2019, un anno di notizie. Ecco i fatti più importanti

Dalla malattia di Mihajlovic al maltempo, dal fallimento di Mercatone Uno al caso Bibbiano: gli eventi chiave degli ultimi 12 mesi in Emilia Romagna e Marche

2019, un anno di notizie: alcuni dei protagonisti

2019, un anno di notizie: alcuni dei protagonisti

Bologna, 11 dicembre 2019 – Spesso le notizie ci scivolano addosso, concentrati come siamo a vivere in un eterno presente. Ma basta voltarsi un attimo indietro per capire quanto ciò che ci accade attorno pesi sulle nostre vite. Chi non è rimasto turbato davanti alla malattia di Mihajlovic, al suo sguardo fiero eppure scosso dalla paura? D'altra parte, gli eroi, sebbene solo sportivi, sono stati creati per consolare i nostri spiriti fragili. Che già devono fare i conti con le tragedie di tutti i giorni. Come gli incidenti stradali, che spengono la luce della vita in un attimo. E' accaduto a Gianluca Carotti ed Elisa Del Vicario, morti in uno schianto a Porto Recanati; e a Luigi Visconti e Fausto Del Moro, amici reggiani travolti sull'A1 dopo aver immortalato con una diretta Facebook la loro folle corsa ai 200 all'ora. Sì, anche il 2019 è stato un anno doloroso. Ci ha lasciato Giorgio Squinzi, industriale visionario e patron del Sassuolo dei miracoli. Il maltempo ha saccheggiato l'Emilia Felix senza risparmiare la Romagna. E' scoppiato il caso degli affidi, che ha indirizzato su Bibbiano i riflettori della ribalta nazionale. Dall'oggi al domani hanno chiuso i 55 punti vendita Mercatone Uno. Ma non sono mancati i segni di speranza, come quelli lasciati dalle visite del Papa nelle Marche, una terra presa a pugni dal terremoto e frustrata dalla lentezza burocratica. E c'è ancora Bergoglio dietro la decisione di restituire a Bologna il rango di sede cardinalizia. Piccoli e grandi fatti che ci hanno sconvolto, appassionato, commosso. Vale la pena di riviverli.

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La tragedia dello slittino

Emili Formisano, il 13 febbraio è morta la mamma Renata
Emili Formisano, il 13 febbraio è morta la mamma Renata

Due vite si spengono sulla pista nera. Quello che doveva essere un giorno di vacanza, di gioia, si trasforma in tragedia per una famiglia di Reggio Emilia. E' il 4 gennaio 2019 quando mamma e figlia si schiantano con lo slittino contro un albero sul Corno del Renon, in provincia di Bolzano. La piccola Emili Formisano, 8 anni, muore sul colpo. La donna, la 38enne Renata Dyakowska, dopo quaranta giorni di agonia in ospedale. Nel registro degli indagati vengono iscritti il responsabile della società che gestisce il comprensorio sciistico e Ciro Formisano, padre e marito delle due vittime: l'accusa per entrambi è omicidio colposo in concorso.

Mondo Sepolto, il racket dei funerali

Bologna, scandalo pompe funebri (FotoSchicchi d'archivio)
Bologna, scandalo pompe funebri (FotoSchicchi d'archivio)

E' il 17 gennaio quando carabinieri e Procura portano alla luce il 'Mondo sepolto', espressione che dà il nome alla maxi operazione: 30 misure cautelari (9 in carcere, 18 ai domiciliari, 3 i divieti di esercizio di attività di impresa) e 43 perquisizioni in tutta la regione. Secondo le accuse, due cartelli di imprese controllavano le camere mortuarie degli ospedali Maggiore e Sant'Orsola di Bologna allo scopo di “consolidare il monopolio dei funerali”. Per gli inquirenti, le agenzie che facevano parte dei due consorzi erano d’accordo con alcuni operatori dei nosocomi, affinché indirizzassero verso di loro i parenti dei defunti. La maggior parte degli episodi contestati (in tutto 226) riguarda la corruzione di costoro, a cui sarebbero state pagate somme tra i 50 e i 300 euro.

