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Rimini, 3 giugno 2022 - Umberto Eco, che la frequentava abitualmente, sarebbe stato felice di sapere che la discoteca Paradiso, sui colli di Covignano, tornerà a vivere come un centro culturale. "Vista da qui Rimini sembra Los Angeles", diceva l’intellettuale quando si affacciava alle grandi finestre che si aprivano sulla cittadina balneare. Una elegante villa che Gianni Fabbri, fratello del semiologo e docente alla Sorbona Paolo, aveva trasformato in un luogo dove, ogni sera veniva celebrato l’edonismo, ridotta adesso a macerie, muri in abbandono, rovi, squarci di archeologia industriale che testimoniano un tempo nel quale la Romagna era il cuore assoluto dell’intrattenimento notturno internazionale. Altre epoche , delle quali, in regione, rimangono ruderi, scheletri di acciaio e cemento, ritrovo di senzatetto e di appassionati dell’esplorazione di edifici abbandonati, come gli iscritti a un seguitissimo gruppo Facebook, ‘Discoteche abbandonate’, che ogni giorno segnala nuovi ‘ritrovamenti’ di un ‘come eravamo’ che sembra definitivamente essere consegnato alla storia. Come avviene poco lontano da Rimini, a Milano Marittima, con il Woodpecker, elegantissima struttura a cupola, ideata dall’Architetto Filippo Monti, che campeggia, avveniristica ancora oggi, al centro della pineta e che, quando era aperta, si integrava perfettamente con la natura. In questo caso c’è un piano di restauro, grazie a un imprenditore locale, che promette di farne nuovamente una discoteca con un’area per la musica dal vivo. La speranza è che venga anche restaurata e lasciata nella sua sede la splendida opera di Blu, che copre la parte interna. Altre si sono salvate grazie all’intervento di imprenditori del settore, come il Prince a Riccione, che, acquistato da Tito Pinton, già proprietario del Muretto di Jesolo, è diventato ‘ Musica ’ ed ha appena aperto, insieme a Giuseppe Cipriani, della celebre famiglia Cipriani, un discoteca gemella, con lo stesso nome, a New York, pubblicizzata ...
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