Bologna - Sarà soltanto il tempo a dire se la montagna ha partorito un topolino o se sarà una rivoluzione che modificherà la vita di milioni di italiani, ma intanto la riforma del condominio (Legge 11 dicembre 2012, n. 220), approvata a Roma dal Parlamento ed entrata in vigore poco prima dell’estate, ha già messo al lavoro còndomini, amministratori e avvocati che ogni giorni si ritrovano alle prese con le sue novità.

La riforma è frutto di un impegno durato una decina di anni e che ha coinvolto tre legislature; sostanzialmente è una revisione delle norme in materia contenute nel Codice Civile del 1942, tenendo conto delle migliaia di sentenze della Cassazione al riguardo intervenute nel corso degli anni. E d’altra parte, settant’anni fa, la vita degli italiani era completamente diversa: d’accordo il Codice ha avuto il merito di guardare avanti, al futuro, ma allora, ancora, nei condomini, lungo tutta la Penisola, non abitavano quasi 30 milioni di persone e la tecnologia non era entrata prepotentemente nei comportamenti di tutti i giorni.

Era quindi necessario un aggiornamento che però, dicono gli addetti ai lavori, dopo una discussione durata una decina di anni poteva essere sia più coraggioso e innovativo sia finalmente chiaro su alcuni punti, riducendo il più possibile le interpretazioni e quindi il contenzioso. Non va dimenticato, infatti, che il costo delle liti condominiali viene quantificato in circa 3 miliardi di euro all’anno, un fardello che impegna quotidianamente migliaia e migliaia di amministratori, avvocati e magistrati, visto che i contenziosi pendenti sono circa 8 milioni. In sostanza, e questa è la critica, passati dieci anni di confronti ci si attendeva una riforma più completa invece di un semplice aggiornamento delle norme già esistenti.
 

Il lavoro tocca diversi punti. Dai compiti e dai doveri dell’amministatore, che dovrà assumersi pesanti responsabilità, alle regole dell’assemblea, almeno sulla carta più snelle, passando per i regolamenti condominiali e la contabilità, legata a principi di trasparenza. Aggiornate, poi, le norme che riguardano altri argomenti molto importanti, come gli animali, il riscaldamento, la videosorveglianza, le parti comuni. Spazio infine all’innovazione e alle nuove tecnologie. Aspetti che andranno studiati e messi in pratica per poi inevitabilmente arrivare a una valutazione della legge e ad un eventuale nuovo aggiornamento. Senza, si spera, aspettare altri 70 anni.


In questa guida guida, realizzata in collaborazione con gli esperti dell’Asppi di Bologna, l’associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari, sono state analizzate tutte le novità introdotte dalla riforma, mettendo sotto la lente tutti gli argomenti trattati dalla legge con una spiegazione di cosa cambierà, in pratica, nei condomini.

Pregi e difetti di molte norme sono stati commentati nel dettaglio da amministratori di condominio, avvocati, notai e altri addetti ai lavoro per cercare di offrire un panorama il più completo possibile. Si è cercato, inoltre, di usare un linguaggio sì tecnico, ma alla portata di tutti per consentire di avere tra le mani una bussola per affrontare problemi spiccioli e controversie. E per offrire un aiuto pratico quando ci si presenta a un’assemblea di condominio o quando ci si confronta con il proprio amministratore.

La guida, infine, è stata arricchita da interviste che offrono spunti di riflessione su tutta la riforma, pareri che sono a volte in contrasto tra loro, ma che appunto dimostrano come la nuova legge alla fine non abbia chiarito e messo ordine nelle normative.
 

Come accennato ci si aspetta che questo lavoro sia valutato da chi governa entro un arco temporale decisamente più corto di 70 anni per apportare, in accordo con tutti gli attori coinvolti nel condominio, altre modifiche e aggiornamenti. Purtroppo il condominio è qualcosa di trasversale che interessa chiunque a prescindere dal suo colore politico o schieramento. Ecco perché, forse, chi si è seduto in Parlamento ha sempre tenuto queste problematiche nelle parti basse della propria agenda, non essendo una fonte di voci certe.

Bisognerà aspettare per capire come ci si muoverà in futuro, intanto è importante capire cosa è cambiato e come affrontare le novità della legge. La nostra guida va in questa direzione.

 

di Matteo Naccari

Tutti gli articoli della nostra guida:

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