
San Prospero, distrutto il monumento che si trovava nel parchetto di via Chiletti. Messaggi di condanna dalla minoranza di centrodestra
Sfregio alla lapide/monumento che a San Prospero ricorda la Shoah. In un momento di forti tensioni internazionali per la guerra di Gaza non è passato inosservato quanto accaduto presumibilmente nella notte tra domenica e lunedì, dove qualcuno ha divelto la lapide posta nel 2016 nel parchetto di via Chiletti accanto alle scuole medie. A dare l’annuncio di questo episodio è stato lo stesso sindaco Sauro Borghi con un post sui social. "Condanniamo duramente il grave gesto – afferma Borghi - e vogliamo pensare che si tratti di una bravata e non di un atto dettato da motivazioni politiche. Ciò nonostante, l’accaduto resta di estrema gravità. Grazie alla visualizzazione delle immagini delle telecamere di sorveglianza, che saranno a breve potenziate, siamo fiduciosi di poter individuare i responsabili e agire di conseguenza. Provvederemo al più presto – assicura il sindaco - al ripristino della lapide, nella ferma speranza che simili atti di inciviltà non si ripetano e che vengano compresi e rispettati i valori profondi che quei simboli rappresentano: memoria, dignità e rispetto della storia".
Domenica sera a San Prospero erano ospitati i Giochi senza Frontiere tra le frazioni del paese ed è probabile che a fine serata, vista la grande partecipazione dovuta all’evento qualcuno, o un gruppo, approfittando del gran trambusto abbia intenzionalmente deciso di darsi a questo episodio di vandalismo inqualificabile, che non si sa se dettato da motivazioni politiche. Lo accerteranno presto le forze dell’ordine della locale Stazione dei Carabinieri cui ieri il vice sindaco, Matteo Borghi, ha consegnato la denuncia contro ignoti "sperando – ne è convinto Sauro Borghi – di poter colpire i colpevoli".
Tanti i messaggi di condanna per questo atto insensato, da qualcuno considerato "inutile e vergognoso". Condanna espressa anche dalla minoranza di centrodestra "San Prospero per il cambiamento". "La targa – ricorda il sindaco – fu messa in omaggio alla professoressa Desiati, che è andata in pensione quest’anno, la quale negli anni del suo impegno scolastico ha sempre promosso iniziative coi ragazzi per ricordare la Shoah. Lei ci teneva molto… come tutti. E per questo la ferita inferta al monumento è ancora più profonda per la nostra comunità".
Alberto Greco

