FRANCESCO MORONI
Cronaca

Discese spericolate da San Luca, il Comune non multa i ciclisti: “I video non sono testimonianze”

Manca la flagranza per avviare un provvedimento amministrativo, nessuna sanzione dalla polizia locale. Venturi (Lega): “La Giunta non si smarchi dalle propria responsabilità e ragioni se installare telecamere”

Discese spericolate da San Luca, il Comune non multa i ciclisti: “I video non sono testimonianze”

Bologna, 31 maggio 2025 – Il Comune non multerà i funamboli di ‘Bolo riders’. Non sono previste azioni amministrative, sanzioni o provvedimenti verso i ciclisti che, l’altra notte, si sono lanciati giù lungo il portico che conduce al santuario della Madonna di San Luca, improvvisando una gara di downhill urbano a tutta velocità. Questo (soprattutto) perché mancherebbe la ‘flagranza’: i video diventati virali in cui si vede l’intera scena, così come le testimonianze dei cittadini amareggiati dalle immagini ormai sui telefonini di tutti, non sarebbero infatti validi per un eventuale procedimento amministrativo nei confronti dei responsabili.

Il gesto di Bolo riders in un fermo immagine del video virale sui social
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Nessuno li ha visti, in sostanza, e nessuno può garantire che la scena sia stata effettivamente girata in quelle condizioni a San Luca o che il video non sia stato invece manipolato e poi montato a dovere.

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La polizia locale, insomma, non farà nessuna multa. E il parallelismo è quello che succede di fronte alle cattive condotte in strada: non basta un video a testimoniare che un’automobile stava procedendo oltre i limiti di velocità, ecco perché occorre la presenza fisica dei vigili che accertino la violazione. Non sembra configurarsi l’ipotesi di un reato penale, poi, quindi è difficile che arrivino denunce o esposti. Un caso che, al momento, sembra quindi destinato a far più rumore sui social e nel dibattito pubblico cittadino, piuttosto che in qualche aula o di fronte a qualche giudice.

Non è convinto Giulio Venturi, consigliere comunale della Lega, che prende posizioni e si schiera fortemente contro il gesto dei ciclisti: “I portici andrebbero preservati e non utilizzati come un parco giochi – attacca il rappresentante del Carroccio –. Il consigliere Santori dovrebbe riflettere sul valore storico-artistico e su quello religioso che il portico di San Luca ha sempre avuto nei secoli per i bolognesi e per i credenti in generale. Al di là del rischio per i funamboli, non si pensa alle ricadute che un simile gesto potrebbe avere su un’opera così delicata che tutto il mondo ci invidia”.

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“Chi vuole fare evoluzioni in bicicletta – chiude Venturi – vada in un campo abbandonato e non lungo un monumento che ha richiesto 50 anni per la sua costruzione. Allo stesso tempo, il sindaco Lepore e l’assessore Campaniello non si smarchino dalle responsabilità dicendo che il Comune non ha autorizzato il gesto, ma pronuncino una dura condanna e ragionino seriamente se non sia il caso di installare delle telecamere per preservare il bene, aumentando così la sicurezza dell’area”.