Tampone per isolamento in Emilia Romagna: come fare

Ecco come inserire nel nuovo portale del Fascicolo sanitario elettronico la foto del test fai da te per inizio e fine del periodo di tracciamento. Pregliasco: direzione giusta

Bologna, 17 gennaio 2022 - La seconda svolta in Emilia Romagna inizia mercoledì 19 gennaio: un portale apposito del fascicolo sanitario regionale dove inserire la positività al covid del tampone rapido fai da te eseguito in casa e dare così inizio all'isolamento, senza dovere andare in farmacia o mettersi in coda nei punti tamponi (molecolari) delle Ausl, intasate da una valanga di nuovi contagi da Omicron.

Quarantena e isolamento Covid in Emilia Romagna, le nuove regole con i tamponi rapidi - Picco covid Emilia Romagna 2022, Bonaccini: "E' vicino"

GUARDA IL VIDEO TUTORIAL - Tampone rapido fai da te, il farmacista spiega come funziona

La stessa procedura varrà, in caso di esito negativo del test eseguito dopo i tempi previsti per legge, per la fine dell'isolamento e il ritorno alla vita normale con piena libertà di circolazione, anche in attesa del green pass di guarigione. Ma - e non è un 'ma' da poco - tutta questa procedura vale soltanto per chi è completamente vaccinato, ossia chi ha ricevuto anche la terza dose. Si tratta di una iniziativa pilota in Italia, che ha ricevuto il plauso del virologo Fabrizio Pregliasco ma anche la bocciatura di Mario Plebani, il 'padre' dei test salivari.

La procedura, la prima di questo tipo che viene attuata in Italia, potrà essere utilizzata dai cittadini assistiti in Emilia-Romagna, con fascicolo sanitario elettronico attivato (che potrà ospitare anche i figli oppure i genitori se anziani e senza fascicolo, basta che sia stata data la delega) e che siano vaccinati con tre dosi (attualmente sono circa 2 milioni). L’assessore alla Sanità regionale, Raffaele Donini, che ha illustrato stamattina l’iniziativa sottolinea che "in caso di esito positivo e, soprattutto in presenza di sintomi, anche lievi, bisogna consultare sempre il proprio medico di medicina generale. Per tanti vaccinati asintomatici la positività è un problema più amministrativo che clinico – fa notare l’assessore – e la sperimentazione è volta proprio a semplificare la vita a queste persone, permettendoci di fare più vaccini e meno tamponi".

Quarantena e isolamento, le regole per chi ha la terza dose in Emilia Romagna

"Siamo i primi in Italia a credere fortemente nella necessità di investire sull'alleanza tra cittadini e sanità pubblica per ridurre la circolazione virale riconoscendo tempestivamente la positività - continua l’assessore Donini -. In questo modo ampliamo la possibilità di testare la popolazione, confidando sul senso di responsabilità dei cittadini che, consapevoli del proprio stato, si metteranno in condizione di isolamento per non contagiarne altri. Contiamo, con questo progetto, di liberare energie per i dipartimenti di sanità pubblica che, effettuando meno tamponi, potranno intensificare gli sforzi per la vaccinazione”.

Covid Bologna, poca gente in centro. "È tornata la paura" - Picco Covid contagi: quali città di Emilia Romagna, Marche e Veneto lo hanno già raggiunto

Tampone fai da te e portale: ecco come funziona

La procedura è molto semplice: la persona asintomatica che ha già ricevuto la dose booster e che avesse la necessità di fare un tampone, perché teme di essere entrato in contatto con un positivo, può sottoporsi da solo, in casa propria, all’autotest. Può utilizzare uno dei test antigenici rapidi per il self-testing disponibili in farmacia, nei supermercati e nei negozi di vicinato. I test, per essere validi ai fini dell’autocertificazione, devono riportare il marchio CE seguito da un codice di 4 cifre che certifica che quel test è valido per l'uso a domicilio, senza assistenza da parte di un operatore sanitario. E il prodotto deve avere le istruzioni sulle modalità d’uso e sull’interpretazione del test anche in italiano, per garantire che sia valido sul nostro territorio. La lista dei test che è possibile utilizzare perché il risultato sia validato, in continuo aggiornamento, è disponibile a questo indirizzo e nel documento che segue:

