VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Elementari, è polemica. Mamme contro i rincari della mensa scolastica: "Famiglie penalizzate"

Da settembre tariffe ritoccate. I genitori: "Oltre 150 euro in più all’anno". La frecciatina al Comune: "Non abbiamo bisogno di eventi, ma di tutele"

Da settembre tariffe ritoccate. I genitori: "Oltre 150 euro in più all’anno". La frecciatina al Comune: "Non abbiamo bisogno di eventi, ma di tutele".

Da settembre tariffe ritoccate. I genitori: "Oltre 150 euro in più all’anno". La frecciatina al Comune: "Non abbiamo bisogno di eventi, ma di tutele".

Modena, 9 agosto 2025 – Il Comune di Modena ha deciso di aumentare il costo della mensa scolastica per i bambini che frequentano le elementari, un aumento non certo irrisorio se calcoliamo il rincaro totale annuo. Un euro in più a pasto, cioè 5 euro a settimana che equivalgono a 20 euro aggiuntivi al mese, oltre 150 euro in più nell’anno scolastico per un solo figlio. Un aggravio ai danni delle famiglie mentre lo stesso Comune non pensa a risparmiare quando si tratta di organizzare eventi, come l’ampia programmazione estiva in piazza Sant’Agostino. Non abbiamo bisogno di intrattenimento, ma di sostegno e tutele". E’ questo lo sfogo di alcune mamme, i cui figli frequentano una primaria di Modena, dopo aver ricevuto l’avviso che formalizza l’aumento del costo della mensa a partire da settembre. Una situazione che le mamme reputano paradossale dal momento che il ritocco va a gravare sulle famiglie stesse e riguarda un bene di prima necessità: per molti genitori lavoratori il tempo pieno per i figli con relativa mensa non è una scelta ma l’unica opzione possibile. "Le famiglie, quelle che mettono al mondo dei bambini e li educano affinché diventino i cittadini di domani (che pagheranno le pensioni a tutti, non solo ai genitori) vengono spremute ancora! Perché loro in estate hanno già pagato a caro prezzo i centri estivi mentre in piazza Sant’Agostino andavano in scena gli eventi, pagati dal Comune. Non abbiamo bisogno di spettacoli notturni ma di un’amministrazione che aiuti le famiglie a crescere con dignità i propri figli, tenendo presente anche le spese che dovranno sostenere per l’inizio del nuovo anno scolastico. Vorremmo che il sindaco leggesse il nostro appello e rispondesse". Il malumore è generalizzato, nonostante l’aumento fosse già stato annunciato dall’amministrazione comunale nei mesi scorsi, in concomitanza con la novità del Centro pasti comunale di via Malavolti. Gli incrementi tariffari 2025/2026 sono legati – era stato spiegato – alla progressività del valore Isee del nucleo familiare del bambino, articolandoli in 5 nuove fasce tariffarie (fino a oggi erano presenti solo due scaglioni Isee). Ecco come è stato rimodulato il servizio: in ’fascia ridotta’, fino a 4.700 euro, la tariffa pasto è di 2 euro; in ’prima fascia’, da 4.700,01 fino a 9.500 euro, la tariffa è di 5 euro; in ’seconda fascia’, da 9.500,01 a 18.000 euro, la tariffa è di 5.50 euro; in ’terza fascia’, da 18.000,01 a 26.000 euro, la tariffa è di 5.80 euro e, infine, in ’quarta fascia’, oltre i 26 mila euro, la tariffa pasto è di 6 euro (Nella sezione sperimentale ’Scuola e Territorio’ della scuola secondaria di primo grado ’P. Paoli’, invece, il costo del singolo pasto viene incrementato da 5.60 a 6.50 euro). Contestualmente – aveva fatto presente l’amministrazione – , si prevede però uno sconto percentuale, non previsto in passato, che va a beneficio delle famiglie con più figli iscritti al servizio di ristorazione. "Il leggero adeguamento delle tariffe, già annunciato a maggio in occasione della commissione mensa delle scuole primarie, avviene – spiega l’assessora alle Politiche educative Federica Venturelli – introducendo nuovi scaglioni Isee, seguendo una logica di progressività e maggiore equità. L’incremento, che interessa solo alcune fasce, con un aumento tariffario massimo di 1 euro, avviene – ribadisce – dopo 12 anni di tariffe invariate del servizio di ristorazione scolastica, nonostante un contesto socioeconomico sempre più critico, caratterizzato dall’impennata dell’inflazione e costi energetici, che adesso, anche a fronte dell’aumento del costo dei pasti, occorre fronteggiare".