Jacopo Collinelli (nella foto) è stato promosso con uno splendido 100 e lode all’Istituto Alberghiero Artusi di Forlimpopoli. Jacopo, quando è nata la tua passione per la cucina? "È nata in casa della nonna dove la domenica mattina ci si svegliava con il profumo del ragù e la sfoglia si tirava rigorosamente a mano col matterello. Già in quarta elementare decisi che l’istituto Alberghiero sarebbe stata la mia scuola futura, nonostante gli insegnanti cercassero di farmi cambiare idea, indirizzandomi verso il liceo". Sei stato soddisfatto di questa scelta? "Questi cinque anni scolastici sono stati un percorso di crescita fortemente personale e impegnativo perché l’Alberghiero è una scuola fondata su tanto studio e rigore. Inoltre molte attività in cui vengono coinvolti gli studenti permettono di andare anche oltre la cucina e di sviluppare interessi verso argomenti complementari". Quali, ad esempio? "La possibilità di frequentare in istituto, grazie ad Ais Romagna, i primi due livelli di corso da sommelier mi hanno permesso di appassionarmi al mondo del vino tanto da arrivare a conseguire, pochi mesi fa, anche l’attestato da vero e proprio sommelier. Ma la vera emozione arriva quando si aprono per la prima volta le porte di una cucina e conoscere il mestiere solo sul ‘campo’". Hai già fatto esperienze nei ristoranti? "Grazie allo chef Davide Grumbianin e alla sua brigata sono stato accolto nelle cucine del ristorante Benso, in piazza Cavour a Forlì, dove ho frequentato l’ultimo stage e dove avrò l’onore di lavorare nei prossimi mesi. Inoltre ho provato una grande emozione nel vincere la prima borsa di studio in nome di Gianfranco Bolognesi che mi permette di frequentare una settimana presso l’accademia ‘chef in campus’ di Iside de Cesare, cuoca stellata". Quali i progetti per il tuo futuro? "Per il mio futuro ho in mente di lavorare in cucina, scelta solida e ben maturata negli anni. Sono sicuro di voler fare ciò".