Alice Neri, l’interrogatorio di Mohamed il tunisino in cella a Modena. "Non sono fuggito, ero in Francia per lavoro”

Gaaloul, 29 anni, è stato estradato ed è indagato per omicidio volontario della mamma di Ravarino, 23 anni, trovata morta bruciata. Il legale: “L’ho trovato stanco e provato”

Modena, 5 gennaio 2023 – Ha rilasciato spontanee dichiarazioni Mohamed Gaaloul Interrogato oggi in carcere davanti al Gip. Il marocchino, indagato per l’omicidio di Alice Neri ha parlato per qualche minuto spiegando di non essere scappato ma di trovarsi in Francia per questioni di lavoro.

Su altre domande il tunisino, sul consiglio del legale di fiducia avvocato Roberto Ghini si è avvalso della facoltà di non rispondere. Scortato dalle auto della polizia penitenziaria è arrivato ieri nel carcere Sant’Anna di Modena Mohamed Gaaloul, il tunisino 29enne di Concordia indagato per l’omicidio volontario della giovane mamma Alice Neri. Gaaloul, arrestato il 14 dicembre in Francia è partito da Parigi in mattinata per poi atterrare intorno alle 11.30 a Linate. Al suo arrivo nel penitenziario modenese il 29enne sarebbe apparso stanco; provato dalla detenzione e dal viaggio legato all’estradizione ma, soprattutto, preoccupato per la situazione che ora si troverà ad affrontare.

Alice Neri e Mohamed Gaaloul
Alice Neri e Mohamed Gaaloul

"Ho trovato il mio assistito stanco, provato dal viaggio e dalla detenzione in carcere ma anche preoccupato per la situazione – spiega il legale difensore Roberto Ghini, che ieri si è recato in carcere –. L’incontro con il mio assistito è durato circa due ore e abbiamo iniziato ad affrontare le questioni di merito".

Approfondisci:

Alice Neri, parla la moglie di Mohamed: "Lui era al bar ma non l’ha uccisa"

Alice Neri, parla la moglie di Mohamed: "Lui era al bar ma non l’ha uccisa"

Gaaloul, nel corso dell’udienza di convalida in Francia si era avvalso della facoltà di non rispondere ma – contattato dai giornalisti prima della cattura – aveva dichiarato di essere estraneo alla vicenda e di aver accettato, la notte del delitto, un passaggio da una donna bionda. Secondo la procura, però, nei suoi confronti sono stati raccolti chiari e gravi indizi di colplevolezza. Ci sono le immagini di videosorveglianza del bar, che lo ritraggono all’esterno del locale la notte del terribile omicidio e vicino all’auto della vittima, poi trovata bruciata con all’interno il corpo della vittima. C’è la bicicletta con la quale Mohamed intorno alle 3 era arrivato al bar, rimasta incustodita. C’è l’ammissione dell’indagato, che ha raccontato di aver accettato un passaggio da una donna bionda. Ma ci sono ancora tanti quesiti rimasti aperti. Primi tra tutti: il presunto assassino e la vittima si conoscevano? Quale potrebbe essere il movente?