di Marco Lombardi Una conferma, un arrivo e… un grosso guaio. Il Forlì va di fretta – lunedì suonerà la campanella del primo giorno di scuola –, bussa due volte e annuncia il prolungamento del rapporto contrattuale con Matteo Ronchi, difensore centrale classe ’96, e l’acquisto di Musah Azindow Tanimu, terzino ghanese classe 2004. La prima notizia era nell’aria da tempo e adesso, dunque, ci sono anche i crismi dell’ufficialità: resta in biancorosso lo stopperone riminese dai piedi di ghisa; rispolverato da Graffiedi dopo l’ostracismo patito sotto le gestioni Cornacchini e Gadda, Ronchi si è meritato la conferma sul campo a suon di prestazioni convincenti. Addizione importante, la sua, di chili e centimetri, per una ‘muraglia biancorossa’ – così è stata magnificata la nuova retroguardia dei galletti sui canali social del club di viale Roma –, che può già contare su Maini, Fusco e Sedioli e verosimilmente sarà integrata da un under. Prima volta in Romagna (e tra i grandi), invece, per Musah Azindow Tanimu, prelevato a titolo temporaneo dal Sassuolo. Cresciuto nell’EurAfrica Academy, fucina di talenti per il calcio europeo (lì è fiorito, tra gli altri, Felix Afena-Gyan, attaccante della Roma di Mou e della nazionale ghanese), il duttile terzino di colore è stato ingaggiato, nell’agosto del 2021, dai neroverdi emiliani e aggregato alla formazione Under 18 guidata da Emmanuel Cascione, attuale tecnico della Pistoiese ed ex centrocampista (al crepuscolo) del Forlì; il green però Musah Azindow Tanimu lo calca solo per 2’, nel rotondo successo (3-0) a spese dell’Hellas Verona. Dopodichè, il 31 gennaio 2022, passa in prestito alla Primavera del Modena, ma con i canarini va anche peggio perché non mette mai piede in campo. Ora la tappa di Forlì, dove potrà disporre di una vetrina importante per trovare quella continuità che finora gli è mancata e dimostrare a tutti di che pasta è fatto. A tenere banco, tuttavia, è il dossier Diego Vita. Sì, perché la granitica fiducia sul buon esito della trattativa per portare in Romagna ‘il pistolero’ di Massa (39 presenze condite da 14 gol con la Sanremese nella passata stagione) si è clamorosamente frantumata in mille pezzi. Negli scorsi giorni dall’entourage del giocatore era filtrata l’esistenza di un non meglio precisato ‘problemino’, passibile di far saltare l’affare; ebbene, nelle ultime ore il problemino dev’essere diventato un problemone, se è vero che le chance di fumata bianca, ora, sono "poche, molto poche". Tradotto: la pista non si è raffreddata, si è proprio arenata. Semaforo rosso, quindi, per il Forlì, il cui tridente offensivo perde un ‘rebbio’ da doppia cifra (quanto meno potenziale); il direttore sportivo Sandro Cangini ora dovrà correre ai ripari rituffandosi nel mare magno del mercato per accalappiare un degno sostituto del forte attaccante toscano.