Bollettino Covid 15 gennaio 2022 in Emilia Romagna: i contagi di oggi

Cala il numero dei nuovi casi, ma aumenta la pressione sugli ospedali: +1% di ricoveri, + 2.7% di terapie intensive. Ecco tutti i dati

Bologna, 15 gennaio 2022 - Nel bollettino Covid di oggi in Emilia Romagna cala il numero dei nuovi contagi: 17.755 (-12,7% rispetto a ieri), ma cresce ancora la pessione sugli ospedali: si segnala infatti un +1% di ricoveri nei reparti Covid e un + 2,7% quelli nelle terapie intensive. I decessi delle ultime 24 ore sono 27L’età media dei nuovi positivi di oggi è 36,9 anni.

Aggiornamento Bollettino Covid Italia ed Emilia Romagna del 16 gennaio 2022 

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Intanto sono tantissimi gli emiliano romagnoli chiusi in casa per giorni, tra contagiati e contatti stretti, e le nuove regole per la fine quarantena non sono bastate per alleggerirne il numero. Per snellire ancora di più le pratiche brucratiche, dalla prossima settimana sarà attivo un portale dove i cittadini potranno registrare la propria positività, caricando la foto del tampone fai da te fatto a casa.

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Bollettino Covid Emilia Romagna del 15 gennaio
Bollettino Covid Emilia Romagna del 15 gennaio

Covid, il bollettino di oggi in Emilia Romagna

Dall’inizio dell’epidemia  in Emilia-Romagna si sono registrati 789.044 casi di positività, 17.775 in più rispetto a ieri, su un totale di 78.112 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è quindi del 22,7%.

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 152 (+4 rispetto a ieri); l’età media è di 62 anni. Sul totale, 97 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,9 anni), il 63,8%, mentre 55 sono vaccinati con ciclo completo (età media 64,1 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna superano quota 3,6 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che non si sono ancora vaccinate: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.334 (+22 rispetto a ieri), età media 68,9 anni.

Rispetto ai 20.346 nuovi casi registrati ieri, i contagi oggi registrano un -12,7%. I ricoverati nei reparti Covid aumentano dell’1%, quelli delle terapie intensive aumentano del 2,7%.

Quanto ai vaccini, sono state somministrate complessivamente 9.052.904 dosi; sul totale sono 3.651.332 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi già fatte sono 1.852.586.

I dati in Italia

Sono 180.426 i nuovi casi Covid in Italia, in leggero calo rispetto ai 186.253 di ieri e soprattutto i 197.552 di sabato scorso: si conferma il rallentamento registrato questa settimana, segno che il picco potrebbe essere stato raggiunto. I tamponi sono stati 1.217.830, 85mila in più, tanto che il tasso di positività cala dal 16,4% al 14,8%. I decessi sono 308 (ieri 360), per un totale di 140.856 vittime dall'inizio dell'epidemia. Per il terzo giorno sugli ultimi quattro le terapie intensive sono in lieve calo, 2 in meno (ieri +11) con 141 ingressi del giorno, e scendono a 1.677, mentre i ricoveri ordinari sono 351 in più (ieri +371), 18.370 in tutto. 

La mappa dei contagi in Emilia Romagna

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 3.772 nuovi casi, seguita da Modena (2.670). Poi Ravenna (1.850), Reggio Emilia (1.809)  Rimini (1.576) e Parma (1.321); quindi Cesena (1.258), Ferrara (1.209), Piacenza (1.024), Forlì (801). Infine, il Circondario Imolese (465).  

Il bollettino dei decessi

Purtroppo, si registrano 27 morti: 2 in provincia di Piacenza ( un uomo di 77 anni e una donna di 87); 4  in provincia di Parma (4 uomini, rispettivamente di 81, 73,71 e 57 anni); 2 in provincia di Reggio Emilia (due donne rispettivamente 73 e 68 anni); 6 in provincia di Bologna  (4 uomini, rispettivamente di 87, 85 77 e 65 anni e 2 donne di 91 e 86 anni);  7 in provincia di Ferrara (3 uomini rispettivamente di  81,76 e 70 anni e 4 donne  rispettivamente di 94, 89, 87 e 72 anni; 3 a Ravenna (3 uomini rispettivamente di 88, 87 e 67 anni); 3 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 89 anni e 2 donne di 85 e 59 anni). Nessun decesso in provincia di Modena e di Rimini.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.536.

La situazione in Regione

La regione, comunque, resta in zona gialla anche se entrambi i parametri sulle ospedalizzazioni sono inferirori alla emdia nazionale. Nelle terapie intensive della nostra regione il 17% dei ricoverati è paziente covid (media italia 18%), una percentuale che sale al 26% nei reparti di area critica (media Italia 18%). Insomma, la situazione resta sotto controllo (anche) grazie al fatto che in Emilia Romagna ci sono molti posti letto disponibili.

Nelle terapie intensive, per esempio, ci sono 20 posti letto ogni 100mila abitanti: un dato molto alto (solo Valle d'Aosta e Veneto fanno meglio di noi). Un piunto di forza che rischia di essere vanificato dall'alto numerro di sanitari contagiati.

Ma l'incidenza, che misura l'avanzare dei nuovi casi, non lascia dubbi: nella settimana tra l'1 e il 9 gennaio è arrivata all'iperbolica cifra du 2.674 ogni 100mila abitanti. E pensare che il limite per la zona rossa era stato fissato a 150. Decisamente ottimistico.

Melandri choc

Fanno molto discotere le dichirazioni dell'ex campione di Moto Gp, Marco Melandri, che ha dichiarato di avere volontariamente contratto il covid ("e ho fatto una fatica tremenda") perché contrato al Green pass. Un modo, insomma, per aggirare l'obbligo vaccinale e continuare a lavorare: chi guarisce dal virus, infatti, ottiene il certificato verde come i vaccinati.. "Mi sono dovuto contagiare per necessità, dovendo lavorare e non considerando il vaccino un’alternativa valida. D’altra parte conosco molte persone con due dosi che provano a infettarsi per evitare la terza. Comunque per me il green pass era e rimane un ricatto", ha dichiarato al sito Mow, specializzato in auto e moto.

Bonaccini: più fondi alle Regioni

Il presidente Stefano Bonaccini chiede a gran voce maggiori trasferimenti statali per fare fronte alle enormi spese sostenute dalle Regioni, sia in tema sanitario sia per i ristori alle attività colpite da chiusure totali o parziali. Una posizione che viene appoggiata con convinzione dal 'collega' della Toscana, Eugenio Giani: "Condivido lo stato d'animo di Bonaccin" sui rimborsi per le Regioni, "nel 2021 l'apparato Covid ha significato per la Toscana 600 milioni, averne solo 42 dallo Stato e doverne cercare altri nelle pieghe del bilancio regionale non è una cosa bella. Su questo dobbiamo avere tutta la tranquillità possibile per spendere il necessario e affrontare l'emergenza del Paese", rimarca Giani.