FRANCO VEROLI
Cronaca

Pronto soccorso Macerata e Civitanova a corto di medici: "Avanti con le coop per almeno due anni"

Non si trovano professionisti per i reparti di emergenza-urgenza: la proroga fino al 10 giugno. Sicolo: " Il problema riguarda gli ospedali di Macerata e Civitanova, mancano una quindicina di professionisti"

L’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale di Macerata: mancano i medici

L’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale di Macerata: mancano i medici

Macerata, 8 maggio 2024 – Sono stati prorogati fino al prossimo 10 giugno i contratti in essere tra l’Ast e le cooperative private, in scadenza oggi, che mettono a disposizione medici per le attività di emergenza-urgenza, in particolare per i pronto soccorso degli ospedali di Civitanova e Macerata. Un allungamento provvidenziale, visto che i vuoti negli organici non sono ancora stati coperti, né si sa quando potranno esserlo.

Le procedure del concorso bandito dall’Ast per l’assunzione a tempo indeterminato di otto medici per i pronto soccorso dovrebbero essere concluse entro la fine del mese ma, comunque vada, non si riuscirà a risolvere il problema. Non solo perché ne servirebbero di più, ma anche perché nessuno sa cosa accadrà. Nel concorso precedente, dei sette candidati ammessi se ne presentò uno solo, tra l’altro non assunto perché non idoneo. Zero risultati.

Mancanza di medici 

Il problema è noto: è difficile trovare i medici in generale, ancor più per il dipartimento di emergenza – urgenza, specializzazione dalla quale la stragrande maggioranze dei neolaureati in medicina rifugge. "Si aggiunga – afferma Domenico Sicolo, direttore del Dipartimento di Emergenza-Urgenza dell’Ast di Macerata – che spesso assumiamo a tempo indeterminato persone che già lavoravano con noi con un contratto a tempo. Positivo, perché c’è la stabilizzazione, ma la persona è sempre la stessa, non si aggiunge a quelle già in servizio".

Sicolo è convinto che del ricorso alle cooperative private non si potrà fare a meno per i prossimi due/tre anni. "Non si riescono a trovare i medici necessari – prosegue –, è un problema generalizzato che riguarda tutti i pronti soccorso d’Italia. Nelle Marche, con la sola eccezione di quello di Camerino – San Severino e di quello di Torrette, dove si può contare sul robusto supporto degli specializzandi, tutti i pronto soccorso, anche se a diversi livelli, sono in sofferenza. Nella nostra Ast il problema riguarda gli ospedali di Macerata, dove mancano almeno cinque medici, e quello di Civitanova, dove invece ne servirebbero almeno dieci. A questi, posti vanno sommati i vuoti nel servizio del 118: manca un medico nella postazione di Camerino-Matelica, mancano due medici nella postazione di Macerata e due in quella di Civitanova. Complessivamente, mancano poco più di venti medici". E si tratta, ovviamente, di quelli riferiti agli organici. Ma, poi, bisogna tener conto del fatto che vanno garantiti i diritti, come quello alle ferie.

“La proroga ci mette, diciamo così, in sicurezza. Ma per un mese, al termine del quale saremo all’inizio dell’estate, la stagione in cui proprio per garantire il diritto al meritato riposo, serve più personale. Cosa accadrà tra un mese? Ritengo che sia necessaria una decisione dall’alto, da parte di Governo e Parlamento, magari con un provvedimento che allunga il possibile ricorso alle cooperative non di un mese, ma per un periodo più lungo. Oppure si pensi a qualche altra strada da percorrere. Una buona parte dei posti per la specializzazione in emergenza urgenza restano vuoti. Io ho scelto questo lavoro, una scelta che rifarei, ma non tutti la pensano come me. Lavorare in pronto soccorso richiede un impegno specifico e importante. Ritengo che almeno fino al 2026-2027 non ci sia alternativa alle cooperative, con le quali peraltro abbiamo ormai un rapporto stabilizzato".