Il maltempo piega l'Emilia Romagna

Reno in piena a Bologna, allagamenti e disagi (FotoSchicchi)
Reno in piena a Bologna, allagamenti e disagi (FotoSchicchi)

C'è un leitmotiv nel 2019 dell'Emilia Romagna. E' il maltempo, che assume diverse forme e miete danni a ripetizione. Si comincia il 2 febbraio, quando il fiume Reno tracima nel Bolognese. Vista dall'alto, la zona tra Castel Maggiore e Argelato è un'enorme pozzanghera. L'acqua invade le case, gli evacuati sono centinaia. La scena si ripete su scala più vasta il 13 maggio. Esondano il Sillaro e il Samoggia, a Cesena il Savio; nel Forlivese il Montone rompe gli argini. Nel Modenese vengono chiusi ponti e scuole. Mezza regione vive ore in stato d'allerta. Il 17 novembre stesso copione: la zona più colpita è ancora una volta la provincia di Bologna, dove l'Idice, gonfio d'acqua dopo ore di pioggia incessante, straripa e allaga la zona di Budrio. Circa 200 persone sono costrette ad abbandonare le loro case. Il 22 giugno va in scena una variante sul tema maltempo. Una tempesta di grandine scatena il panico tra Modena e Bologna. Piovono palle di ghiaccio grandi come noci, che crivellano le carrozzerie delle auto e mandano all'ospedale qualche decina di persone. Il 10 luglio è la volta della Romagna, sorpresa mentre l'estate sta decollando da una violenta tromba d'aria che fa strage di alberi. Una donna, centrata da un pino a Milano Marittima, rimane gravemente ferita. La spiaggia diventa una 'Guernica' di detriti, lettini e ombrelloni. Ma 24 ore dopo il lavoro di bagnini e volontari riporta tutto alla normalità: abnegazione solidarietà sbalordiscono tutti, le foto fanno il giro del web.

A 200 all'ora sull'A1, poi scendono e vengono travolti

Il cruscotto e l'auto dei due amici dopo lo schianto
Il cruscotto e l'auto dei due amici dopo lo schianto

Nell'era dei social network la morte arriva in diretta. Come la notte del 19 maggio, quando perdono la vita Luigi Visconti, 39 anni, e Fausto Del Moro, 36, due amici di Reggio Emilia. “Stiamo andando ai 220, ci fermiamo in autogrill? No, ci sta aspettando la droga e il resto”, dicono nel video trasmesso su Facebook poco prima della tragedia. L'auto su cui viaggiano sfreccia sull'A1 all'altezza di Modena. Poi si schianta sul new jersey. I due riescono a venir fuori dall'abitacolo, ma la macchina che sopraggiunge li falcia. I loro corpi vengono trovati lontano dal luogo dell'impatto. Un triste destino che li accomuna ad altre vittime della strada. Gianluca Carotti e la compagna Elisa Del Vicario, ad esempio. La vita della coppia di Castelfidardo (Ancona) si spegne sulla Statale Adriatica, a Porto Recanati (Macerata). E' lì che il 3 marzo i due, di ritorno da una festa di Carnevale assieme ai loro figli, vengono coinvolti in un terribile scontro frontale. Sull'altra auto viaggia Marouane Farah, arrestato per omicidio stradale. Tre mesi dopo, il 9 giugno, altre lamiere e altre lenzuola bianche sulla stessa strada, ma un po' più a nord. Tre mezzi finiscono uno contro l'altro a Pesaro, nell'abitato di Colombarone. L'incidente spazza via le esistenze dei coniugi Roberto e Oriella Carosio, e di Silvia Lucarelli, mamma di 33 anni. In macchina con quest'ultima anche Marco Orazietti, rimasto ferito; da accertare chi dei due fosse alla guida. Sono tre le vittime dello schianto che il 6 giugno sconvolge Sassuolo: Veronica Fini, Otilia Ceornodolea e Zainaba El Aissaoui  erano amiche inseparabili. Così pure nella fine, che arriva il 6 giugno sull'autostrada A1, all'altezza di Crespellano. Si volevano bene anche Manuel Signorini, Giulio Nali e Miriam Berselli, i colleghi morti nell'impatto contro un albero nella notte del 28 settembre a Vigarano Mainarda (Ferrara). 

