Prima i fiori, ora i lampioni. Sette, la metà del totale. Sono i primi interventi per piazza Saffi previsti dal piano che il Comune di Forlì ha sottoposto alla Soprintendenza di Ravenna: "È l’inizio di un progetto più ampio, procederemo per step", conferma il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini. Alcuni aspetti, per esempio i dehors, non sono ancora condivisi. Per altri, si può finalmente procedere: dunque, dopo aiuole e lampioni arriveranno i tendoni sul lato del municipio e l’addio alla pensilina. Mesi fa, il sindaco aveva sbottato portando come esempio di burocrazia le sei ’prove colore’ richieste dalla Soprintendenza per procedere alla riqualificazione dei lampioni. Ora finalmente si parte: il risultato cromatico tende al marroncino, scelto perché – secondo i tecnici – è quello che più si avvicina all’aspetto originale. Dopo i primi sette, l’intervento toccherà altrettanti lampioni dell’altra metà della piazza (in totale, sono in realtà 22: si contano anche quelli, coetanei, di piazzale della Vittoria). Già erano state montate luci a led che consentono al Comune – oltre che di risparmiare – di gestire da remoto l’intensità della luce, il numero di lampadine accese e i tempi di accensione e spegnimento. L’intervento complessivo sfiora il mezzo milione di euro: "Si tratta di un restauro scientifico che ne tutela gli aspetti storici", precisa Zattini.  L’altra novità riguarda il verde, nell’ellisse attorno alla statua di Aurelio Saffi e non solo. "Abbiamo eliminato la siepe, una parte della quale era ormai secca e sulla quale era difficile intervenire. A quel punto, abbiamo ripristinato l’aspetto precedente, che mostra il monumento nella sua interezza. In mezzo ai rami della siepe, tra l’altro, abbiamo trovato numerosi rifiuti, plastica, resti di picnic: ci guadagna anche il decoro della piazza". I fiori scelti per le aiuole sono begonie. L’idea è di seguire la stagionalità, per cui andranno cambiati nei prossimi mesi. Altri arredi verdi, piccole piante sul lato del municipio, sono temporanei. Oltre a questi aspetti ce ne sono altri, pronti da realizzare nei prossimi mesi. A cominciare dai tendoni nel porticato sotto alle finestre del Comune: saranno sostituiti entro l’autunno, mantenendo sempre il colore bordeaux. E poi toccherà alla pensilina. Su questo, sottolinea Zattini, "la Soprintendenza non si è mai detta contraria". Nel frattempo, i tecnici comunali stanno elaborando un progetto esecutivo per smontarla e riposizionarla: "È quasi pronto". In autunno ci dovrà essere una gara d’appalto per il doppio lavoro, che – promette il sindaco – "sarà fatto in primavera".  È uno degli aspetti destinati a fare più discutere, tra chi ha sempre trovato brutta e impattante "la tettoia, questo sarebbe il suo vero nome..." – chiosa Zattini – e chi invece ne ha apprezzato col tempo le panchine e l’ombra. "Una cosa mi sento di dirla, perché l’ho notata spesso dalla finestra del mio ufficio: la pensilina ha una funzione magari sociale, come punto di ritrovo, ma non legata al trasporto pubblico". È per questo che il Comune procederà la prossima primavera, liberando spazio sul lato nord per gli eventi dell’estate 2023, la prossima. E si parla già di rimontarla: ma dove? "Il luogo favorito, al momento, è viale Corridoni, a supporto del Campus universitario. In questo senso, resterà un punto di riferimento per la socialità. Penso ai tanti ragazzi che animano quell’area".  Marco Bilancioni

Cronaca

Prima i fiori, ora i lampioni. Sette, la metà del totale. Sono i primi interventi per piazza Saffi previsti dal piano che il Comune di Forlì ha sottoposto alla Soprintendenza di Ravenna: "È l’inizio di un progetto più ampio, procederemo per step", conferma il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini. Alcuni aspetti, per esempio i dehors, non sono ancora condivisi. Per altri, si può finalmente procedere: dunque, dopo aiuole e lampioni arriveranno i tendoni sul lato del municipio e l’addio alla pensilina.
Mesi fa, il sindaco aveva sbottato portando come esempio di burocrazia le sei ’prove colore’ richieste dalla Soprintendenza per procedere alla riqualificazione dei lampioni. Ora finalmente si parte: il risultato cromatico tende al marroncino, scelto perché – secondo i tecnici – è quello che più si avvicina all’aspetto originale. Dopo i primi sette, l’intervento toccherà altrettanti lampioni dell’altra metà della piazza (in totale, sono in realtà 22: si contano anche quelli, coetanei, di piazzale della Vittoria). Già erano state montate luci a led che consentono al Comune – oltre che di risparmiare – di gestire da remoto l’intensità della luce, il numero di lampadine accese e i tempi di accensione e spegnimento. L’intervento complessivo sfiora il mezzo milione di euro: "Si tratta di un restauro scientifico che ne tutela gli aspetti storici", precisa Zattini. 
L’altra novità riguarda il verde, nell’ellisse attorno alla statua di Aurelio Saffi e non solo. "Abbiamo eliminato la siepe, una parte della quale era ormai secca e sulla quale era difficile intervenire. A quel punto, abbiamo ripristinato l’aspetto precedente, che mostra il monumento nella sua interezza. In mezzo ai rami della siepe, tra l’altro, abbiamo trovato numerosi rifiuti, plastica, resti di picnic: ci guadagna anche il decoro della piazza". I fiori scelti per le aiuole sono begonie. L’idea è di seguire la stagionalità, per cui andranno cambiati nei prossimi mesi. Altri arredi verdi, piccole piante sul lato del municipio, sono temporanei.
Oltre a questi aspetti ce ne sono altri, pronti da realizzare nei prossimi mesi. A cominciare dai tendoni nel porticato sotto alle finestre del Comune: saranno sostituiti entro l’autunno, mantenendo sempre il colore bordeaux. E poi toccherà alla pensilina. Su questo, sottolinea Zattini, "la Soprintendenza non si è mai detta contraria". Nel frattempo, i tecnici comunali stanno elaborando un progetto esecutivo per smontarla e riposizionarla: "È quasi pronto". In autunno ci dovrà essere una gara d’appalto per il doppio lavoro, che – promette il sindaco – "sarà fatto in primavera". 
È uno degli aspetti destinati a fare più discutere, tra chi ha sempre trovato brutta e impattante "la tettoia, questo sarebbe il suo vero nome..." – chiosa Zattini – e chi invece ne ha apprezzato col tempo le panchine e l’ombra. "Una cosa mi sento di dirla, perché l’ho notata spesso dalla finestra del mio ufficio: la pensilina ha una funzione magari sociale, come punto di ritrovo, ma non legata al trasporto pubblico". È per questo che il Comune procederà la prossima primavera, liberando spazio sul lato nord per gli eventi dell’estate 2023, la prossima. E si parla già di rimontarla: ma dove? "Il luogo favorito, al momento, è viale Corridoni, a supporto del Campus universitario. In questo senso, resterà un punto di riferimento per la socialità. Penso ai tanti ragazzi che animano quell’area". 
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Incidente a Treviso: morti quattro ragazzi

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