
L’assessora regionale Irene Priolo
L’assessora regionale ad ambiente, trasporti e infrastrutture Irene Priolo fissa un orizzonte per la realizzazione della Cispadana autostradale. In una nota trasmessa al Consiglio della Unione Comuni Modenesi Area Nord (Ucman) in risposta ad un’interrogazione sulla sua realizzazione, presentata dal gruppo consiliare Liste civiche Pd Bassa modenese, l’assessora ha definito il quadro che tiene in stallo l’opera. La realizzazione della Cispadana – non essendo in concessione ministeriale ma legata alla Regione, in qualità di concedente, e ad Arc, in qualità di concessionario – non viene espressamente citata nel bando dell’A22, attualmente in gara per la concessione, le cui procedure sono, però, state sospese fino al prossimo 30 novembre. "E pertanto – spiega Priolo – si deve attendere il pronunciamento definitivo della Corte di Giustizia Ue sulla compatibilità tra il diritto di prelazione italiano (previsto dal bando) e i principi europei di libertà di stabilimento, libera prestazione di servizi, proporzionalità e buona amministrazione". In forza di questa previsione, il futuro concessionario dell’A22 potrà accantonare poi le risorse necessarie per assicurare l’equilibrio economico-finanziario della Cispadana, ma si dovrà – fatti gli incontri informali con le province interessate – attendere che la Conferenza Preliminare pubblichi la bozza di accordo di programma contenente il progetto definitivo dell’opera, cui seguirà obbligatoriamente la Conferenza dei servizi per l’acquisizione dei pareri, nulla osta e autorizzazioni varie dai soggetti coinvolti. "Una volta approvata l’opera, i tempi di realizzazione, secondo la convenzione di project financing sottoscritta nel 2010 da Regione e Arc – avverte Priolo – sono stimati in 44 mesi, ma tutto è fortemente connesso alla conclusione del procedimento di affidamento della concessione di gestione dell’autostrada A22". Si dichiara "soddisfatto della risposta esaustiva dell’assessora regionale" il capogruppo Pd-Liste Civiche in Ucman Paolo Negro, mentre per Rifondazione Comunista "ce n’è a sufficienza per mettere in soffitta un’opera che da 15 anni tiene paralizzata ogni possibile alternativa all’autostrada per rendere dignitosa la viabilità della Bassa modenese".
Alberto Greco