Carnevale, bimbo cade dal carro e muore

Bambino caduto dal carro a Bologna, i soccorsi in via Indipendenza (FotoSchicchi)
Bambino caduto dal carro a Bologna, i soccorsi in via Indipendenza (FotoSchicchi)

Ha appena due anni e mezzo Gianlorenzo Manchisi, il 5 marzo festeggia uno dei suoi primi Carnevale. E' l'ultimo. Sta giocando con la mamma quando, provando a sedersi, perde l'equilibrio e cade dal carro allegorico. Poi viene travolto dalle ruote del mezzo, trainato da un trattore lungo via Indipendenza, a Bologna. Il piccolo muore l'indomani in ospedale. Nei giorni successivi, come atto dovuto, la Procura iscrive nel registro degli indagati per omicidio colposo tre persone: l’ingegnere che firmò il collaudo del mezzo, l'uomo che lo allestì e la madre del bambino.

Volo dall'ottavo piano, muoiono due fratellini

La scarpa di uno dei due piccoli morti alla Barca (foto Schicchi)
La scarpa di uno dei due piccoli morti alla Barca (foto Schicchi)

Il 23 marzo David e Benjamin sono in casa col papà, la mamma è al lavoro nel suo salone di parrucchiera. Due tonfi, a pochi secondi di distanza l'uno dall'altro, spezzano la routine di un giorno come un altro. I due fratellini kenyoti di 10 e 14 anni cadono dall'ottavo piano di un palazzo della Barca, a Bologna. Per loro non c'è scampo. Il padre, Heitz Nathan Chabwore, viene indagato per istigazione al suicidio, ma la Procura è pronta ad archiviare: la morte dei bambini sarebbe accidentale.

Il Papa nelle Marche

Il Papa tra i fedeli a Loreto (AP)
Il Papa tra i fedeli a Loreto (AP)

Non capita tanto spesso che una regione ospiti il Papa due volte in un anno. Fatta eccezione per il Lazio, è ovvio. Nell'anno che si sta per chiudere Loreto accoglie Bergoglio il 25 marzo, quando una folla di diecimila fedeli colora la piazza di bianco e di giallo, e le campane suonano a festa. Il 16 giugno il Pontefice ritorna per scaldare i cuori dei terremotati. "Sono venuto per portarvi speranza", dice nella sua omelia nella zona rossa di Camerino (Macerata). Prima, però, visita le casette degli sfollati, dove una signora gli intima scherzosamente: “Prenda una pasta, altrimenti mi offendo”. L'orgoglio marchigiano non si piega neanche di fronte al Santo Padre.

Mercatone Uno, i negozi non riaprono

Mercatone Uno, protesta dei lavoratori in una foto d'archivio (Ansa)
Mercatone Uno, protesta dei lavoratori in una foto d'archivio (Ansa)

Le luci restano spente, le serrande non si alzano. Un brutto giorno, il 25 maggio, i 55 punti vendita Mercatone Uno non aprono. Una doccia gelata per dipendenti e clienti. Shernon Holding, la società che meno di un anno prima ha acquisito i negozi dello storico marchio imolese, viene dichiarata fallita dal tribunale di Milano. Seguono mesi di tavoli sindacali e cassa integrazione. Ai commissari, intanto, giungono offerte e manifestazioni di interesse: per l'impero di Romano Cenni, che negli anni Novanta accompagnò l'epopea di Marco Pantani, si profila uno 'spezzatino': nessuno, infatti, vorrebbe acquisire il pacchetto completo.

