LORENA CELLINI
Cronaca

Spiaggia inaccessibile, protesta anche Versace

La senatrice di ’Noi Moderati’ ed ex atleta paralimpica si schiera al fianco dei disabili dopo il video-denuncia.

La senatrice Giusy Versace, icona dei diritti delle persone con disabilità Le immagini delle passerelle dissestate hanno fatto il giro del web

La senatrice Giusy Versace, icona dei diritti delle persone con disabilità Le immagini delle passerelle dissestate hanno fatto il giro del web

La spiaggia di Civitanova è diventata simbolo di inaccessibilità ai disabili dopo la denuncia online, con video che documentano la passerella di accesso al mare dissestata. "Basta annunci, servono fatti. Per anni abbiamo assistito alla politica delle passerelle, ma solo quelle di cartone: annunci, foto, eventi ad hoc, tagli di nastri. Occorre invece un piano d’azione, mappare tutte le barriere architettoniche, interventi strutturali sulle spiagge, coinvolgimento delle associazioni, manutenzione costante delle strutture esistenti". Parole di Maika Gabellieri, che per Noi Moderati è candidata alle Regionali, e che ha attivato chat.maikagabellieri.it: "un canale innovativo – spiega – in cui l’intelligenza artificiale ascolta e raccoglie, in forma anonima, tutte le segnalazioni dei cittadini sui problemi della città e della provincia, per portarle all’attenzione di chi amministra. È un esempio di come la tecnologia possa essere messa al servizio della comunità, trasformando la partecipazione in azioni concrete. L’accessibilità non è un gesto di cortesia: è un diritto". Civitanova "può esibire con orgoglio la Bandiera Lilla, assegnata ai Comuni che si distinguono per l’impegno sull’accessibilità. Un simbolo importante, che però rischia di restare un’etichetta vuota se non viene sostenuto da azioni concrete". Sul caso interviene anche Giusy Versace, senatrice di Noi Moderati: "l’obiettivo è una Civitanova dove ogni persona possa vivere pienamente ogni spazio, senza barriere. Una città che si definisce moderna lo dimostra con i fatti. Servono più attenzione e rispetto, non solo per le persone con la disabilità, ma per tutti coloro che hanno diritto a vivere il mare in piena autonomia. Le spiagge accessibili sono purtroppo ancora poche, eppure sono un segno concreto di civiltà: contesti che accolgono e non respingono, dove l’inclusione non è un favore ma un diritto".