
Rimini, 7 giugno 2024 – “Sono otto mesi che dite che sono molto tesa, basta! Louis indagato un momento di svolta? Bene, basta!”: sono le parole di Manuela Bianchi, la nuora di Pierina, la 78enne uccisa a Rimini con 29 coltellate il 3 ottobre scorso.
Ieri è stato indagato il vicino di casa Louis Dassilva. "Resto convinta dell'estraneità del mio assistito rispetto alle accuse", ha detto la criminologa Roberta Bruzzone consulente della difesa. Gli accertamenti irripetibili sul Dna saranno fatti l'11 giugno ad Ancona e il 12 a Roma. Intanto ieri in questura sarebbe stato prelevato anche un nuovo campione di Dna all’indagato. "Più chiacchiere che interrogatorio": ha ripercorso così la giornata di passione in questura la moglie di Dassilva Valeria Bartolucci, convocata nel pomeriggio un paio d'ore prima. Entrata negli uffici di piazzale Bornaccini intorno alle 16 è uscita dopo 12 ore; il marito ha lasciato la questura intorno a mezzanotte e mezza.

Se è vero che Louis Dassilva si è sempre professato innocente, è anche vero che è sul suo passato c'è un velo di mistero e molte cose non tornano sul suo conto dopo la notte dell'omicidio.
Giuliano Saponi, figlio di Pierina, ricoverato al momento del delitto per un misterioso incidente che lo aveva ridotto in fin di vita a maggio 2023, dovrebbe incontrare i suoi legali oggi sul tardi, nel frattempo è barricato in casa.
"Rimaniamo della nostra idea, rimaniamo in attesa e siamo fiduciosi nel lavoro della procura - le parole di Davide Barzan, consulente dello studio legale Barzan e incaricato della difesa di Manuela, nuora di Pierina -. Sono il suo ex legale di fiducia (di Louis, ndr): le sue dichiarazioni sono state sempre lineari e mai contraddittorie". "Manuela è persona offesa - ha aggiunto -, ha avuto una frequentazione extraconiugale con Louis ed è dispiaciuta per lui".
A Dassilva nel corso delle ore trascorse ieri in questura sarebbe stato prelevato anche un nuovo campione di Dna che verrà ora comparato con alcune delle tracce repertate dalla Scientifica sulla scena del crimine e sul corpo di Pierina Paganelli.
È torva Manuela, la nuora di Pierina. Lo sguardo basso, gli occhiali da sole a schermare le emozioni di un momento particolare per lei che sin da subito è stata tra i protagonisti maggiormente attenzionati del giallo di Pierina. Uscendo di casa, da via del Ciclamino 31 dove per questa notte è tornata nella casa del marito Giuliano a seguito di un periodo lontano dall’appartamento, Manuela è stata scortata dal proprio consulente Davide Barzan negandosi inizialmente alle domande dei cronisti. Poi, all’improvviso, lo sfogo: secco, tagliente, con la voce spezzettata dalle emozioni: “Sono otto mesi che dite che sono molto tesa, basta! Louis indagato un momento di svolta? Bene, basta!”, ha urlato Manuela prima di salire in auto e allontanarsi da via del Ciclamino.

“Ho visto gli inquirenti lavorare per tutto questo tempo. Con i miei occhi ho visto la professionalità con cui stanno cercando di incastrare l’assassino e per questo credo che la verità sia vicina - commenta una vicina di casa -. Sicuramente la notizia che Louis sia ora indagato fa un certo effetto”.
“Che effetto fa? Secondo me non è finita qui… potrebbero essercene altre di persone indagate nei prossimi giorni”. La mattina dopo la svolta nel giallo di Pierina, via del Ciclamino è tranquilla. Tra chi rincasa per la pausa pranzo e chi porta a spasso il cane, dall’esterno sembrerebbe che nulla sia cambiato dopo la lunga notte in questura. Ma dentro i muri di via del ciclamino 31 qualcosa di diverso c’è. C’è Louis, ora formalmente indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli e la sensazione, di chi abita vicino, che la mossa della Procura di ieri sia solo l’inizio.
Valeria Bartolucci ieri è uscita dalla questura alle 3.15 circa, dopo 12 ore

Per quanto riguarda gli accertamenti irripetibili sul Dna saranno fatti l'11 giugno ad Ancona e il 12 giugno a Roma
"Crediamo di aver intuito quello che è lo scenario ipotizzato dalla procura - aggiunge la Bruzzone - che prevede un doppio movente: da un lato, la relazione clandestina tra Louis ed Emanuela; dall'altro, il fatto che Pierina potesse costituire una minaccia a questa relazione"
La criminologa Roberta Bruzzone consulente difesa per Dassilva: "Resto convinta dell'estraneità del mio assistito rispetto alle accuse"

La Bartolucci, invece, più tardi ha riferito ai cronisti assiepati davanti agli uffici di polizia: "La Procura fa il suo lavoro e noi siamo fiduciosi nella giustizia. L'iscrizione di mio marito nel registro degli indagati è un atto normale che, se serve ad arrivare alla verità, ben venga".
Dassilva ha lasciato la questura verso a mezzanotte e mezza. Non un'occhiata ai cronisti. Tuta da moto indosso e passo spedito, scortato a poca distanza dagli agenti, si è diretto al proprio veicolo e ed è andato via.
