Tracciamento covid scuola, il sindaco di Bologna: "Non funziona, va cambiato"

Sulle scuole: tanti ragazzi che stanno vivendo uno stress a causa della pandemia. Il Tracciamento? Va cambiato

Il sindaco Matteo Lepore parla del tracciamento covid

Il sindaco Matteo Lepore parla del tracciamento covid

Bologna, 20 dicembre 2021 – Si avvicinano le festività e l’occasione di cene, incontri con gli amici, ma anche si avvicina un 2022 ricco, causa Covid-19 ancora di tante incognite per la vita sociale e per la scuola. Le parole del sindaco Matteo Lepore, oltre a fare il punto di una situazione che va man mano complicandosi, suonano come un appello ai bolognesi a mantenere la prudenza e le precauzioni del caso e a vaccinari, sia per i più grandi che per i più piccoli.

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“Ho il dovere di informare la popolazione che in questo momento c’è un innalzamento serio dei casi di covid ma anche della pressione sui nostri ospedali – conferma lo stesso Lepore -. Le scuole hanno numeri in crescita: la situazione è seria anche a causa di parte del personale che non si vuole vaccinare (è scatto l'obbligo vaccinale anche per i docenti, ndr) e in generale la pressione che si ha sul mondo della scuola”.

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Lepore spiega. “Abbiamo tanti ragazzi che si stanno ritirando da scuola per la situazione dad, tanti ragazzi che stanno vivendo stress a causa della pandemia, vivendo il momento come un ritiro sociale. Dobbiamo essere consapevoli di questo. So che ci sono associazioni di genitori che sono contrari alla dad, io stesso non la vorrei per i miei figli, per questo motivo dobbiamo aprire un dibattito serio su come far si che dall’anno prossimo si possa tornare a scuola con una didattica a distanza utilizzata solo nei casi davvero di emergenza"

Lepore, assieme amolti altri sindaci, nei giorni scorsi si è fatto portavoce di una proposta: green pass anche per gli studenti. Il che significa, tampone o vaccino obbligatori per entrare in aula. "E’ un mio dovere porre questo problema, sta al governo dare una risposta su come si possa affrontare insieme questa situazione. Invito le associazioni dei genitori che hanno preso posizione ad un incontro, sono interessato ad ascoltare anche perché come città dobbiamo uscire insieme da questo problema”.

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Cosa non sta funzionando nel tracciamento Covid?

“Non funziona il concetto stesso di tracciamento. In riferimento alle scuole stiamo caricando sui ragazzi e sulle famiglie un peso burocratico enorme. Le famiglie purtroppo entrano nel tracciamento senza sapere quando potranno uscirne e anche questo è un aspetto perché lasciare a casa i ragazzi senza una data di rientro a scuola certa di fatto nega il loro diritto alla studio. Ogni giorno perso di scuola crea questa problematica. Quindi anche il tracciamento sta di fatto rallentando la vita delle persone. Dobbiamo tutti renderci conto che nella prima fase della pandemia le scuole sono state chiuse e oggi invece abbiamo le scuole aperte quindi un insieme di problematiche che non abbiamo visto nella prima parte della pandemia. Ignorare ciò e andando avanti facendo finta che tutto vada bene significa non sapere che stiamo andando a sbattere”.

Quindi come migliorare il tracciamento?

“Va come minimo cambiato, dobbiamo dare tempi certi dei tamponi e sicurezza alle famiglie sulle tempistiche del ritorno a scuola dei ragazzi e al lavoro dei genitori. Spesso capita che non si sa a chi affidare i figli quando questi sono a casa. Questi sono tutti problemi che oggi non vengono raccontati ma che invece le istituzioni devono assolutamente raccogliere”.

Sotto le festività che cosa si sente di raccomandare ai bolognesi?

“Il primo appello ovviamente è a vaccinarsi. Dobbiamo assolutamente accelerare su questo fronte, anche se Bologna e l’Emilia Romagna sono avanti. Ciò vale anche per i più piccoli: scriverò alle famiglie con figli tra i 5 e i 12 anni perché prendano in seria considerazione il vaccino. Io sono favorevole all’obbligo vaccinale, ma nel nostro paese non si ha il coraggio di farlo e per questo stiamo discutendo di altri strumenti come il Green Pass. Ci fosse obbligo, come per altri tipi di malattie, non ci sarebbe alcun problema, per esempio nell’ingresso a scuola. Abbiamo bisogno che le persone capiscano che in questo momento è prioritario per loro e per i propri figli. La comunità scientifica su questo ci rassicura ed è importante fare questo passo. Per le cene e i pranzi di Natale invito i cittadini a fare il tampone prima di andare a trovare parenti e amici, questo penso che sarà utile per riuscire a mettere tutti in sicurezza”.

Dobbiamo attendere ulteriori ordinanze anche su gestione sicurezza per le festività?

“Per il momento quelle previste sono sui botti, avremo comunque ulteriori comitati su ordine e sicurezza per gestire il tema della notte e degli orari”.

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