
Anche l’assessore Alessandro Di Loreto ha consegnato le sue dimissioni al sindaco di Carpi Riccardo Righi. Come fanno sapere dal...
Anche l’assessore Alessandro Di Loreto ha consegnato le sue dimissioni al sindaco di Carpi Riccardo Righi. Come fanno sapere dal Comune, "si tratta di una scelta personale e irrevocabile legata all’esperienza in Amo, della quale Di Loreto è stato direttore dal 2019 al 2023, azienda che sarà oggetto di verifiche da parte degli inquirenti". Di Loreto aveva le importanti deleghe a Urbanistica e Rigenerazione Urbana, Edilizia Privata, Nuove Mobilità e Trasporto Pubblico, Smart City e Innovazione Digitale. "Ho ricevuto giovedì le dimissioni irrevocabili di Di Loreto, una persona che nei pochi mesi da assessore ha dimostrato straordinarie capacità professionali – dichiara Righi –. Sono certo che la giustizia saprà fare luce sulla questione Amo. Comprendo il suo gesto politico e apprezzo la sua volontà di rendere più semplice lo svolgimento delle attività della Giunta". Sul punto interviene anche lo stesso assessore Di Loreto: "Ho la massima serenità dal punto di vista personale e professionale, e sono certo che il mio operato sarà presto chiarito. Ho però inteso consegnare le mie dimissioni irrevocabili proprio nell’interesse di una città e di un progetto politico che continuo a considerare mio". Attualmente, le deleghe di Di Loreto tornano in capo al sindaco. La notizia delle dimissioni dell’assessore, giunte quasi in contemporanea a quella delle dimissioni di Stefano Reggianini, ha scatenato subito un certo fermento nella comunità politica e civile carpigiana. All’indomani dello scoppio della questione Amo, Annalisa Arletti, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e capogruppo in consiglio comunale a Carpi, era intervenuta criticando "il silenzio assordante dal sindaco Righi sul caso aMo", e rimarcando "l’assessore Di Loreto non può restare in carica", e a seguito della replica del primo cittadino, l’Arletti aveva rimarcato: "Il sindaco confonde la responsabilità penale con quella amministrativa e politica. Venga a riferire in Consiglio rispondendo alla nostra interrogazione urgente".
m.s.c.