
Un cartello di protesta piazzato in via Fratte
Il malcontento dei cittadini per le condizioni critiche di via Fratte, a Montefano, ha trovato un alleato nelle istituzioni locali: il sindaco Angela Barbieri si è schierata al fianco della protesta, rilanciando l’attenzione su una vicenda annosa che coinvolge non solo Montefano, ma l’intero comprensorio. "La nostra amministrazione – dichiara Barbieri – è sempre stata in prima linea nella ricerca di soluzioni per via Fratte e comprendiamo e condividiamo la frustrazione dei cittadini".
La strada, nata come arteria interprovinciale, secondo il Comune conserva tuttora una valenza strategica per i collegamenti tra diverse località come Filottrano, Jesi, Osimo e Cingoli. Tuttavia, anni fa è stata declassata e frammentata tra i Comuni confinanti, senza che fossero stanziate adeguate risorse per la sua manutenzione. Un’eredità che pesa sulle spalle delle amministrazioni locali. Dal 2019, l’attuale amministrazione ha partecipato a tre bandi regionali per ottenere fondi destinati alla sistemazione della strada. "Ogni volta siamo stati valutati positivamente – spiega il sindaco –, ma mai abbastanza da ricevere i contributi. A giugno scorso abbiamo ripresentato un nuovo progetto da 366.588 euro. Speriamo che, finalmente, la Regione riconosca l’importanza di questa arteria".
Ma l’amministrazione pone anche una questione strutturale: "Perché la Regione continua a pubblicare nuovi bandi ogni anno, invece di far scorrere la graduatoria precedente? Questa scelta costringe i Comuni a continui adeguamenti progettuali, con spreco di tempo e risorse". Un primo tratto di lavori è già stato completato, grazie a un finanziamento di oltre 105mila euro ottenuto con l’interessamento dell’allora prefetto Ferdani e al supporto della protezione civile regionale. A questa somma si sono aggiunti quasi 30mila euro di fondi comunali. Tuttavia, per una sistemazione completa, l’investimento stimato è di circa 700mila euro. "Potremmo chiudere via Fratte ai non residenti – aggiunge il sindaco Barbieri –, ma sarebbe una scelta di comodo che penalizzerebbe ancora una volta i nostri cittadini e per questo non lo faremo".
Con l’avvicinarsi delle elezioni regionali, il sindaco auspica un cambio di rotta: "Ci chiediamo se finalmente la Regione inizierà a rispondere anche alle esigenze dei territori più piccoli, senza logiche di appartenenza politica o gerarchie istituzionali". Infine, un appello ai montefanesi: "Un cartello anonimo non basta. Chiediamo ai cittadini di unirsi alla protesta in modo consapevole e costruttivo. Solo così potremo far sentire la nostra voce e ottenere il rispetto che Montefano merita".
Antonio Tubaldi