Se il tampone avrà esito positivo, la persona potrà registrarlo sul Fascicolo sanitario elettronico e dare così avvio al periodo di isolamento. In particolare, sarà necessario indicare sul Fascicolo sanitario elettronico - oltre ai propri contatti - l’esito del test, la data e l’ora di esecuzione, il test utilizzato ricercando il numero del codice a barre riportato sulla confezione del test, il lotto e la sua data di scadenza. A quel punto bisognerà caricare sul sito la foto in cui sia evidente il nome commerciale del test utilizzato e il codice a barre riportati sulla confezione, e il risultato del test. La persona che ha avviato la procedura, dopo aver inviato l’esito del test, riceverà il documento di inizio isolamento fiduciario da parte dell’Ausl entro 24 ore. Da questo momento, parte il conteggio che - secondo indicazioni ministeriali - dura 7 giorni per chi ha ricevuto la dose booster. Trascorso questo periodo, il cittadino può ripetere l’autotest e registrare sul Fascicolo sanitario elettronico l’esito negativo (se così sarà). Dovrà inoltre sottoscrivere una autodichiarazione di assenza di sintomi riconducibili alla fase acuta della malattia (febbre, tosse, rinite, raffreddore) da almeno 3 giorni prima di aver effettuato il test.

Se il test risulterà ancora positivo, sarà possibile fare ulteriori test, sempre in autosomministrazione, nei giorni successivi e trasmetterne l’esito non appena si ottiene un risultato negativo. L’isolamento, in assenza di sintomi, viene in ogni modo interrotto dall’Ausl al 21esimo giorno dall’esecuzione del primo test positivo, senza necessità di ricorrere a ulteriori test. 

Tampone per isolamento e quarantena: cosa succede dopo la sperimentazione

Dopo una prima sperimentazione, durante la quale saranno fatti controlli a campione per verificare la coincidenza del risultato del test rapido con quello molecolare, l’obiettivo della Regione è fare un ulteriore passo avanti, d’accordo con il ministero della Salute: estendere cioè questa modalità anche a coloro che hanno fatto la seconda dose da meno di quattro mesi.

Pregliasco: inevitabile arrivare all'autotest

"Sappiamo che, in particolare per la variante Omicron, i test antigenici possono presentare falsi negativi. Però, ciò che è possibile soprattutto dal punto di vista pratico è l'idea di arrivare all'autotest. Credo che sia un 'destino' quello di arrivare a chiedere, come già avviene in Emilia Romagna, a chi si è vaccinato con la terza dose, di andare oltre la responsabilità voluta e applicata vaccinandosi, perché dovremo convivere con questo virus. È un qualcosa che dovremo fare anche nel futuro", è il commento del virologo e direttore sanitario dell'Irccs Istituto ortopedico Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco.

"Siamo ancora in una fase di transizione, di ascesa e speriamo che i modelli matematici abbiano ragione e si raggiunga il limite tra due settimane, anche se la velocità di crescita si sta già riducendo e questo è certamente un buon segnale positivo". L'esperto ha infine affermato che "ora dobbiamo responsabilizzarci e dobbiamo farlo con metodi meno burocratici, perché il sistema tamponi, il sistema tracciamento andava bene nella fase emergenziale ma ora con questa contagiosità rischiamo di essere tutti in quarantena", ha concluso.

Bonaccini: messaggio di fiducia

"Siamo in una fase nuova" della pandemia; "Abbiamo visto che gli italiani nella stragrande maggioranza non solo hanno rispettato le regole ma hanno anche fiducia nella vaccinazione". Per questo in Emilia-Romagna si è deciso di dare il via a un nuovo sistema di tracciamento che chiede un impegno diretto dei cittadini: "Fatto l'autotest lo si carica sul fascicolo sanitario elettronico. Quello permette, solo per chi ha fatto le tre dosi, di poter andare in autoisolamento se risulta positivo e dopo una settimana verificare se è negativo - a quel punto potrà uscire di casa - oppure dovrà rimanere in autoisolamento".

Novavax, quando arriva il vaccino che piace agli indecisi

Super Green pass e validità: cosa c'è da sapere