La misura come virtù, la moderazione come bussola di una vita in cui gli eccessi non hanno cittadinanza. Chi conosce bene Giorgio e Elisabetta Billi, genitori di Francesco, neosindaco di Castrocaro Terme e Terra del Sole, non è stupito della reazione imperturbabile del figlio al momento della vittoria alle urne. Una serenità acquisita per impronta familiare ma anche grazie a un approccio culturale fattosi metodo di pensiero. Papà Giorgio a Castrocaro è un’istituzione: maestro di generazioni di studenti, attivo in parrocchia e nel gruppo corale, nell’Unitalsi. Più riservata mamma Elisabetta, ravennate, insegnante di storia e filosofia in un liceo di Cesena. In attesa del giuramento di lunedì 27, ieri Francesco ha indossato per la prima volta la fascia tricolore in occasione del taglio del nastro della mostra su Caterina Sforza a Terra del Sole. Signori Billi, quali sentimenti attraversano il cuore dei genitori di un neosindaco? "Me l’aspettavo, dice il papà. Studiando i numeri delle precedenti elezioni, avevo capito che ce l’avrebbe fatta. Sono felice della squadra che lo affianca, formata da persone in gamba, competenti e autonome di pensiero. Sono ancora un po’ frastornata, aggiunge la mamma. Anch’io non sono sorpresa: Francesco è molto motivato, ha il sostegno del paese, tanta esperienza, legami forti con la famiglia e gli amici. Certo, non mi aspettavo una vittoria di queste proporzioni". Quando avete saputo della candidatura? "Quattro mesi fa: in tanti lo hanno spinto a presentarsi, incoraggiandolo. Lo sentivamo sicuro, aveva già esperienze in Comune. Prima era nostro figlio e adesso è il figlio di tutti". Che persona è Francesco? "Un ragazzo in gamba, molto sensibile, culturalmente preparato, responsabile. Se assume un impegno lo porta a termine con la massima dedizione. È anche molto affettuoso, verso di noi e il fratello minore come lo è stato con i nonni. In famiglia siamo tutti calmi e tranquilli". Tanto ...
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