Choc al parco acquatico, annega un bimbo

Bimbo annegato oggi al parco acquatico di Ravenna (foto di repertorio Migliorini)
Bimbo annegato oggi al parco acquatico di Ravenna (foto di repertorio Migliorini)

Una caldo pomeriggio di giugno può diventare gelido in un attimo. Sono circa le 15.30 del 19 quando il corpicino di un bimbo di quattro anni viene trovato riverso nella piscina del parco acquatico Mirabeach, a Ravenna. Il cuore del piccolo Edoardo Bassani, di Castrocaro (Forlì-Cesena), ha cessato di battere. “E' annegato”, dirà poi l'autopsia. In prima battuta, i pm individuano quattro responsabili: oltre a chi ha il compito di vigilare sul bimbo, cioè la madre, anche il servizio di salvataggio e la sua organizzazione interna e il vertice della struttura stessa.

Bibbiano, scoppia lo scandalo degli affidi

Scarpette bianche deposte davanti al municipio di Bibbiano (Foto Ansa)
Scarpette bianche deposte davanti al municipio di Bibbiano (Foto Ansa)

L'accusa è atroce. Bambini dati in affido dopo essere stati strappati ai genitori, messi in cattiva luce nero su bianco nelle relazioni stese dagli operatori dei servizi sociali. Parole false, pesanti, messe in bocca ai bimbi con metodi illeciti, sostengono gli inquirenti. Il movente? Business. Lo scandalo Bibbiano scoppia il 27 giugno: i nomi di ventinove finiscono nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta 'Angeli e demoni'. I minori, stando alle contestazioni, venivano suggestionati nelle sedute di psicoterapia anche con impulsi elettrici, che avrebbero “alterato lo stato della memoria in prossimità dei colloqui giudiziari”. Secondo gli investigatori, quello svelato dall'indagine è "un affare illecito di diverse centinaia di migliaia di euro di cui beneficiavano alcuni degli indagati, mentre altri si avvantaggiavano a vario titolo dell'indotto derivante dalla gestione dei minori attraverso i finanziamenti regionali". Coinvolto anche il sindaco pd Andrea Carletti per abuso d'ufficio e falso ideologico, ipotesi di reato legate alle procedure amministrative per l'appalto della psicoterapia.

"Ho la leucemia". La battaglia di Mihajlovic

Bologna, Mihajlovic: "Ho la leucemia, ma vincerò la battaglia" (FotoSchicchi)
Bologna, Mihajlovic: "Ho la leucemia, ma vincerò la battaglia" (FotoSchicchi)

C'è una data che più delle altre spacca in due il 2019. Per i tifosi del Bologna e non solo. E' il 13 luglio, quando Sinisa Mihajlovic si presenta in conferenza stampa e con la voce rotta dalla commozione rivela al mondo di avere la leucemia. Il suo, tuttavia, non è un discorso disperato. E' piuttosto il grido di battaglia di un "guerriero", come lo definiranno poi anche i medici. “La malattia non mi fa paura, la guardo negli occhi e la combatto col petto in fuori”, promette. E così fa. Passa lunghi, frustranti e dolorosi giorni all'ospedale Sant'Orsola tra un ciclo di chemioterapia e quello successivo. Senza tuttavia staccarsi mai dal Bologna, che allena a distanza con gli strumenti che la tecnologia gli mette a disposizione. Ogni tanto fa un'eccezione e va addirittura in panchina per spingere i suoi con la grinta che lo contraddistingue. E i tifosi non sono da meno. I supporter rossoblù organizzano due pellegrinaggi a San Luca, negli stadi di tutta Italia sventolano striscioni di incoraggiamento. Poi, a ottobre, arriva il momento del trapianto del midollo osseo, reso pubblico con una seconda conferenza stampa. Perché il corpo reagisce bene e Sinisa, dimesso dall'Istituto di ematologia Seràgnoli, ha una voglia matta di tornare alla normalità. Ai giornalisti racconta che “si è chiuso il cerchio”. Per i dottori, ci vorrà ancora del tempo, ma “i risultati ottenuti finora sono molto buoni”.

