Covid oggi: il bollettino Emilia Romagna del 29 dicembre 2021. Record di contagi: 4.134

Donini: "Il numero più alto dall'inizio della pandemia". La provincia con più casi è Modena con Modena con 756 nuovi contagi, seguita da Rimini (624) e Reggio Emilia (522). Ancora unidici decessi e ricoveri in aumento

Bologna, 29 dicembre 2021 - Record di contagi da Coronavirus dall'inizio della pandemia in Emilia Romagna: nelle ultime 24 ore sono stati scoperti ben 4.134 nuovi casi. La provincia con più casi è Modena con Modena con 756 nuovi contagi, seguita da Rimini (624) e Reggio Emilia (522).

Covid oggi in Emilia Romagna: 29 dicembre 2021
Covid oggi in Emilia Romagna: 29 dicembre 2021

Il bollettino del Veneto - Marche - Omicron, sintomi e incubazione

“Il dato dei contagi di oggi in Emilia-Romagna, 4.134, segna il record assoluto da inizio pandemia - ha detto l'assessore alla Sanità Raffalee Donini - e, stando alle proiezioni, il trend pare in costante aumento, come avviene nella quasi totalità delle regioni italiane. Nonostante  i dati ospedalieri in proporzione non stiano seguendo la stessa intensità dei contagi e siano di gran lunga inferiori persino ai ricoveri registrati durante i picchi pandemici precedenti - per effetto dell'efficacia della campagna di vaccinazione di massa in corso - è del tutto evidente che in valore assoluto assistiamo comunque nell'ultimo periodo ad un costante aumento delle pressione nei reparti Covid e, in misura minore, nelle terapie intensive, occupate peraltro al 75% da persone non vaccinate”. Proprio i ricoveri, comunque, sono in aumento nelle ultime 24 ore con i pazienti ricoverati in terapia intensiva stabili (+1), ma crescono quelli nei reparti ordinari Covid (+19). Purtroppo in regione di registrano altri 11 decessi.

Per il passaggio in zona gialla dell’Emilia-Romagna Donini ribadisce che saranno decisivi i prossimi giorni, essendo le percentuali di occupazione rispettivamente del 14,49% nei reparti ordinari Covid e del 12,7% nelle terapie intensive, “avendo riguardo- aggiunge- non solo alla dimensione quantitativa dei ricoveri, ma anche alla degenza media che è si è progressivamente ridotta”.

Tampone rapido per la quarantena, Federfarma: "Chi ha sintomi vada dale medico"

È un percorso a ostacoli quello che porterà gli italiani a festeggiare il Capodanno 2022sicuri di non portare il virus tra amici e familiari. La corsa ai tamponi sta portando le farmacie e i centri Ausl al collasso. Da ciò la decisione della Regione Emilia Romagna di disporre la quarantena in caso di tampone rapido positivo, senza passare per la conferma del molecolare. E proprio in relazione alla circolare della Regione, Federfarma chiarisce in una nota che il tampone in farmacia resta riservato a coloro che si testano per precauzione e non a quanti avvertano sintoni riconducibili all'infezione. "Con senso di responsabilità - sottolinea il presidente Achille Gallina Toschi - applichiamo quanto deciso dalla Regione, pur immaginando che probabilmente questa direttiva aumenterà ulteriormente il carico di lavoro sulle farmacie. Le migliaia di test fatti in questi mesi hanno già contribuito a scovare centinaia di positivi e in questo momento in cui il sistema di tracciamento è appesantito da una nuova ondata è bene che i test antigenici rapidi siano sufficienti ai fini della quarantena. Ribadiamo tuttavia - precisa Gallina Toschi - che questa indicazione non modifica la procedura da attuare per i sintomatici, che devono rivolgersi al medico di medicina generale, il quale stabilirà la strada più opportuna e sulla base dei sintomi deciderà o meno l'esigenza del tampone molecolare. Coloro che hanno sintomi non devono presentarsi in farmacia, altrimenti si rischia di moltiplicare i contatti". 

Ma con la variante Omicron che spinge i contagi, quanto a lungo il sistema potrà reggere questi ritmi? Inoltre, l'Italia in questo momento rischia la paralisi perché ci sono 2,5 milioni di persone bloccate a casa tra isolamento e quarantena. Dunque, oggi il Cts dovrebbe decidere una quarantena più breve per i vaccinati con terza dose.

Terza dose, effetti collaterali con Moderna o Pfizer. "Nessuna reazione avversa seria" - Botte dai 'no mask', capotreno ferita

Gennaro Lamberti, presidente dell'Associazione nazionale delle strutture ambulatoriali spiega in un'intervista. "Attualmente i test molecolari effettuati ogni giorno in Italia, sono circa il 20% del totale dei tamponi effettuati, pari quindi a 150-200mila al giorno in termini assoluti. Senza i test antigenici sarebbe impossibile raggiungere i numeri registrati in alcune giornate, anche 1 milione di tamponi, solo con i molecolari. Complessivamente - aggiunge Lamberti - sui 5.000 laboratori presenti in Italia, sono circa la metà quelli in grado di effettuare test molecolari, ma con capacità operative molto diverse che vanno da alcune centinaia di test al giorno a diverse migliaia". Tuttavia, la sostenibilità del sistema dipende principalmente "dalla capacità delle aziende di produrre i kit e i reagenti necessari per i test molecolari". 

