REDAZIONE FANO

Benedetta Vitali morta a Corinaldo, addio alla promessa della pallavolo

Aveva 15 anni ed era di Fano. I funerali si svolgeranno sabato alle 9.30 nella chiesa di Santa Maria del Carmine. A scuola i suoi compagni di classe hanno lanciato in cielo palloncini bianchi

Benedetta Vitali

Benedetta Vitali

Fano, 13 dicembre 2018 - Benedetta Vitali aveva 15 anni ed era di Fano. È una delle vittime più giovani della tragedia che si è consumata in discoteca (VIDEO). Era partita proprio da Fano insieme ad altre cinque amiche. Avevano raggiunto Corinaldo con un bus navetta. Si è trovata nella calca e bloccata all’esterno, sulla rampa, vicino alla balaustra, quella che poi ha ceduto e ha fatto precipitare tutti. 

I funerali di Benedetta Vitali, 15 anni, si svolgeranno a Fano, sabato alle 9.30, nella chiesa di Santa Maria del Carmine nel quartiere di Gimarra. 

LEGGI ANCHE I funerali delle vittime - L'addio a Emma Fabini 

Asia Nasoni
Asia Nasoni

LEGGI ANCHE Lo sciacallo: "Ho io il cellulare di Benedetta"

PALLONCINI IN VOLO Duro rientro in classe per gli studenti degli istituti superiori di Fano dopo la tragedia di Corinaldo. Commovente la commemorazione organizzata dagli studenti dell’istituto Nolfi che si sono ritrovati al campo sportivo adiacente al campus scolastico insieme ai genitori e ai fratelli di Benedetta, la loro compagna della II B del liceo linguistico. Gli occhi arrossati, gli sguardi sgomenti e gli scoppi di pianto hanno accompagnato il lancio in cielo di alcuni palloncini bianchi.

Il babbo di Benedetta ha avuto la forza di pronunciare qualche parola per salutare il suo angelo salito in cielo. Benedetta – ha continuato il genitore – ha vissuto poco, ma quanto basta a far capire chi fosse veramente. L’amica di Benedetta ha invece ricordato il suo sorriso che non scorderò mai. Benedetta ti ho voluto bene e ti ringrazio del bene che tu hai voluto a me. Provate le insegnanti e la dirigente Nadia Vandi che dovranno gestire, insieme alle famiglie, i traumi e le paure dei tanti studenti del Nolfi.

LEGGI ANCHE Chi era Mattia Orlandi - Chi era Emma Fabini

L'AMICA DI FAMIGLIA Beba rimarrà per sempre nel nostro cuore e mia figlia Matilde di otto anni continua ancora a inviarle messaggi, perché non vuole rassegnarsi all’idea che sia morta, essendo stata per lei una sorella maggiore a cui voleva un bene dell’anima. Lo dice Genny Gallo, 42 anni, amica di famiglia di Benedetta e mamma della sua amichetta del cuore. Sul suo profilo Facebook ha postato una foto di qualche anno fa, che ritrae le due ragazzine felici e sorridenti su una macchinina da go kart. Una immagine emblematica, che esprime tutto l’amore tra due bimbe cresciute insieme, tra gli impegni scolastici e le vacanze trascorse sulle spiagge fanesi, tra giochi d’acqua e castelli di sabbia.

Benedetta aveva gli occhi dolci e fiammeggianti, occhi che rispecchiavano l’animo puro di una fanciulla in fiore ma anche lo spirito arguto, pronto a cogliere gli stati d’animo al volo, e pensieri guidati da una fede inconsueta e precoce di questi tempi, che l’aveva portata ad offrirsi alle tante attività della chiesa. Beba frequentava la parrocchia del porto – aggiunge Genny Gallo - e faceva con entusiasmo la catechista: qualche giorno fa aveva chiesto a Matilde di registrare un video con un pensierino natalizio per la recita, che si sarebbe tenuta a breve presso la chiesa. Lei amava molto i bambini e aveva fraternizzato con la piccola Matilde sin da quando era neonata, partecipando a compleanni e ricorrenze, e condividendo con lei gran parte del suo tempo. Descritta da tutti come una ragazza educata, comprensiva e mai arrogante, Benedetta era molto legata alla zia Marta, titolare al Lido della tabaccheria di fianco al Beach bar gestito dal papà Corrado.

FIORIGC_35545273_111856
FIORIGC_35545273_111856

GUARDA Tutti i video della tragedia

LA CUGINA La cugina, Valentina Vitali, straziata dal dolore non si rassegna al dramma: Non può succedere nel 2018 che dei ragazzi debbano morire mentre si divertono in discoteca. Ieri pomeriggio, la villetta di famiglia a Gimarra era deserta e, dietro una vetrata, l’albero di Natale innevato aveva le luci spente. I dirimpettai, Anna Maria Marino e suo marito, guardavano con gli occhi lucidi la finestra della stanza di Benedetta: Ci incontravamo quasi tutti i giorni, era una ragazza dolcissima che non dimenticheremo mai. Nel quartiere, la 15enne la conoscevano tutti: era la figlia di tanti padri e madri, la sorella di tanti fratelli e sorelle, e le volevano bene per quel suo modo semplice e garbato di relazionarsi con tutti. La tragedia ci ha colpiti a fondo - ha commentato Cinzia Seri, sorella del sindaco di Fano, che abita a un centinaio di metri – perché ci mettiamo nei panni dei familiari e del dolore che provano. Spero che i responsabili di questa immane sciagura siano assicurati alla giustizia. Per noi sarà il Natale più triste di sempre.

L'INCHIESTA Libero il 17enne dello spray

IL VOLLEY La bella coppia del volley è stata separata per sempre. Benedetta non ce l’ha fatta, Giulia Fabbri è ferita grave. Le due amiche erano insieme alla Lanterna Azzurra di Corinaldo. Ma solo una si è salvata. Benedetta giocava insieme alla sua inseparabile compagna di sport nella società Virtus Fano, che quest’anno ha creato una sinergia con il Volley Pesaro. Entrambe schiacciavano per l’Under 16 ‘Waves Virtus verde’, questo il nome della loro squadra, allenata da Tommaso Druda che preferisce non rilasciare dichiarazioni, tanto è il dolore per la tragedia che si è consumata in una serata che sarebbe dovuta essere di festa. E nessun altro, in società, se l’è sentita di dire nulla sull’accaduto. Quel che è certo è che le due ragazzine giocavano insieme a pallavolo ed erano anche amiche nella vita. Due caratteri diversi: Benedetta vivace e allegra, quando mancava in palestra si sentiva, dicono. Giulia, sempre classe 2003, è invece più riservata. Benedetta giocava anche nella Prima Divisione del Volley Pesaro, da qui si capisce che era pure una promessa. La Vitali, come del resto la Fabbri, è molto conosciuta a Fano, città nella quale sono nate.

Contributi di Beatrice Terenzi e Anna Marchetti