Luce sulla strage di Corinaldo, 7 arresti

Strage di Corinaldo, a sinistra il procuratore Monica Garulli (foto Antic) Garulli
Strage di Corinaldo, a sinistra il procuratore Monica Garulli (foto Antic) Garulli

Otto mesi nel buio di una strage senza un perché. Poi, il 3 agosto, un bagliore: sette ragazzi modenesi tra i 19 e i 22 anni vengono arrestati. Secondo gli inquirenti, sarebbero stati loro a spruzzare lo spray urticante a Corinaldo (Ancona) nella notte tra il 7 e l'8 dicembre 2018, quando cinque ragazzi e una mamma sono morti nella calca della Lanterna Azzurra. La banda criminale era specializzata in furti con strappo e rapine che venivano orchestrati nelle discoteche del centro e nord Italia.

Addio a Squinzi

Giorgio Squinzi
Giorgio Squinzi

Dopo una lunga malattia, il 2 ottobre si spegne Giorgio Squinzi. Nei 76 anni che ha passato su questa terra ha sempre costruito: nell'impresa, nello sport, nel sistema associativo. Leader del colosso Mapei, ha guidato Confindustria e legato il suo nome all'Emilia del pallone. Dal 2002, infatti, era proprietario del Sassuolo, che ha traghettato dalla polvere della Serie C2 agli altari europei. A un mese e mezzo dalla scomparsa del marito, il 22 novembre, muore anche la moglie Adriana Spazzoli.

'Don' Matteo diventa cardinale

Il Papa nomina Matteo Zuppi cardinale (FotoSchicchi)
Il Papa nomina Matteo Zuppi cardinale (FotoSchicchi)

Il 2019 è anche l'anno in cui Bologna torna sede cardinalizia. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo della diocesi emiliana, indossa per la prima volta la porpora il 5 ottobre, quando in San Pietro, a Roma, Bergoglio provvede alla nomina ufficiale. Durante la cerimonia il Papa abbraccia 'don Matteo', giunto alla Santa Sede in treno, accompagnato da circa 300 fedeli.

Un mare di Sardine in piazza Maggiore

La protesta in piazza Maggiore delle sardine (foto Schicchi)
La protesta in piazza Maggiore delle sardine (foto Schicchi)

Doveva essere l'epifania della Lega di Salvini, pronta a scalare la regione più rossa di tutte. E invece il 14 novembre diventa la data fondativa del movimento delle Sardine. Quattro ragazzi sui trent'anni danno appuntamento in piazza Maggiore per rispondere alla convention leghista, in programma al PalaDozza. L'evento creato su Facebook si intitola 'Seimila Sardine', ma all'ombra di San Petronio si presentano circa 10mila persone. “Bologna non si Lega”, gridano. E' un successo clamoroso: la foto che immortala dall'alto il Crescentone fa il giro dei social, l'effetto è virale e non solo sul web. Nel giro di pochi giorni vengono organizzate manifestazioni fotocopia un po' dappertutto. Il Capitano viene praticamente marcato a uomo. E Santori, leader degli anti-Salvini, finisce su tutti i giornali e in tutte le trasmissioni tv. L'obiettivo? “Contrastare il linguaggio dell'odio”.

Spara al ladro e lo uccide

Stefano Natalini si copre il volto sull’auto dei carabinieri che lo porta in caserma
Stefano Natalini si copre il volto sull’auto dei carabinieri che lo porta in caserma

Cinque colpi di pistola, uno è fatale. E' il 6 dicembre: la vittima è uno dei ladri che cercano di entrare in casa, a Villa Gessa, Bazzano, provincia di Bologna; a premere il grilletto, il custode della tenuta, Stefano Natalini, 68 anni. "Ho sparato verso il buio, verso le campagne – ribadisce sotto choc –, le luci delle torce erano sotto di me, ora la mia vita è distrutta, quella gente era già dentro casa mia." L'uomo viene accusato di omicidio preterintenzionale. Il ragazzo morto, un giovane tra i 20 e i 25 anni, non è stato ancora identificato.