Ha lasciato sgomenti la notizia della morte del grande campione Arnaldo Pambianco ‘Gabanì’ nella sua Bertinoro. "E’ stato al bar a chiacchierare fino alle 19.30 – racconta Sandro Casali presidente della Pro loco di Bertinoro con la voce ancora frastornata dall’emozione – non ce lo aspettavamo proprio". Lo striscione che porta la scritta ‘Benvenuti a Bertinoro la terra di Gabanì’, che la stessa Pro loco aveva appeso quando la carovana del Giro d’Italia passò da Bertinoro proprio per tributare un omaggio al vincitore del Giro del 1961, è ora stato listato a lutto con una banda nera. "Adesso è il momento del dolore – continua Casali – e rispettiamo il volere della famiglia che vuole salutare in privato il campione. Poi ci sarà modo di ricordare nella giusta maniera Gabanì. Erano tantissimi i ciclisti che si fermavano a Bertinoro per scambiare due chiacchiere e lui era sempre disponibile a raccontare delle sue imprese, di quel Giro vinto". La camera ardente è aperta da ieri nell’ospedale di Forlimpopoli e sarà possibile andare a porgere un saluto fino al primo pomeriggio. Il corpo sarà poi cremato per sua stessa volontà. "Siamo tutti molto scossi – racconta la sindaca Gessica Allegni (nella foto) – dalla scomparsa di Arnaldo Pambianco. Era un vero simbolo di Bertinoro. Lui era orgoglioso di essere bertinorese e i bertinoresi sono sempre stati orgogliosi di lui. Prima che un grandissimo campione era un grande uomo, innamoratissimo della sua Fabiola, hanno formato una coppia come non ce ne sono più. Si interessava delle storie del paese, poco fa mi aveva fermata per informarsi sulla chiusura della banca in centro. Troveremo un momento per tributargli tutto l’affetto che Bertinoro ha per lui. Ora ci stringiamo attorno alla famiglia". Innumerevoli i messaggi di cordoglio lasciati sui social da parte di chi lo ha conosciuto e amato.  Matteo Bondi

Cronaca

Il cordoglio dell’amministrazione comunale e della Pro loco



Ha lasciato sgomenti la notizia della morte del grande campione Arnaldo Pambianco ‘Gabanì’ nella sua Bertinoro. "E’ stato al bar a chiacchierare fino alle 19.30 – racconta Sandro Casali presidente della Pro loco di Bertinoro con la voce ancora frastornata dall’emozione – non ce lo aspettavamo proprio". Lo striscione che porta la scritta ‘Benvenuti a Bertinoro la terra di Gabanì’, che la stessa Pro loco aveva appeso quando la carovana del Giro d’Italia passò da Bertinoro proprio per tributare un omaggio al vincitore del Giro del 1961, è ora stato listato a lutto con una banda nera. "Adesso è il momento del dolore – continua Casali – e rispettiamo il volere della famiglia che vuole salutare in privato il campione. Poi ci sarà modo di ricordare nella giusta maniera Gabanì. Erano tantissimi i ciclisti che si fermavano a Bertinoro per scambiare due chiacchiere e lui era sempre disponibile a raccontare delle sue imprese, di quel Giro vinto". La camera ardente è aperta da ieri nell’ospedale di Forlimpopoli e sarà possibile andare a porgere un saluto fino al primo pomeriggio. Il corpo sarà poi cremato per sua stessa volontà.
"Siamo tutti molto scossi – racconta la sindaca Gessica Allegni (nella foto) – dalla scomparsa di Arnaldo Pambianco. Era un vero simbolo di Bertinoro. Lui era orgoglioso di essere bertinorese e i bertinoresi sono sempre stati orgogliosi di lui. Prima che un grandissimo campione era un grande uomo, innamoratissimo della sua Fabiola, hanno formato una coppia come non ce ne sono più. Si interessava delle storie del paese, poco fa mi aveva fermata per informarsi sulla chiusura della banca in centro. Troveremo un momento per tributargli tutto l’affetto che Bertinoro ha per lui. Ora ci stringiamo attorno alla famiglia". Innumerevoli i messaggi di cordoglio lasciati sui social da parte di chi lo ha conosciuto e amato. 
Matteo Bondi

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Il paese piange il suo idolo: "Era un vero simbolo di Bertinoro"

La camera ardente, per porgere un ultimo saluto ad Arnaldo Pambianco, è aperta da ieri all’ospedale di Forlimpopoli

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