massi create a protezione delle sponde".

E l’intervento approvato dalla Giunta ha come obiettivo quello di arrivare, attraverso la realizzazione dei lavori, alla messa in sicurezza del rio. L’intervento si annuncia però tutt’altro che banale: oltre al rispetto dei requisiti relativi agli aspetti geotecnici, servirà anche l’autorizzazione paesaggistica in quanto parte del rio è all’interno del parco (tutelato) delle Acque Minerali. I lavori, che dureranno circa quattro mesi, sono comunque già stati affidati alla ditta imolese Tbr costruzioni generali per 90mila euro più Iva.

CANALE DEI MOLINI

Infine, l’ok al progetto per il canale dei Molini, la cui copertura viene oggi utilizzata in parte come percorso pedonale-ciclabile mentre in altri è al di sotto della strada. Nelle parole della Giunta, presenta "porzioni di pareti e coperture in ottime condizioni di conservazione" in quanto "sono già state oggetto di interventi recenti", mentre altre "necessitano di interventi strutturali di messa in sicurezza".

Da qui il via libera ai lavori che, nel dettaglio, riguarderanno il rifacimento della copertura del tratto di canale lungo via Selice, sotto gli incroci con via Meloni e con via Mentana, fino alla via Coraglia.

L’importo del cantiere sfiora i 100mila euro per un quadro economico complessivo di 195mila (sempre fondi Pnrr).

IL LUNGOFIUME

L’intervento più imponente, tra quelli previsti all’interno dei confini comunali imolesi per il post-alluvione e finanziati dal Governo, resta però quello da 8,5 milioni per la messa in sicurezza del tratto urbano del Lungofiume Santerno (dal ponte della Tosa a quello della ferrovia). In questo caso, dopo la partenza di un primo lotto dei lavori, si aspetta di poter mettere in moto il grosso dell’intervento destinato a concludersi entro un anno.

Tempi analoghi, trattandosi in entrambe le circostanze di opere Pnrr (ma potrebbe arrivare una deroga come accaduto di recente anche per la Rocca sforzesca), per la costruzione dell’atteso nuovo ponte a doppio senso di marcia alla Tosa: il progetto, in questo caso, vale 6,2 milioni, di cui 800mila euro di contributo della Sacmi.