Coronavirus, bollettino covid di oggi 17 agosto. Emilia Romagna, altri 41 contagi

Reggio Emilia la provincia con più infetti, nessun decesso. Movida, mascherine obbligatorie anche all'aperto dalle 18 alle 6

Coronavirus, bollettino covid del 17 agosto. Dati dell'Emilia Romagna (FotoCastellani)

Coronavirus, bollettino covid del 17 agosto. Dati dell'Emilia Romagna (FotoCastellani)

Bologna, 17 agosto 2020 - Contagi in calo in Emilia Romagna: sono 41 nuovi casi positivi rilevati dal bollettino di oggi sulla diffusione del Coronavirus (51 quelli di ieri, 71 nel giorno di Ferragosto), di cui 18 asintomatici e 12 collegati a rientri da fuori regione. Nessun nuovo caso nelle province di Modena, Rimini e a Imola. Zero i decessi. 

L'aggiornamento del 18 agosto

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus nella nostra regione si sono registrati 30.477 casi di positività, 41 in più rispetto a ieri, di cui 18 asintomatici individuati nell’ambito delle attività di tracciamento dei contatti e screening regionali. I tamponi effettuati ieri sono 3.113, per un totale di 772.052. A questi si aggiungono anche 1.018 test sierologici.

Dei 41 nuovi casi, 22 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 8 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti, 12 sono collegati a vacanze o rientri dall’estero (per i quali la Regione ha previsto due tamponi durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen).

Per quanto riguarda la situazione nelle province, i numeri più elevati si registrano a Reggio Emilia con 13 nuovi casi, di cui 5 asintomatici. In particolare sono 11 i casi già in isolamento domiciliare al momento della diagnosi, individuati con attività di contact tracing e 8 quelli riconducibili direttamente o indirettamente (contatti di caso) a rientri dall’estero (Corfù e India).

La mappa del contagio

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.700 a Piacenza (+3, sintomatici), 3.840 a Parma (+6, di cui 2 sintomatici), 5.234 a Reggio Emilia (+13, di cui 8 sintomatici), 4.239 a Modena (invariato), 5.450 a Bologna (+5 di cui 4 sintomatici); 441 casi a Imola (invariato), 1.119  a Ferrara (+1, sintomatico); 1.228 a Ravenna (+7, di cui 3 sintomatici), 1.008 a Forlì (+4, di cui 1 sintomatico), 860 a Cesena (+2, di cui 1 sintomatico) e 2.358 a Rimini (invariato).

Morti, malati, terapia intensiva e guariti

casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.814 (9 in più di quelli registrati ieri). Invariato il numero di decessi, che resta 4.453.

Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.736 (+9 rispetto a ieri), quasi il 96% dei casi attivi. Restano 4 i pazienti in terapia intensiva. Invariato anche il numero di quelli ricoverati negli altri reparti Covid: 74.

Le persone complessivamente guarite sono 24.210 (+32 rispetto a ieri): 88 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 24.122 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Per quanto riguarda i tamponi per chi rientra dai Paesi a rischio, all’aeroporto di Bologna il punto tamponi dovrebbe partire la prossima settimana.

Covid Italia, i dati del Ministero della Salute

In Italia in calo i nuovi casi sono 320, 159 in meno rispetto al giorno precedente. Sono 4 i morti, come nei due giorni precedenti. Ma ancora in diminuzione anche i tamponi: 30.666, seimila in meno di ieri.  I casi totali salgono così a 254.235.Le vittime a 35.400. Molise e Basilicata sono le uniche regioni senza nuovi positivi.

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Discoteche chiuse, stretta sulla movida

Non è bastato ridurre la capienza e imporre la distanza di sicurezza: ieri il governo ha deciso "la sospensione delle attività di ballo, all’aperto e al chiuso, che abbiano luogo in discoteche e in ogni altro spazio aperto al pubblico". Troppo alto il rischio di una ricaduta dei contagi, l'ordinanza entra in vigore oggi.

"Non c’è spazio per deroghe", ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. È così, infatti: le regole sono uguali in tutta Italia, sia per quanto riguarda la chiusura delle discoteche, sia per l’uso delle mascherine nei locali anche all’aperto senza distanziamento: da oggi è previsto infatti l'uso vincolante delle mascherine nei luoghi pubblici, anche all’aperto. Nella fascia oraria della movida, cioè dalle 18 alle 6, sull’intero territorio nazionale e dove sia possibile il formarsi di gruppi o assembramenti: quindi anche piazze e slarghi.

D'accordo con il Governo il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini: "le discoteche, i cui gestori nessuno vuole criminalizzare, sono luoghi dove i rischi sono maggiori per ragioni oggettive". Non è tardata ad arrivare, però, l'ira degli stessi gestori dei locali che parlano di un "delitto perfetto".

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