ALBERTO GRECO
Cronaca

Fotovoltaico nel casino dei Pico, proteste

Mirandola, il palazzo di Portovecchio è in un elenco di siti del demanio militare che ha giugno lo ha messo a bando per l’installazione

Mirandola, il palazzo di Portovecchio è in un elenco di siti del demanio militare che ha giugno lo ha messo a bando per l’installazione

Mirandola, il palazzo di Portovecchio è in un elenco di siti del demanio militare che ha giugno lo ha messo a bando per l’installazione

È allarme per lo storico casino di caccia dei Pico, noto come Portovecchio, a San Martino Spino, nel cuore delle Valli mirandolesi. Il palazzo di origine secentesca, tramandatoci nella forma dell’ampliamento settecentesco dovuto ai marchesi Menafoglio, da decenni sofferente per degrado e abbandono del tempo, ora rischia la scomparsa o quantomeno il suo snaturamento.

"A giugno – lancia la sua preoccupazione sul periodico della frazione Lo Spino, Pierfilippo Tortora, un ventitreenne del posto - è apparsa sulla stampa una pessima notizia, pessima per il paese e pessima per tutti noi". Portovecchio è in un elenco di siti del demanio militare che Difesa Servizi Spa, società in house del ministero della Difesa, a giugno ha messo a bando per installare impianti fotovoltaici. Il bando si cala sul palazzo come una vera e propria spada di Damocle e rappresenta per questo luogo simbolo, ricco di storia e suggestione, oltre che di fascino e bellezza per un paesaggio che rimanda ad un altro tempo, una vera minaccia alla sua sopravvivenza e, soprattutto, al suo futuro.

"Nel nostro caso – aggiunge Tortora - si tratterebbe di un impianto di pannelli fotovoltaici a terra". L’intera zona di Portovecchio è poco più di 100 ettari e di questi 67-70 sono dati in affitto ad un agricoltore. Dei restanti 35 ettari, 25 ora vengono messi a bando.

"La zona - sospetta Tortora – potrebbe coincidere con la fascia centrale, dove insistono gli edifici di maggiore interesse storico-architettonico, il Palazzo di Portovecchio, il magazzino cereali, tutto il viale che si chiamava viale Italia coi platani secolari e tutte le scuderie che ci sono su questo viale".

"Il rischio – accusa Lorenza Pavesi del Gruppo pubblico Mirandola verde – riguarda gli alberi centenari della zona, tra cui il suggestivo viale lungo un chilometro adornato da un doppio filare di platani, il monumentale frassino del magazzino cereali, uno dei più grandi esemplari di Fraxinus excelsior della regione Emilia-Romagna, con una circonferenza del tronco di ben 4,55 metri e altri esemplari di valore ecologico e culturale".

Il palazzo Portovecchio è l’unica residenza dei Pico giunta fino a noi, dopo essere passata nel Settecento ai marchesi Menafoglio e, infine, dal 1883 a sede della direzione del V Centro di Deposito e Allevamento Quadrupedi per l’Esercito.

"Il bando – sostiene Pavesi - potrebbe provocare un cambiamento radicale, mettendo i cittadini di Mirandola davanti a un panorama che rischia di trasformarsi completamente rispetto a quello a cui sono legati e che conoscono con la possibilità che un altro luogo di rilevante valore storico e culturale venga ridotto a semplice prodotto da commercializzare nel mercato delle energie rinnovabili".

Su questo i cittadini di San Martino Spino stanno cercando di fare chiarezza e si preparano a contrastare la realizzazione del campo di pannelli fotovoltaici con una raccolta di firme, che verrà lanciata già in occasione della Sagra del Cocomero, ormai in dirittura di arrivo a partire dal 25 agosto. "Lasciare che venga cancellato, senza far niente per impedirlo, - dice Tortora, promotore della raccolta firme - sarebbe da parte nostra un crimine".

Alberto Greco