
Reinhold Messner, 80 anni, presenta oggi il suo nuovo libro Kalipè
Si alza il sipario sul ’Casale Cineforum’. Questa sera alle 20 Reinhold Messner, figura iconica nell’alpinismo mondiale, inaugurerà il primo dei quattro incontri della rassegna estiva di Casalfiumanese, nella cornice di Piazza Cavalli. Considerato uno dei più grandi alpinisti di sempre, Messner è noto al grande pubblico per essere stato il primo a scalare tutte le quattordici cime della Terra che superano gli 8.000 metri, spesso affrontando percorsi estremi o in condizioni difficili.
Innovatore dell’arrampicata libera, Messner è stato anche un promotore dello ’stile alpino’ nelle grandi montagne dell’Himalaya, in contrasto con l’alpinismo d’alta quota tradizionale caratterizzato da spedizioni numerose e ad alto impatto. Due imprese risultano fondamentali in questo percorso, segnando un cambio di rotta nell’approccio all’alpinismo: nel 1978, insieme a Peter Habeler, è il primo uomo a scalare l’Everest senza ossigeno supplementare. Nel 1980, conquista la stessa vetta in solitaria. Un approccio sostenibile, improntato sulla sobrietà, al rispetto della natura e all’autolimitazione, sembrano quindi essere i valori su cui si basa l’esperienza alpinistica di Messner, tema centrale della serata.
Dopo un saluto istituzionale, alle 20.30 l’alpinista presenterà il suo ultimo libro, ’Kalipè’, definito "il suo saluto alle montagne di questo mondo". Il titolo del volume riprende un modo di dire tibetano, ossia "sempre col passo lento" e rappresenta un richiamo ai valori che hanno il successo alpinistico di Messner: decelerazione, calma, tranquillità e lentezza. Ma anche e soprattutto, sostenibilità e rinuncia a tutto ciò che è considerabile superfluo e irrilevante.
Uno stile che, secondo Messner, può essere la chiave per una vita di successo, non solo per chi scala le vette, ma anche per chi vive la vita di tutti i giorni e vuole creare qualcosa, da un ristoratore a un fondatore di un museo. Seguirà un dialogo condotto da Roberto Paoletti e Carlo Machirelli per approfondire la vita di Messner e scoprire che cosa si celi dietro l’alpinismo e a questa sua filosofia di vivere.
Dopo il firmacopie, verrà proiettato ’La vetta degli dei’, un film d’animazione del 2021 diretto da Patrick Imbert. Il lungometraggio è tratto dall’omonimo manga di Jiro Taniguchi (2000), a sua volta ispirato al romanzo del 1998 di Baku Yumemakura e ruota intorno alla storia del fotoreporter Fukamachi, che in Nepal rintraccia una vecchia macchina fotografica appartenuta a George Mallory, alpinista scomparso sull’Everest nel 1924. L’oggetto è legato a Habu Joji, misterioso scalatore giapponese ossessionato dalla montagna. L’ingresso è libero fino ad esaurimento di posti.
Francesca Pradelli