Ancona, morti in discoteca. La fiaccolata a Corinaldo per ricordare le vittime

Mille candele in memoria di chi ha perso la vita nell'assurda tragedia della Lanterna Azzurra

La fiaccolata a Corinaldo (Foto Effimera)

La fiaccolata a Corinaldo (Foto Effimera)

Corinaldo (Ancona), 14 dicembre 2018 - Mille candele che illuminano il buio della notte fonda della campagna. Un silenzio rotto solo dal calpestio di un asfalto bagnato dalla pioggia e dalle lacrime di chi non riesce a trattenere la commozione. E' gelida la notte della fiaccolata in memoria delle sei vittime dell'assurda tragedia della Lanterna Azzurra di Corinaldo. Esattamente una settimana fa, poco dopo la mezzanotte e mezza, le vite di Asia Nasoni, 14 anni (FOTO), Daniele Pongetti, 16 anni, Benedetta Vitali, 15 anni, Mattia Orlandi  15 anni, Emma Fabini, 14 anni, e mamma Eleonora Girolimini, 39 anni, si sono spezzate per sempre.

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Una tragedia che tutti poteva e doveva essere evitata. Rabbia e dolore. Il dolore per sei giovani vite che «non dimenticheremo», come è scritto nello striscione che ha aperto il corteo ma anche la rabbia di chi chiede «giustizia per le vittime della Lanterna Azzurra di Corinaldo». Dalla Zipa di Corinaldo ieri poco dopo le 21 il corteo si è lentamente incanalato in direzione di Madonna del Piano. Tutti in silenzio, tutti sotto la pioggia ma tutti determinati a far sentire, con la propria presenza, la vicinanza alle famiglie delle vittime. Tra gli oltre mille in corteo c'erano tutti i sindaci dei comuni delle Valli del Misa e Nevola con la fascia tricolore, c'erano anche il presidente della Commissione regionale Sanità Fabrizio Volpini e il presidente del Consiglio Regionale Antonio Mastrovincenzo, il presidente della Comunità Islamica delle Marche Mohamed Nour Dachan, il vice questore Agostino Licari e il Maggiore Cleto Bucci.

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C'erano il sindaco di Corinaldo Matteo Principi e il parroco don Giuseppe Bartera ma c'erano anche tanti ragazzi e tanti genitori, vicini più che mai al dolore incommensurabile delle madri e dei padri delle sei vittime. Non hanno avuto importanza il freddo gelido, la pioggia battente, la strada completamente buia. Per tutti l'intento è stato quello di arrivare davanti alla Lanterna Azzurra, teatro di una tragedia come mai ce ne sono state e come mai più ce ne devono essere. Qui il corteo ha simbolicamente accerchiato il locale, che sette giorni fa pullulava di giovani, di auto, forse troppi. Ora c'è solo silenzio, il nastro biancorosso dei sigilli posti dalla magistratura. Impossibile trattenere il pianto e i singhiozzi.

L'INCHIESTA Libero il 17enne dello spray 

Solo un mazzo di fiori bianco deposto da alcuni ragazzi in memoria dei loro coetanei. Dopo alcuni minuti davanti alla Lanterna Azzurra, il corteo ha ripreso la sua marcia silenziosa per oltre un chilometro lungo via Madonna del Piano per ritornare al punto di partenza. Nessuno se l'è sentita di prendere la parola, perchè nessuna parola avrebbe spiegato meglio di quel silenzio attorno al casolare il dolore profondo per quella tragedia. E per domani è stata organizzata un'altra fiaccolata che si terrà a Senigallia. Una «Marcia per la vita», per dire no a morti assurde e per ricordare le giovani vittime della tragedia di Corinaldo. Una iniziativa voluta dai ragazzi delle scuole che hanno deciso così di ricordare i compagni scomparsi quella tragica sera. La fiaccolata partirà alle 17 dalla Rotonda e farà sei tappe, una per ogni vittima, al Foro Annonario, in Piazza del Duca, in Piazza Saffi, in Piazza Roma e in Piazza Garibaldi. In ogni tappa ci sarà un minuto di silenzio in memoria di ognuna delle vittime.