Alessandro Gozzoli morto a Modena, preso un romeno: caccia al complice

Si tratterebbe di una persona che gravitava nella zona di Bologna, fuggito subito dopo la tragedia avvenuta due mesi fa. Forse incastrato dalle telecamere di Casinalbo

Modena, 3 maggio 2023 – Nessuno oggi può sapere se si siano presentati a casa sua dopo aver concordato un incontro e se lo abbiano ucciso con l’intento di rapinarlo oppure se si sia trattato davvero di un gioco erotico finito male. Nulla, infatti, trapela dalle ‘fonti ufficiali’. Quello che si sa, però, (fonte Ansa) è che la polizia rumena avrebbe arrestato uno degli assassini di Alessandro Gozzoli il 41enne originario di Bazzano (Bologna) trovato senza vita nella sua abitazione a Casinalbo lo scorso 10 marzo.

Alessandro Gozzoli, morto a 41 anni
Alessandro Gozzoli, morto a 41 anni

Parliamo di un giovane rumeno, gravitante nel territorio emiliano, in particolare sotto le due torri che sarebbe stato individuato in Romania e che forse presto sarà consegnato all’Italia. Ma pare anche che il presunto assassino non abbia agito da solo: la polizia sarebbe sulle tracce di un secondo complice. I due, probabilmente, sono fuggiti subito dopo aver ucciso Gozzoli, portandosi via effetti personali della vittima e pure la sua auto, poi ritrovata dai carabinieri che indagano coordinati dalla Procura.

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Come noto a seguito della macabra scoperta, fatta dai datori di lavoro della vittima e dalla sorella, gli inquirenti avevano da subito ipotizzato un decesso legato ad un gioco erotico finito male. Quel venerdì pomeriggio, infatti, il 41enne era stato trovato deceduto nel suo letto: addosso solo l’intimo mentre mani e piedi risultavano legati.

Alessandro – era emerso dall’autopsia – era deceduto per asfissia. Le indagini si erano ovviamente concentrate sulle ultime ore della vittima e, soprattutto, sulle ultime persone che avevano visto ancora in vita Alessandro; quindi sui contatti nelle chat.

Per questo le chat e in particolare alcune app di appuntamenti erano stati subito passati al setaccio: la pista privilegiata era quella di un incontro forse concordato la stessa notte dalla vittima con quelli che si sono poi rivelati i suoi assassini.

Era stato proprio il modo in cui il cadavere era stato trovato a far sorgere il ‘sospetto’ negli inquirenti e pare che le telecamere della zona avessero mostrato un giovane dai capelli biondi allontanarsi in piena notte dall’appartamento della vittima. Il delitto era avvenuto nell’abitazione di via Bassa Paolucci, a Casinalbo.

Il 41enne, consulente del lavoro aveva risposto al telefono, ad un amico fino alle 19 di quel giovedì sera e si era sentito nel pomeriggio con un altro gruppo di amici, che lo avevano sentito come al solito, ovvero allegro e sereno. Il venerdì mattina, però, Gozzoli non si era presentato sul luogo di lavoro e aveva smesso di rispondere al telefono. Per questo motivo i datori di lavoro, insieme ad un amico medico e alla sorella della vittima si erano presentati nel suo appartamento, facendo la terribile scoperta. Alessandro era morto da ore, sotto il lenzuolo sottile che ne copriva il corpo privo di vita.

Ora, a distanza di quasi due mesi, almeno uno dei responsabili sarebbe stato arrestato ed ora si attende la consegna all’Italia. La famiglia, da quel giorno, è stretta nel più profondo dolore. Ora sarebbero appunto in corso le indagini per individuare il secondo complice.

Il fascicolo, in procura, era stato aperto con l’ipotesi di reato di omicidio volontario e, probabilmente, rapina dal momento che sin da subito i testimoni avevano parlato di oggetti trafugati e abitazione a soqquadro.

I due presunti assassini, insomma, avrebbero prima ucciso e poi derubato la vittima, per poi fuggire in Romania dove uno dei due giovani è stato appunto individuato e arrestato dalla polizia rumena.