VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Alice Neri, l’incidente probatorio: esami sui pantaloni di Gaaloul a caccia di olio

Tra gli oggetti sotto esame anche un mozzicone di sigaretta. L’ex Ris Garofano, consulente per il marito della vittima: abbiamo chiesto una integrazione

Modena, 31 marzo 2023 – Giornata importante per la indagini sulla morte di Alice Neri, la mamma di Ravarino di 32 anni trovata carbonizzata nella sua auto a novembre scorso. Si è svolto in tribunale a Modena l’incidente probatorio per effettuare le necessarie verifiche su diversi reperti ammessi e sono stati conferiti vari incarichi ai periti che svolgeranno gli accertamenti anche di carattere informatico. I consulenti hanno sessanta giorni di tempo per svolgere le delicate verifiche.

Il sopralluogo a Fossa di Concordia e l'incontro con il marito della vittima Nicholas Negrini

Sono una quindicina i reperti 'ammessi' all'incidente probatorio. Tra questi una sigaretta, la spallina di un reggiseno e il 'famoso' bidone di plastica contenente olio frusto. Ci sono poi un flacone di detergente, una bomboletta spray, frammenti di carta assorbente trovati su un cespuglio, una porzione di collo di bottiglia in plastica, un resto carbonizzato di circuito elettronico, probabilmente di un cellulare, 19 compresse, resti di uno Smart Watch ma anche un cucchiaino bruciato e un chip.

I pantaloni di Mohamed

E' stato ammesso anche l'incidente probatorio, forse l'accertamento più importante sui pantaloni indossati da Gaaloul probabilmente la notte stessa del delitto – secondo la difesa.

"Se sarà confermato che si tratta dello stesso indumento – ha spiegato il legale dell'indagato, Roberto Ghini – si cercheranno quindi tracce di olio o materiale combusto. Questo ci potrà dare un elemento per collocare o meno il mio assistito sul luogo del rogo”.

Oggi Gaaloul ha fornito in aula il pin per sbloccare il proprio telefonino, sequestrato in Germania. "Si è mostrato molto collaborativo”, ha sottolineato Ghini. Nei prossimi giorni inizieranno quindi i diversi accertamenti, tra il 5 e il 6 aprile.

L’ex Ris Garafono

“Su alcuni reperti – ha spiegato Luciano Garofano, l'ex comandante dei Ris di Parma (foto e video) nominato come consulente dal marito della vittima, Nicholas Negrini – andranno effettuate diverse analisi: impronte, dna, accertamenti informatici. L'udienza è stata rinviata al 12 giugno per questi reperti ma sia noi sia la difesa dell'imputato abbiamo chiesto una integrazione ed ora il Gip dovrà valutare se accoglierli”. Negrini, tra i tre indagati per l'omicidio, ha nominato ora come legale di fiducia Antonio Ingroia, ex procuratore di Palermo. “Quello che manca? Una risposta da parte dell'unico indagato in stato di custodia cautelare che a tre mesi ancora resta nel silenzio – ha aggiunto l'avvocato della famiglia di Alice Neri, Cosimo Zaccaria. Tutti gli indizi sono indirizzati nei confronti di questa persona ma resta da capire se sia stata aiutata o meno da qualcuno”.

L’ultima foto

Sono le 19.56 di giovedì 17 novembre. Le telecamere riprendono Alice Neri mentre entra allo Smart Cafè di Concordia, dove attenderà per qualche minuto seduta al tavolo l’arrivo del collega Marco Cuccui. Quella che vi mostriamo è l’ultima immagine della giovane mamma ancora in vita.

Purtroppo la tragedia è già stata scritta: una decina di ore dopo qualcuno la ammazzerà brutalmente per poi bruciare il suo corpo nelle campagne di Fossa di Concordia, nel modenese.

Alice Neri e, a sinistra, la giovane mamma ripresa dalle telecamere mentre entra allo Smart Cafè di Concordia. Poche ore dopo sarà uccisa e bruciata
Alice Neri e, a sinistra, la giovane mamma ripresa dalle telecamere mentre entra allo Smart Cafè di Concordia. Poche ore dopo sarà uccisa e bruciata

Le telecamere riprenderanno la sua auto, a partire dalle 3.40, quando lascia il parcheggio del locale, più e più volte fino a che i fari non lasceranno spazio alle fiamme in quell’area isolata tra due laghetti. Cosa è davvero accaduto quella notte, purtroppo, è ancora tutto da scrivere.