LUCIA GENTILI
Cronaca

Differenziata in calo: la classifica. Serrapetrona comune riciclone

Diminuisce la percentuale in provincia, Recanati in controtendenza. Macerata fa meglio di Civitanova. Sul podio dei virtuosi anche Camporotondo e Appignano. Il fanalino di coda è Poggio San Vicino

Una donna getta il sacco della plastica nel cassonetto intelligente: la sperimentazione è partita a Corneto

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Macerata, 26 febbraio 2025 – Quasi come l’anno scorso. La quantità di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani in provincia di Macerata registrata dal Cosmari nell’arco del 2024 ammonta a 119.394 tonnellate con una percentuale del 73,73%. In lieve calo rispetto al 2023, quando era stato registrato il 74,34% con quasi 121mila tonnellate di differenziata. Zoomando sui centri principali, Macerata scende dal 75,05% al 74,71%, Civitanova dal 71,99% al 71,57%, Tolentino dal 74,16% al 73,64%, mentre ad esempio Recanati sale dal 76,80% al 76,83%.

In vetta alla classifica, anche quest’anno, si conferma Serrapetrona, con l’84,71%, seguita da Camporotondo (83,53%) e Appignano (80,40%). Camporotondo è stato per lungo tempo il primo Comune sul podio – nel 2018 era risultato addirittura il primo nelle Marche –, ma nel 2023 era sceso all’ottava posizione (79,41%). Ora è risalito in classifica e porta a casa la medaglia d’argento.

"Siamo soddisfatti – commenta il sindaco di Serrapetrona Silvia Pinzi –, significa che la popolazione ha recepito le raccomandazioni. Come amministrazione portiamo avanti un’opera di sensibilizzazione; gli accertamenti sono puntuali e continui, cercando di far capire a chi non conferisce correttamente l’immondizia dove sta l’errore. Dove necessario, applichiamo le sanzioni ma la casistica è marginale".

Per incentivare famiglie, imprese e attività produttive a continuare su questa strada, il consiglio comunale di Serrapetrona ha approvato dal 2023 un abbattimento delle tariffe Tari (tassa sui rifiuti): nel 2023 la diminuzione è stata del 30%, nel 2024 oltre il 20% e anche quest’anno è stata prevista la stessa percentuale per poi valutare ulteriori misure per la riduzione. "Abbiamo destinato fondi comunali ad hoc – spiega il sindaco – per andare incontro a famiglie e attività. In un periodo storico in cui la Tari aumenta e impatta sempre di più sui cittadini, le nostre tariffe sono tra le più basse della provincia. È una sorta di "patto" di collaborazione tra amministrazione e residenti, un modo per premiarli per come fanno la raccolta differenziata".

Tra le altre iniziative messe in atto, bidoni dislocati in punti ben visibili e strategici per coprire il vasto territorio delle frazioni, e punti di raccolta specifici per i ristoranti, per cercare di facilitare il loro lavoro e per una questione di igiene e decoro urbano. "Una serie di piccoli accorgimenti – conclude Pinzi – ha portato a un buon risultato. Questo ci sprona ad andare avanti sulla stessa linea e a migliorare. Cerchiamo di tenere sempre monitorata la questione rifiuti, ovviamente anche durante le manifestazioni, col supporto di Cosmari. L’obiettivo è prevenire".

Fanalino di cosa per Poggio San Vicino, che si ferma al 15,21% di differenziata. In penultima posizione Bolognola col 40,86% e nella terzultima Castelsantangelo sul Nera, con il 44,04%. A Poggio San Vicino, uno dei Comuni più piccoli delle Marche, con 235 anime, ci sono le isole ecologiche, ma non si effettua il porta a porta.

"Vogliamo informarci sul costo di questo servizio – spiega il sindaco Sara Simoncini – per non gravare troppo sulle spalle dei cittadini. Le problematiche nei piccoli Comuni sono tante: il territorio di Poggio San Vicino è composto per lo più di case sparse, in aperta campagna. L’umido in pratica non c’è perché gli scarti si danno agli animali; con la carta ci si accende il fuoco. Per fare il porta a porta i mezzi dovrebbero percorrere diversi chilometri per passare di abitazione in abitazione…in termini di impatto ambientale non so questo quanto converrebbe. Ad ogni modo, tempo fa abbiamo chiesto un preventivo al Cosmari, poi è subentrata la pandemia e la questione è passata in secondo piano. Ma noi comunque rimaniamo interessati a conoscere i costi. Intanto abbiamo piccole isole ecologiche in ogni frazione, oltre a quella intercomunale, più grande, con Apiro (sotto quest’ultimo paese, ndr)".