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L'avatar di Cossarizza vince l'oscar del web

Come risultato della votazione online che ha coinvolto un totale di quasi due milioni di persone, l’Oscar del Web, il Webby Award, nella categoria People’s choice è stato vinto dal videogame Eve Online – Project Discovery alla cui ideazione e realizzazione ha partecipato l’immunologo Andrea Cossarizza di Unimore

L'avatar di Cossarizza vince l'oscar del web

Modena, 22 maggio 2021 - Se si fosse a Los Angeles alla notte degli Oscar si sentirebbe dire "And the winner is…", così anche nel mondo del web, senza lo stesso clamore e senza il red carpet, si assegnano le statuette. Come risultato della votazione online che ha coinvolto un totale di quasi due milioni di persone, l’Oscar del Web, il Webby Award, nella categoria People’s choice è stato vinto dal videogame Eve Online – Project Discovery alla cui ideazione e realizzazione ha partecipato l’immunologo Andrea Cossarizza di Unimore.

Scoperte le cellule che possono 'bloccare' il virus

Come può uno scienziato di fama internazionale, pioniere negli studi sul Covid-19, conquistare questo premio? Diventando l’avatar di se stesso che guida milioni di giocatori nel videogame dedicato alla risposta immunitaria contro il virus Sars-Cov-2, dove ogni partecipante può combattere come un guerriero contro il Coronavirus. Questo gioco di ruoli è il più longevo del web e uno dei più importanti: si svolge all’interno di una galassia che contiene 7.800 stelle, e nel 2021 conta 8,5 milioni di abbonati, con 323 mila giocatori al giorno.

Andrea Cossarizza, tramite il suo avatar che vive in un lontanissimo futuro nella galassia di Caille, fornisce le indicazioni per svolgere le analisi su linfociti, ed introduce i partecipanti al riconoscimento delle cellule coinvolte durante il processo di difesa dal Sarso-CoV-2. Ogni giocatore effettua le sue analisi e se sbaglia ricomincia da capo.

"E più volte sbaglia – dice Cossarizza – meglio è!", Sembra fantascienza, ma tutto è reale. Tutti i dati scientifici e i files che riguardano le cellule umane da valutare sono veri e sono stati messi a disposizione del gioco dalle banche dati dell’International Society for the Advancement of Cytometry di cui il prof. Andrea Cossarizza è recentemente stato presidente. Negli ultimi mesi, i partecipanti al Project Discovery che hanno completato tutte le complesse fasi del gioco, guidati dall’avatar del Cossarizza, sono stati oltre 327.000 in tutto il mondo e hanno analizzato oltre 115 milioni di files, per un totale di 330 anni/uomo di lavoro. Il gioco fornisce ai partecipanti le indicazioni per utilizzare uno strumento scientifico, il citofluorimetro (sofisticato strumento presente nei laboratori più avanzati), che serve a identificare i diversi gruppi di cellule presenti nel sangue. Attraverso le loro mosse i giocatori analizzano migliaia di linfociti, li devono riconoscere e raggruppare, e così facendo aiutano gli scienziati a capire come le differenti popolazioni e tipi di cellule vengano alterate a causa del coronavirus.

"Chi gioca, in realtà fa sul serio, combatte il virus, e non solo quello – afferma Cossarizza – perché contribuisce a generare un algoritmo che a sua volta istruisce un software ’nascosto’ nel gioco. Sono molto felice perché il gioco ha permesso di avvicinare al mondo della scienza, e in particolare all’immunologia, un grandissimo numero di persone di ogni età che forse mai lo avrebbero fatto, e che si sono pure divertite, facendo, però, progredire la ricerca".

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