
Il Consiglio comunale di Castelfranco nella serata sulla sicurezza
La voce dei cittadini sul tema della sicurezza è stata protagonista nel consiglio comunale aperto dell’altra sera, richiesto dai gruppi di opposizione a seguito di quel simulato stupro denunciato alla fine dello scorso giugno, e che poi le indagini delle forze dell’ordine hanno rivelato non essere mai avvenuto (sostanzialmente: la protagonista aveva presentato effettivamente denuncia ai carabinieri ed è stata in ospedale, ma le immagini della videosorveglianza hanno poi dimostrato che si era inventata tutto).
In apertura di consiglio la giunta ha sottolineato come da tempo l’amministrazione comunale sia impegnata nel contrasto a qualsiasi forma di violenza, in primis la violenza sulle donne. E proprio, sulla sicurezza, non sono mancate le prese di posizione. Tra gli intervenuti tra il pubblico, Rossana Gandi ha rilevato che "insicurezza e preoccupazione rimangono" e ha auspicato "un’azione comune da parte di amministrazione comunale e minoranze", mentre Francesco Merli ha ricordato: "I cittadini vogliono fatti concreti".
Ivana Gibellini ha rimarcato: "Dove c’è lavoro per persone riescono a integrarsi". Emanuela Melis ha lanciato una proposta, chiedendo all’amministrazione di favorire il dialogo, nell’ambito delle comunità straniere, tra chi vuole integrarsi e chi "ha bisogno di essere sostenuto". Maurizio Tonelli, nel suo concitato intervento, ha sottolineato che spesso è troppo facile "dare la colpa allo straniero", mentre Giuseppe Grandi ha evidenziato: "Sicurezza vuol dire rispetto nostre regole da parte di tutti". Maria Cristina Fraulini, amministratrice di condominio, ha informato l’assemblea di "appartamenti sovraffollati" e di "gente che vive nei garage". Federica Zanasi di Femfest ha ricordato che "dividere politicamente" su questi temi è una "colpa molto grave", mentre Moira Stefani, che ha denunciato pubblicamente di avere subito pesanti avances a Vignola, nonostante fosse in compagnia del marito, ha invitato a "collaborare" tra cittadini e istituzioni. Ieri intanto la consigliera Barbara Badiali della Lega ha ribadito: "Se necessario, scenderò di nuovo in piazza. VIgnola ha bisogno di un cambiamento radicale".
Marco Pederzoli