
Una delle maestre della scuola Rubri
Imola, 1 maggio 2020 - È firmata da Angela Maros, in rappresentanza dei genitori della classe 5B della scuola primaria Rubri di Imola, la splendida missiva di ringraziamento indirizzata alle maestre Marinella Vella, Valeria Nanni, Graziella Rapisarda e Maria Giovanna Parisi. Lontano dalle luci della ribalta, l’impegno quotidiano delle docenti nel processo di didattica a distanza si miscela all’entusiasmo dei giovani allievi ormai prossimi al passaggio alle scuole secondarie di primo grado.
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"L’istruzione rappresenta la prima fonte di cambiamento e speranza per una società soggetta ad un periodo di grande sofferenza – riporta la lettera redatta dalle famiglie degli allievi –. La cultura dell’insegnamento prepara i nostri figli al futuro alimentando, da protagonista, un grande motore di energia positiva".
Una preziosa alchimia dalla valenza educativa forzatamente traslocata, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, dai banchi della classe alle pareti delle stanze di casa. "Da oltre due mesi, grazie agli strumenti digitali ed alle videoconferenze, le nostre maestre cercano di portare avanti al meglio il programma didattico, un lavoro per nulla scontato – continua –. Preparare il materiale per lo studio ed interrogare gli alunni a distanza, ai tempi del coronavirus, non è facile perché manca quel contatto fisico in grado di sdoganare in modo diretto l’emotività e la necessità di ogni singolo allievo".
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Così le insegnanti fanno ricorso ai dettami della psicologia: "Parlano con i ragazzi, carpiscono i loro hobby, interessi, sogni ed aspirazioni. Elementi proficui per indirizzare le molteplici fasi dell’insegnamento e valorizzare quegli aspetti umani basilari in questa fascia d’età". A tal proposito, i genitori riportano un episodio davvero commovente e sintomatico:
"La videoconferenza di tutta la classe con un compagno che, attualmente, si trova in Cina – prosegue la missiva –. Sul viso dei bambini si leggono emozioni, dalla gioia immensa alla nostalgia". Battiti di cuore che annovereranno tra le pagine più genuine della propria vita; ricordi indelebili che nessuna pandemia potrà mai offuscare. Sorrisi, speranze e desideri che il tempo prenderà in consegna disegnando, per ognuno, una parabola da colorare con pastelli dalle tinte vivaci. Come quelli dell’arcobaleno. Una cosa è certa: nessuno dimenticherà le maestre Marinella, Valeria, Graziella e Maria Giovanna. Insegnanti di vita e di scuola, più forti di ogni tecnologia e perché no… anche del coronavirus.