Andreea Rabciuc scomparsa ad Ancona: "È viva e continua ad ascoltare canzoni in romeno"

Il fidanzato Simone, indagato per sequestro di persona, continua a sostenere la tesi che alla ragazza non sia accaduto nulla. Nominato un tecnico per verificare chi abbia utilizzato social network e password dopo la sua scomparsa

Simone Gresti, il fidanzato di Andreea

Simone Gresti, il fidanzato di Andreea

Jesi (Ancona), 14 aprile 2022 – “Andrea è viva, perché continua a visualizzare e ascoltare canzoni sul canale Youtube, lo ha fatto anche ieri”. Così Simone Gresti, il fidanzato della 27enne scomparsa all’alba del 12 aprile continua a sostenere la sua tesi che Andreea sia viva. Non solo ma anche che se ne stia tranquillamente ascoltando le sue canzoni in rumeno dal canale YouTube.

"Video postati dopo la scomparsa". Spunta un giubbotto insanguinato

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Simone ha mostrato quei video e i like sulle foto lasciati su Facebook agli inquirenti e poi alle telecamere di 'Chi l’ha visto?'. “Anche ieri è stato scaricato un video dal canale Youtube che io non apro da tempo – spiega Simone che ha riferito di avere in comune con Andreea alcuni profili social e questo canale - . Ad esempio c’è la canzone Ba Ba ba, canzone rumena di Irina Rimes postata il 17 marzo alle 20.57 e un altro video ieri alle 23,34 (mercoledì, ndr)”. Ma non è tutto perché il 43enne di Moie di Maiolati ha anche spiegato il suo perché dei messaggi scomparsi dal telefonino della sua ragazza: “Ho provato a fare un back up per trovare le chat che potrebbero essere state cancellate”.

Ma la 27enne proprio la notte prima della scomparsa mentre era con Simone ha scritto al suo ex: “Fai attenzione a quello che scrivi che Simone è con me e legge tutto”. Materiale informatico che sarà analizzato dal perito nominato dalla Procura che indaga il 43enne autotrasportatore per la cava della Rossa per sequestro di persona. Al vaglio dei tecnici anche la sua Audi e la Fiat Panda della mamma, oltre ai vestiti da lui indossati in quella notte burrascosa alla roulotte accanto al casolare sulla Montecarottese e un suo giubbotto che gli inquirenti hanno trovato sporco di sangue.