Covid in Emilia Romagna, il bollettino di oggi 24 marzo 2022: contagi in salita

Sono 4.367 i nuovi casi su quasi 22.500 tamponi eseguiti; calano del 15% i ricoveri nelle terapie intensive. Sedici i decessi, fra cui tre 57enni

Bologna, 24 marzo 2022 - Nuovo aumento di casi in Emilia Romagna, dopo boom di contagi covid registrati ieri (4.295, contro i 2.758 del giorno prima 22 marzo). Oggi sono 4.367 i casi su quasi 22.500 tamponi eseguiti; 2.800 i guariti, calano del 15% i ricoveri nelle terapie intensive. L’età media dei nuovi positivi è di 41,3 anni. Il 97,7% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. Purtroppo si registrano 16 decessi. Capitolo vaccinazioni: ciclo completo per il 93,8% degli over 12.

Aggiornamento Contagi Covid del 25 marzo in Emilia Romagna

Gli altri bollettini: Italia - Veneto - Marche

Emilia Romagna, i dati covid di oggi
Emilia Romagna, i dati covid di oggi

A Bologna c'è preoccupazione perché i nuovi casi sono tornati sopra a quota mille, già da ieri, oltre al fatto che l'indice Rt era già tornato sopra l'1. E il direttore dell'Ausl, Paolo Bordon, ha detto che "la preoccupazione è che oggettivamente assistiamo a un rimbalzo dei casi e un Rt che va a replicare di nuovo il virus. Speriamo che questa ripresa sia legata a pochi giorni o settimane".

L'immunologo Andrea Cossarizza, invece, dice che secondo lui molte persone fanno il tampone a casa, ma non denunciano la positività. Per questo: "Credo che in realtà i contagi siano più numerosi rispetto al conteggio ufficiale". Sul togliere mascherine e Green pass poi "serve buonsenso".

Intanto oggi si è riunita la commissione tecnico scientifica (Cts) dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per valutare l'opzione della quarta dose vaccinale anti-Covid per la popolazione più anziana. Considerato il complesso dei dati disponibili, afferma l'Aifa, "la Cts ha deciso che sono necessari ulteriori approfondimenti, integrando le evidenze scientifiche internazionali con i dati di studi in corso in Italia". Il Cts ha ribadito che è essenziale il completamento del ciclo vaccinale seguito dalla dose booster già autorizzata.

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Covid in Italia: i dati del 24 marzo 2022

Sono 81.811 i nuovi casi di positività al Covid-19 (ieri 76.260) e 182 i decessi (ieri 153) registrati in Italia nelle ultime 24 ore. È quanto emerge dal bollettino odierno del ministero della Salute.

Dall'inizio dell'epidemia sono 14.153.098 le persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e deceduti), mentre da febbraio 2020 il numero totale delle vittime è pari a 158.436. Sono in tutto 12.748.859 le persone guarite o dimesse, mentre quelle diventate negative nelle ultime 24 ore sono 63.553 (ieri 51.922).

Gli attuali positivi sono complessivamente 1.245.803, pari a +18.913 rispetto a ieri (+26.283 il giorno prima). Compresi quelli molecolari e gli antigenici, i tamponi totali processati sono stati 545.302 (ovvero 31.558 in più rispetto ai 513.744 di ieri). Il tasso di positività, ieri al 14,8%, oggi è pari al 15%.

Sul fronte del sistema sanitario sono +90 (ieri -30), per un totale di 9.029 ricoverati, i posti letto occupati nei reparti Covid ordinari. Sono -19 (ieri +11) i posti letto occupati in terapia intensiva: il totale dei malati più gravi è ora pari a 447, con 41 ingressi in rianimazione (ieri 55).

La Lombardia è la prima regione per numero di contagi (9.300), seguita da Lazio (9.235) e Campania (8.828).

Covid Emilia Romagna, il bollettino di oggi

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia Romagna si sono registrati 1.253.009 casi di positività, 4.367 in più rispetto a ieri, su un totale di 22.489 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 11.185 molecolari e 11.304. test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 19,4%. I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 44.228 (+1.578). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 43.216 (+1.571), il 97,7% del totale dei casi attivi.

La mappa dei contagi per provincia

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.077 casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 259.075 casi); seguono Modena (686 casi su 193.866), Reggio Emilia (527 su 138.074) e Ravenna (476 su 115.367); poi Parma (342 su 102.137), Ferrara (325 su 86.392) e Rimini (282 su 122.336); quindi Cesena (209 su 70.685), Piacenza (175 su 67.237) e Forlì (142 su 59.146); infine il Circondario imolese, con 126 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 38.694.

