L’inverno più caldo dal 1800: l’esperto: “Ecco cosa è successo”

Il meteorologo Pierluigi Randi: “Freddo e neve sono stati i grandi assenti, praticamente un lungo autunno. A febbraio temperatura media di 4,6 gradi superiore alla media”

L'inverno più caldo dal 1800: ne parla Pierluigi Randi (nel riquadro) presidente Ampro, associazione meteo professionisti

L'inverno più caldo dal 1800: ne parla Pierluigi Randi (nel riquadro) presidente Ampro, associazione meteo professionisti

Cesena, 9 marzo 2024 – Avvolti in una calda sciarpa colorata, il capo coperto da un morbido berretto e le mani che spariscono dentro guanti di lana. Ricordi lontani. Qualcosa in effetti non torna. Non è questa l’immagine andata più in voga questo inverno, caratterizzato da temperature altamente sopra la media e da cappotti slacciati in vita e piumini leggeri. Perché, diciamocelo, di freddo ce n’è stato poco. Con febbraio alle spalle si chiude quella che dovrebbe essere la stagione più fredda dell’anno.

Ma di quale freddo stiamo parlando?

"L’inverno 2023-2024 è stato il più mite dal 1950 – afferma Pierluigi Randi Presidente Ampro, associazione meteo professionisti – con un’anomalia di temperature sul Cesenate che è stata di 3.3 gradi superiore alla norma. Questo inverno supera il precedente più caldo che è datato 2013-2014, quando l’anomalia di temperatura fu di 2,9 gradi sopra la norma. Possiamo dire che gli ultimi 11 inverni, nel Cesenate, come in gran parte d’Italia, sono stati miti o molto miti".

Per avere un inverno caldo come questo bisogna tornare indietro di 74 anni, ai mitici anni ’50.

"Anche il mese di febbraio è stato particolarmente anomalo – continua Randi – con anomalie di temperature di + 4,6 gradi sopra la media, si tratta di un’anomalia completamente fuori scala. Nel mese di febbraio la temperatura media in alcuni casi si è aggirata intorno ai 10 gradi, e in più di una circostanza le temperature massime di febbraio hanno superato i 20 gradi. Si tratta di temperature che dovremmo avere a marzo. Anche a dicembre si sono superati i 22 gradi. E’ un segnale molto preoccupante, perché ci troviamo sempre più spesso davanti ad anomalie estreme, e questo significa che l’aumento della temperatura è molto rapido. Quello che abbiamo trascorso non è stato un vero inverno, ma una sorta di lungo autunno. Dicembre, gennaio e febbraio così caldi, tutti e tre i mesi assieme, non si ripetevano dal 1800, da quando si effettuarono le prime rilevazioni meteo".

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Quello che salta all’occhio però, in questo inverno anomalo, sono i primi colori della primavera. Mentre le giornate si fanno sempre più lunghe e luminose, arrivano infatti anche le prime attraenti fioriture, con un’esplosione di colori e profumi. Anche queste sono precoci?

"Sicuramente le fioriture sono molto anticipate – afferma il meteorologo Pierluigi Randi – la piena fioritura delle piante da frutto veniva raggiunta verso la terza decade di marzo. Se parliamo di albicocco o pesco si sta osservando un’epoca di fioritura sempre più precoce e questo rappresenta un pericolo perché se ci sono dei ritorni di freddo primaverile ci ritroviamo con piante vegetative che diventano più vulnerabili in caso di gelate tardive".

Ma vantaggi ce ne sono negli inverni miti come questo?

"Il primo vantaggio a cui si pensa – continua Randi – è il risparmio del riscaldamento, che però scontiamo in estate quando dobbiamo alzare i condizionatori. Ci stiamo piano piano abituando a un clima che non è più quello del passato, e stiamo cominciando a dimenticare com’erano gli inverni di tanti anni fa. Se andiamo a fare un bilancio sono più gli svantaggi nel cambiamento climatico, senza considerare gli eventi estremi".

Ora con l’arrivo della primavera, è tempo di foulard leggeri e svolazzanti, impermeabili e al tempo stesso occhiali da sole e crema solare. Ma cosa ci riserverà il meteo per il weekend?

"L’alta pressione che per settimane aveva dominato nel mese di febbraio – continua Randi - adesso si è ritirata sull’Atlantico e si è aperto un canale di bassa pressione dove si inseriscono una serie di perturbazioni. Nel weekend ne arriveranno due a breve distanza l’una dall’altra ma risparmieranno la nostra zona. In Romagna e nel Cesenate pioverà oggi e domani ma si tratta di piogge deboli. Le temperature massime si aggireranno sui 15-16 gradi e le minime non scenderanno sotto i 5 gradi".