di Stefania Navacchia Lasciata la sua terra lacerata dal conflitto, il giovane violinista ucraino Orest Smovzh sarà domani uno dei solisti a salire sul palco dell’Arena San Domenico. A lui il maestro Paolo Olmi e la Young Musicians European Orchestra hanno affidato l’interpretazione de ‘L’Inverno’ da ‘Le quattro stagioni’ di Vivaldi. Alle 21 i quattro celebri concerti saranno eseguiti da altrettanti solisti in un evento della rassegna Forlì Grande Musica, realizzato con Emilia-Romagna Festival. Maestro Smovzh, ha sentito la vicinanza dell’orchestra quando era in Ucraina nei giorni della guerra? "Certo, nella Ymeo abbiamo un rapporto di grande amicizia e confidenza, suono con loro come ‘spalla’ da quando avevo 18 anni. Molti mi hanno scritto sempre dallo scoppio della guerra e soprattutto con alcuni siamo stati in contatto sui social giorno e notte". I suoi colleghi avevano già tentato di farle lasciare il Paese. "Sì, avevano organizzato per me un viaggio dal confine polacco fino all’Italia, però ho esitato a lasciare l’Ucraina fino all’ultimo per non lasciare la mia famiglia e la mia casa a Leopoli". Poi però è uscito? "Sì, ho lasciato l’Ucraina alcune settimane fa: oggi viene consentito agli artisti di lavorare all’estero. L’orchestra mi ha fatto un invito ufficiale al quale sono seguiti altri inviti da altre nazioni". Domani suonerà anche accanto a musicisti russi. "Esatto, nella grandissima maggioranza dei casi non c’è nessun problema tra i musicisti ucraini e quelli russi. La musica e la cultura in generale hanno un ruolo importantissimo nella costruzione della pace e del dialogo. Con la Ymeo abbiamo suonato tante volte in Israele, Palestina e Cina con ebrei, musulmani, americani, cristiani, buddisti. Lo abbiamo fatto sempre con la concordia e l’amicizia costruite attraverso il lavoro e lo studio". Continua dunque l’impegno di Ymeo per la pace. "Certo. Prima delle prove il maestro Olmi è passato a salutarci; ci ha promesso che farà di tutto perché, quando la guerra sarà finita, Ymeo sarà la prima Orchestra a venire a Kiev per salutare insieme ai nostri musicisti il ritorno della pace". Domani come interpreterà ‘L’inverno’ di Vivaldi? "Ho suonato molte volte Vivaldi con la Ymeo: ho un approccio più filologico e meno ‘romantico’ di altri miei colleghi, ma sarà interessante vedere e sentire prospettive diverse nelle singole ‘Stagioni’. Avremo un ucraino, un cinese e due italiani come solisti".