Ricoveri in Emilia Romagna

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 45 (8 in meno rispetto a ieri, -15,1%), l’età media è di 65,5 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 967 (+15 rispetto a ieri, +1,6%), età media 74,8 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 2 a Parma (invariato); 6 a Reggio Emilia (invariato); 3 a Modena (-3); 14 a Bologna (-2); 1 nel Circondario Imolese (+1); 3 a Ferrara (-2); 6 a Ravenna (invariato); 1 a Cesena (invariato); 7 a Rimini (-1 rispetto a ieri). Nessun ricovero in terapia intensiva nella provincia di Forlì (come ieri). 

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 2.773 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.192.586. Purtroppo, si registrano 16 decessi:

  • 1 a Reggio Emilia (un uomo di 95 anni)
  • 1 in provincia di Modena (un uomo di 83 anni)
  • 7 in provincia di Bologna (4 donne di 67, 86, 87 e 96 anni e 3 uomini di 67,71 e 86 anni)
  • 1 a Imola (una donna di 97 anni)
  • 3 in provincia di Ferrara (3 uomini di 57, 90 e 91 anni)
  • 1 in provincia di Ravenna (una donna di 92 anni)
  • 2 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 88 anni e un uomo di 95)

Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Parma e Rimini. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.195Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 4 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.  

Vaccinazioni in regione

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 10.264.030 dosi; sul totale sono 3.770.138 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,8%. Le terze dosi fatte sono 2.725.810.

​Uno studio sul Long Covid: varianti diverse danno sintomi diversi

Le diverse varianti del virus Sars-CoV-2 possono dare origine a sintomi diversi nel cosiddetto 'long Covid', le conseguenze a lungo termine che si presentano in alcune persone guarite dalla malattia. Lo indica lo studio italiano, condotto da Università di Firenze e Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi, che sarà presentato in aprile, al Congresso Europeo di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive di Lisbona (Eccmid 2022). "Si è trattato di un lavoro multidisciplinare, che ha coinvolto molte professionalità diverse", ha detto Michele Spinicci, alla guida della ricerca. Confrontando i sintomi delle persone che si sono ammalate nel 2020, quando era dominante la forma originale del virus Sars-CoV-2, con quelle infettate nel 2021, quando invece circolava maggiormente la variante Alfa, i ricercatori hanno trovato differenze significative: nel secondo gruppo risultavano più comuni sintomi come dolore muscolare, insonnia, cervello annebbiato e ansia o depressione, mentre erano diventati meno frequenti la perdita dell'olfatto, la difficoltà di deglutizione e i problemi all'udito. "È la prima volta che sono stati messi in relazione i sintomi del long Covid con le diverse varianti", commenta Spinicci. "Lo studio dimostra che dobbiamo fare di più - aggiunge - per aiutare i pazienti anche nel lungo periodo".

Agenas: occupazione reparti ferma al 14%

L'occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di 'area non critica' da parte di pazienti Covid è ferma al 14% in Italia (un anno fa era al 43%) ma nelle ultime 24 ore raggiunge il 35% in Calabria e altre 5 regioni registrano valori superiori al 20%: Umbria (29%), Basilicata e Sicilia (25%), Marche (22%), Puglia (21%). L'occupazione delle terapie intensive, invece, è ora stabile al 5% in Italia a fronte del 39% raggiunto esattamente un anno fa, ed è sotto il 10% in tutte le regioni. Lo indicano i dati dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 23 marzo 2022.

Nel dettaglio, in base al monitoraggio quotidiano, l'occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di area medica (o 'non critica') da parte di pazienti con Covid-19 scende in 3 regioni Basilicata (al 25%), Sardegna (20%), Valle d'Aosta (9%); mentre cresce in altrettante: Calabria (35%), Marche (22%), Molise (16%). È stabile nelle restanti 15 regioni o province autonome: Abruzzo (al 20%), Campania (15%), Emilia Romagna (11%), Friuli Venezia Giulia (10%), Lazio (17%), Liguria (15%), Lombardia (9%), Pa di Bolzano (14%), Pa Trento (8%), Piemonte (8%), Puglia (21%), Sicilia (25%), Toscana (15%), Umbria (29%) e Veneto (8%). Sempre a livello giornaliero, l'occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cresce in Friuli Venezia Giulia (3%), Lombardia (3%), Marche (3%) e Puglia (7%) mentre cala in Basilicata (4%), Liguria (3%), Molise (0%). In Valle d'Aosta (0%) variazione non disponibile. È invece, stabile in 13 regioni o province autonome: Abruzzo (al 7%), Calabria (6%), Campania (6%), Emilia Romagna (6%), Lazio (8%), Pa Bolzano (5%), Pa Trento (1%), Piemonte (4%), Sardegna (9%), Sicilia (7%), Toscana (6%), Umbria (5%) e Veneto (3%).

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