Il presidente della Federlab ammonisce: "I tamponi andrebbero fatti solo quando sono davvero necessari, mentre ora vengono usati come bene di consumo. Sia per la pervasività della variante Omicron, sia per la valutazione clinica del significato della positività, è impossibile mantenere il tracciamento con le attuali quantità di positivi. E avere in questo momento quasi 2 milioni di persone in isolamento fiduciario non ha senso - sostiene il presidente di Federlab -. Bisognerebbe tenere sotto controllo il positivo conclamato e lasciare alla socialità, con le dovute cautele, i suoi contatti". 

La differenza tra molecolare e antigenico

"Il test molecolare- chiarisce il presidente di Federlab, Lamberti- è un test laboratoristico di biologia molecolare, molto più complesso dell'antigenico, viene effettuato in un settore specifico dei laboratori, con macchinari e reagenti di livello professionale. Per questo il costo è molto più elevato.

Fino a prima dello scoppio della pandemia- ricorda Lamberti- la biologia molecolare era una branca di nicchia, alla quale si ricorreva per test specifici. Per questo nelle prime fasi i test molecolari erano una chimera, le aziende ci hanno messo quindi qualche mese ad adeguare la produzione. Con l'avvento dei test antigenici, il test molecolare è tornato alla sua funzione di conferma dell'eventuale positività di un test antigenico". 

Il molecolare rimane tuttavia "quello con la più alta percentuale di precisione tra tutti i test disponibili per il Covid. Diversamente dal test antigenico che cerca una proteina, infatti, il molecolare cerca un pezzo di materiale genetico del virus". 

"È ormai noto, lo sostengono anche i sottosegretari- tiene a sottolineare l'esperto- che i test antigenici hanno una percentuale di errore del 30%, il che vuol dire che ogni 100 persone che effettuano un test antigenico con risultato negativo potrebbero esserci 30 positivi non individuati che continuano ad andare in giro. Appare dunque chiarissimo come questo utilizzo forzato dei test antigenici abbia un significato clinico ridotto".

Covid in Italia. Dati e contagi

Ancora in netta crescita la curva epidemica in Italia, che ha visto triplicare i casi rispetto alla scorsa settimana. I contagi nelle ultime 24 ore sono quasi centomila, per l'esattezza 98.020, nuovo record di sempre (quasi 20mila in più di ieri). Con 1.029.429 tamponi, 5mila in meno, tanto che il tasso di positività si impenna e dal 7,6% sale al 9,5%. I decessi sono 136 (ieri 202), per un totale di 137.091 vittime dall'inizio dell'epidemia. E prosegue l'aumento dei ricoveri, con le terapie intensive che sono 40 in più (ieri +19) con 126 ingressi del giorno, e salgono a 1.185, mentre i ricoveri ordinari sono ben 489 in più (ieri +366), 10.578 in tutto. E' quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.

Coronavirus: i contagi in Emilia Romagna

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 519.672 casi di positività4.134 in più rispetto a ieri, su un totale di 53.364 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 7,7%L’età media dei nuovi positivi di oggi è 37,2 anni. Sui 1.803 asintomatici, 310 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 38 con lo screening sierologico, 105 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 10 tramite i test pre-ricovero. Per 1.340 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

Contagi provincia per provincia

La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 756 nuovi casi, seguita da Rimini (624) e Reggio Emilia (522). Poi Ferrara (371), Ravenna (353), Bologna (303) e Cesena (301). Quindi Forlì (298), Piacenza (282) e Parma (256); infine, il Circondario Imolese, con 68 nuovi casi.

La mappa dei positivi

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 30.312 a Piacenza (+282, di cui 105 sintomatici) 37.774 a Parma (+256, di cui 70 sintomatici), 61.054 a Reggio Emilia (+522, di cui 363 sintomatici), 84.965 a Modena (+756, di cui 348 sintomatici), 108.026 a Bologna (+303, di cui 154 sintomatici), 16.751 casi a Imola (+68, di cui 39 sintomatici), 32.568 a Ferrara (+371, di cui 131 sintomatici), 43.883 a Ravenna (+353, di cui 272 sintomatici), 24.637 a Forlì (+298, di cui 265 sintomatici), 27.505 a Cesena (+301, di cui 204 sintomatici) e 52.197 a Rimini (+624, di cui 380 sintomatici). 

Morti per Covid

Purtroppo, si registrano undici decessi: uno in provincia di Parma (una donna di 90 anni), uno in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 71 anni), tre nel modenese (una donna di 77 anni e due uomini, di 77 e 78 anni), tre in provincia di Bologna (un uomo di 92 anni e due donne, di 80 e 88 anni), due nel ferrarese (un uomo e una donna, entrambi di 88 anni), uno a Rimini (un uomo di 69 anni). Nessun decesso nelle province di Piacenza, Ravenna e Forlì-Cesena. In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.187.

Ricoveri Coronavirus in Emilia Romagna

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 113 (+1); 1.305 quelli negli altri reparti Covid (+19). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 10 a Parma (+2 rispetto a ieri); 11 a Reggio Emilia (-2); 10 a Modena (+1); 28 a Bologna (-3); 8 a Imola (invariato); 16 a Ferrara (+2); 12 a Ravenna (+1); 2 a Forlì (invariato); 1 a Cesena (invariato); 14 a Rimini (-1).

Guariti e casi attivi

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 981 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 442.982. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 62.503 (+3.142). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 61.085 (+3.122), il 97,7% del totale dei casi attivi.

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